capitolo 11

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{Won}

Questa settimana di scuola è terminata, le ore a scuola oggi sembravano non finire mai e durante la verifica stavo per avere una crisi perché com'è possibile studiare e poi poof, avere un vuoto di memoria?

Io, Jimin e i miei amici abbiamo organizzato un pomeriggio tra noi, abbiamo deciso di andare al luna park. Il che non mi dispiace, un po' di divertimento non guasta.

Il campanello suona esattamente all'orario prestabilito, Amber è sempre precisa in tutto e per tutto.
Scendo velocemente per arrivare alla porta e li faccio entrare, dicendo loro di sedersi.

《manchiamo da molto al Luna Park e ho sentito che hanno aperto una nuova casa stregata...》Amber mi guarda con quel tipico sguardo di una che vuole provarla, e sono sicura che quella sia la sua idea.

Incrocio le braccia al petto e la guardo con un'espressione contrariata. 《le case stregate non sono nel mio programma...》

Mi guarda annoiata e si alza prendendomi per le spalle, 《andiamo Won, e dove sarebbe il divertimento poi?》

Sbuffo e cedo sapendo che non mi darà tregua.
Anche Jimin si unisce a noi e non posso fare a meno di notare quanto stia bene anche con un abbigliamento non troppo elaborato. Alzo man mano lo sguardo fino ad arrivare al suo viso, lo becco a guardarmi e distolgo velocemente lo sguardo, sentendo il mio cuore perdere dei battiti.

Hey, non è il momento di fare le capriole. Stai calmo e continua a pompare sangue, fai il tuo lavoro.

****

Siamo arrivati da circa un'ora e abbiamo provato di tutto e di più, a Jimin è venuto quasi da vomitare per le montagne russe, rido ancora se penso alla sua espressione.

《bene ragazzi, c'è un posto in cui vorrei portare la nostra dolce Won...》
Amber poggia le mani sulle mie spalle, spronandomi a camminare verso il posto da lei nominato.

《No, mi vuoi morta? Perché non vai tu in quel posto?》cerco di svignarmela ma Jimin mi ferma.

《Dai, verrò anch'io con te. Sara divertente》mi rassicura Jimin circonando le mie spalle con un braccio.

《Ma ho detto-》cerco di dire ma vengo fermata dalla mano di Jimin che mi tappa la bocca.

《adesso entri. E non si discute.》

Tolgo la mano dal suo viso e sbuffo, mi arrendo.《ok, andiamo.》

**

《Che cosa ci trova di divertente io non lo so... 》borbotto dopo aver urlato per la quarta volta, e non siamo neanche a metà.

Jimin ridacchia e cammina tranquillo,《Mi fanno ridere le tue urla. Ti ricordi quando avevi otto anni? Eri seduta a terra, all'improvviso una lucertola è passata davanti ai tuoi piedi e tu hai urlato》scoppia a ridere mentre io lo guardo gonfiando le guance.

《YAH!NON FA RIDERE!》gli do un pugno leggero sul braccio.

《Pff... E questa sarebbe tutta la tua forza?》borbotta prendendomi in giro.

《non sottovalutarmi, posso anche conciarti per le feste. Sarebbe un peccato se non potessi avere figli...》dico con un ghigno guardando la sua espressione confusa.

《cosa-oh.》Jimin si copre le parti basse e mi guarda male, 《non avresti il coraggio.》

Scoppio a ridere e lo spingo piano, facendogli capire di muoverci.

《hey, che ti ridi? Quella parte per noi è sacra!》mette il broncio e va avanti, ignorando le mie risate.

《Pff.》

Inizio a camminare tranquillamente senza pensare che magari potrebbe apparire qualcosa, e infatti spunta una strega alla mia destra e dalla paura indietreggio calpestando il piede di Jimin.

《dannazione! Won...》
Si abbassa imprecando dal dolore e mi guarda, 《stai più attenta..》

《Oddio, mi dispiace... 》cerco di trattenermi dal ridere fallendo miseramente.

《Waaa se ti prendo... Ti do cinque secondi per salvarti...》si rimette in piedi e senza dire niente, si avvicina piano.

Inizio a correre-inciampando anche- e arrivati all'uscita mi rifugio tra le braccia di Chanyeol.

《Yah!》urla appena esce dalla casa e si avvicina velocemente. 《tu piccola- avrò la mia vendetta》

《Mai.》ridacchio e sciolgo l'abbraccio. 《avevi ragione, da una parte è stato divertente》ammetto rivolgendomi alla mia amica.
《lo so, perciò dovresti ascoltarmi più spesso.》

****

Appena arrivati a casa veniamo accolti dal silenzio.
《mamma? Papà?》non ricevendo risposta, mi dirigo in cucina, sul frigo c'è un post-it.

"visto che è arrivato il weekend andiamo a cena fuori, fate i bravi."

《Jimin, mamma e papà sono a cena fuori-oh!》girandomi trovo Jimin proprio vicino a me, con le braccia incrociate al petto.

《mi fa ancora male il piede.》si avvicina più di prima, con un sorrisetto sulle labbra.

《senti...》cerco di guadagnare tempo e mi allontano piano facendo finta di gironzolare per la cucina. 《credo che debba chiudere la zip dei pantaloni...》

《cosa? Da quanto ho-》e mentre lui cerca di chiudere inutilmente la zip già chiusa mi rifugio in camera chiudendo la porta a chiave.

《hey!》lo sento urlare dal piano di sotto, velocemente sale le scale per fermarsi davanti alla porta. 《la questione non è risolta.》

Resto in silenzio e aspetto che vada via, e penso abbia funzionato, visto che l'ho sentito allontanarsi. Bene, via libera. Apro la porta convinta che non ci sia più, ma velocemente mi blocca tra le sue braccia trascinandomi verso il letto, senza lasciarmi via d'uscita. Le sue dita iniziano a farmi il solletico, e io non lo sopporto. 《che ti avevo detto?》continua ridendo e io non riesco a fare a meno di seguirlo, e non riesco neanche a fare a meno di pensare quanto sia bella la sua risata. No... Non va bene. Non devo pensarle queste cose.

Si ferma per darmi tregua, cerco di riprendere fiato e iniziamo a guardarci negli occhi in silenzio. Mi sento improvvisamente che se tutto intorno a me fosse sparito. I suoi profondi occhi si perdono nei miei, sento il mio cuore accelerare il battito e un rossore farsi spazio sulle mie guance.《puoi uscire? Vorrei mettere il pigiama...》sussurro imbarazzata. Jimin sembra non avermi neanche sentito, sembra quasi incantato. 《Jimin...》lo scuoto piano per la spalla e sbatte più volte le palpebre, allontanandosi velocemente.
《sì, certo, scusa...》

Senza aggiungere altro, si alza silenziosamente ed esce dalla mia camera richiudendo la porta alle sue spalle. Perché continuo a sentire queste cose? Perché mi sento così?

Innamorata Di Mio Fratello ||「Park Jimin」 Where stories live. Discover now