Please stay forever with me

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A Ryan non piaceva l'acohol, almeno era quello che aveva sempre detto ma, se doveva essere sincero, in quel momento non gli era sembrata una brutta idea.

Si sentiva leggero, senza nessuna preoccupazione, camminava insieme a Jaiden, mano nella mano, perché così sarebbero stati sicuri di non perdersi, in cerca di un bar o qualche negozio aperto.

Sembrava che il vento lo stesse trascinando dove voleva, non si sentiva più le gambe o le braccia, persino la testa ed era costretto a chiedersi se tutto quello stesse succedendo veramente o se fosse soltanto un sogno.

Tutto era iniziato quando Jaiden aveva detto che voleva provare qualche "droga pesante", così si era procurata un paio di pillole e il ragazzo non si era di sicuro tirato indietro.

Neanche quella gli era sembrata una brutta idea e in effetti non lo era, perché non si era mai sentito meglio.

Non stava pensando a sua madre, che in quel periodo sembrava che neanche esistesse perché era sempre a lavoro e quando c'era dormiva.

Non stava pensando neanche a Brendon, il suo professore con il quale aveva una relazione o, più che altro, con il quale scopava, visto che si sarebbe sposato presto con il padre della ragazza proprio accanto a lui.

Stava solo camminando per strada, in mezzo a tutte le persone, nel silenzio più totale e non c'era niente di più rilassante.

Non era un quartiere molto illuminato, la maggior parte dei lampioni erano rotti e una parte della strada era illuminata dalla luce che proveniva da dentro un negozio.

Ryan si sentì punzecchiare sul braccio, capendo, subito dopo, che era Jaiden che lo stava chiamando e gli stava indicando proprio in quel punto.

"Entriamo a prendere da bere?" Il ragazzo strinse gli occhi, cercando di leggere meglio quello che c'era scritto nell'insegna troppo luminosa.

Mini-market.

"Io ho a malapena due dollari." La ragazza lo stava già trascinando nell'altro lato della strada, dove da fuori riuscivano ad intravedere, nel negozio, due ragazzi che stavano comprando un pacchetto di patatine.

"Non preoccuparti, prendiamo qualcosa in prestito." Ryan non si oppose e si limitò a guardare il sorrisetto furbo nella faccia di Jaiden, perché fermarla?

Entrarono nel mini-market e senza rivolgere nemmeno uno sguardo all'uomo dalla pelle nera dietro la cassa, andarono verso i frigoriferi e si assicurarono che da lì non li avrebbe potuti vedere.

Il fatto che stesse leggendo un giornale aiutava e, nel frattempo, i due ragazzi avevano preso due bottiglie di vodka e le avevano nascoste dentro la borsa della bionda.

Ryan fremeva, sembrava che il cuore gli volesse uscire dal petto, persino mentre afferrava un pacchetto di caramelle qualsiasi, da pagare alla cassa mentre la sua amica usciva, per destare meno sospetti.

L'uomo gli rivolse uno sguardo, appena posò le caramelle sul bancone e pensò di aver scritto quello che avevano fatto in fronte ma pagò e uscì il più velocemente possibile, senza far capire niente a nessuno.

Una volta fuori si ritrovò a ridere, vedendo la ragazza che, nascosta appena dietro la vetrina, aveva già aperto una delle bottiglie e bevuto un sorso, per poi passarla al ragazzo, che ripeté lo stesso movimento.

Non aveva mai bevuto alcohol prima di quel momento, forse un po' di vino quando venivano invitati a qualche festa di una famiglia ricca che abitava vicino a loro o qualche sorso di birra quando suo padre lo invitava a vedere la partita di football insieme a lui, per questo quando prese il primo sorso gli bruciò la gola e gli sembrò di star per vomitare anche l'anima, mentre sentiva le guancie riscaldarsi e la risata delle bionda.

I'm the worstWhere stories live. Discover now