Shadows.

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Non si avvicinano. Sono silenziosi. Mi guardano. Ci sono troppi punti interrogativi a cui non posso dare risposte nonostante io cerchi disperatamente di darle. Mi fanno compagnia, sono cattive, ma non si avvicinano. A volte le sento sussarrarmi qualcosa, vogliono attirarmi, ma non lo fanno, non ci riescono, qualcosa vieta loro di toccarmi. È un grande mistero, dentro di me c'è l'oscurità, ci combatto tutti i giorni e ne è troppa, ne vedo le tracce anche fuori di me. Le ombre sono maligne. Non mi fanno del male, ma sono sicuro che vogliano farlo, le sento e le vedo durante il giorno, ma si fanno più forti e insistenti la notte, fuori la porta di legno della mia piccola camera. Sono tante, vogliono entrare, riesco a vedere i loro movimenti sotto lo spazio che divide la base della porta e il pavimento della mia camera. Succederà qualcosa. Loro ci sono sempre. Da sempre. Le vedo fin da quando ero solo un bambino. Ho subìto trattamenti oculistici e se ora avessi tutti i soldi che mia madre ha speso per le visite dall'oculista, potrei comprarmi il mondo. Dopo che si è abbandonata finalmente all'idea che non fosse un mio problema visivo, ha cominciato con le sedute dallo psicologo, e per non finire in un manicomio ho capito da quel momento in poi che non avrei più dovuto parlare della oppressiva compagnia di queste sagome alte oltre i 2 metri, fluttuanti. Vogliono farmi qualcosa, da sempre, ma sembra che aspettino il momento adatto. Succederà qualcosa alla mia anima pateticamente pura. Spero non si tratti di questo giorno, però.
Devo uscire con una ragazza: Amalia. Lei è bellissima. Un culo da far paura e tette modeste ma belle. Capelli neri e occhi verdi. Penso di essermene innamorato. Non sono mai stato fortunato in amore e questa cosa mi ha sempre deluso, giorno dopo giorno mi sono convinto sempre di più che l'amore fosse solo una menzogna, avevo cominciato a tamponare e a sigillare la mia anima e la sua voglia di provare dei sentimenti e quindi purtroppo, per me, c'era sesso. Solo sesso. Sempre sesso. Poi è arrivata lei mentre litigavo pateticamente con mia mamma al telefono fuori al liceo, il suo indice sulla mia spalla, poi il suo sorriso. Mi fa schifo parlarne così, è da sempre che cerco di tenere alla larga da me le situazioni smielate ma... lei mi fa quest'effetto, ormai. Siamo usciti insieme per qualche giorno. Già baciata, e anche qualche toccatina qua e là. Ho una strana sensazione per stasera, molto simile ad un presentimento negativo, ma non mi interessa, o non ci faccio troppo caso. Voglio godermi questa serata. Due spruzzate di profumo e via, ma proprio quando l'euforia sta per raggiungermi per la serata che mi aspetta con la persona a cui ormai tengo di più, vedo una delle ombre. Mi sta fissando. Sono lontano dalla porta della mia camera, ed è lì che si trova. Mi stava fissando e continua a farlo nonostante io mi sia accorto della sua presenza. È immersa nella penombra, dove la mia fievole lampada non riesce ad illuminare completamente il luogo in cui giace la sua presenza imponente.
La vedo perfettamente. È nella fessura della porta semiaperta. Continua a fissarmi, e io comincio a sentire i primi sintomi di un attacco d'ansia. Quando succede, devo dirmi semplicemente che non hanno alcun potere su di me, siccome non mi hanno mai fatto nulla, messo solo inquietudine e a volte trasmesso anche tristezza, ma non vogliono farmi del male, o meglio dire: non possono. Così, con decisione ma col cuore a mille, cammino verso la porta. L'ombra sta scivolando sinuosa nella camera per venirmi incontro, ma quando con coraggio acquisito da non so chi, poggio il palmo della mano sulla maniglia. L'ombra, il demone, lo spirito o chiunque esso sia o qualunque cosa sia, viene risucchiata dalla terra. Tiro un sospiro di sollievo e chiudo gli occhi per un attimo, e nell'istante in cui gli occhi sono stati coperti dalle palpebre, uno strano simbolo fa capolino nella mia mente.
Non ho mai saputo queste presenze oscure cosa siano o chi siano, ma mi sono convinto, ormai, di non essere al sicuro, qualcosa sta per tormentarmi, qualcosa di non poco potente.

ANGOLO AUTORE_ Ehi tu, leggi quì!

È il primo libro che sto cercato di scrivere, perciò non so se me la sono cavata abbastanza, quindi ti prego di essere gentile, adorabile anima.
Detto questo, volevo dirti che il modo in cui inizialmente è scritto il mio misero libro man mano andrà sempre di più a migliorare e inizialmente i capitoli saranno corti, ma più in la saranno molto più lunghi, quindi ti prego di non fermarti!
Oh, e se ti sembra noiosa, aspetta e vedrai, le cose si faranno sempre più interessanti e intriganti.
È fondamentale per me che tu non giudichi dai primi capitoli.
Ti prego di non fermarti, e il bello arriverà, ci puoi contare.
Per qualunque cosa, consigli o altro, non esitare a scrivermi in chat qui o su Facebook. Sono Simone Secce.
A me farebbe molto piacere, soprattutto sui consigli che puoi darmi e che sicuramente mi aiuteranno a migliorare.
Spero che la mia inquietante storia non ti deluda.
Un caloroso abbraccio dall'angelo caduto, anima.😀

P.s. Non vi romperò più le scatole, promesso.

Fallen AngelWhere stories live. Discover now