[due]

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Hermione's POV

-Ei Granger- mi chiamò una voce svegliandomi, mi ero addormentata come un angioletto e non sentivo più il rumore delle rotaie, eravamo fermi. Per un attimo mi chiesi dove fossi ma poi la stessa persona che mi aveva svegliata continuò.

-Svegliati siamo arrivati- disse quella voce famigliare... Di scatto aprii gli occhi ricordandomi con chi ero in carrozza e non appena lo feci mi trovai a meno di dieci centimetri da quegli occhi di ghiaccio che mi fissavano. Avevo sempre associato nei suoi occhi il ghiaccio, un po' per il colore e un po' per ciò che era diventato: freddo e malleabile, proprio come il ghiaccio.

-Bentornata nel mondo dei vivi mezzosangue- disse il biondino distogliendo lo sguardo e alzandosi in piedi. Anche Malfoy era cambiato in questi anni, non aveva più il fisico asciutto, adesso era più muscoloso e i tratti del viso erano più rigidi, sembrava così... Perfetto.

-Puoi anche evitare di sbavarmi davanti Granger- disse il ragazzo facendomi tornare sulla terra; ma a che cavolo stavo pensando...

-Scusa ma devo andare- dissi i fretta raccattando la mia roba e lasciandolo da solo in quel vagone.

***

Tante cose erano cambiate in poco tempo ma l'odio tra i due c'era ancora, o forse non era odio ma solo un sentimento forte.

***

-Ginny, secondo te Malfoy è carino?- chiesi alla rossa mentre mettevamo a posto le nostre cose nella stanza. Sarebbe stata una domanda normale se non l'avessi fatta io, eppure c'era qualcosa che mi spingeva a chiederle cosa ne pensava.

-Perché mi fai questa domanda?- chiese a sua volta con un sorriso che la diceva lunga... Già, perché le facevo questa domanda? Non sapevo darle una risposta e rimasi zitta.

-Comunque si, è carino- disse infine.

***

Verso il tardo pomeriggio io e Ginny scendemmo in sala da pranzo per non perderci la cerimonia dello smistamento ma durante il discorso della preside McGranitt non feci molta attenzione, sentivo uno sguardo puntato su di me, così decisi di voltarmi. I miei occhi ambrati si incastrarono con quelli color ghiaccio del biondino, furono momenti interminabili, rimanemmo a fissarci finché l'intera scuola non travolse il nostro momento di trance in un applauso riportandoci alla realtà, il discorso della preside era finito.

Durante la cena rimasi imbambolata a guardare il mio piatto, continuavo a pensare a quegli occhi puntati nei miei, cosa voleva Malfoy? E perché stava accadendo ora e proprio a me?

-Herm che hai?- mi chiese Harry vedendo che avevo avanzato metà piatto.

-Io...sono solo stanca- dissi sperando che non facessero altre domande - vado a prendere una boccata d'aria- aggiunsi per poi alzarmi e uscire dalla sala con passo svelto senza lasciare la possibilità ai miei amici di fare altre domande e tantomeno di seguirmi.

Cosa mi stava succedendo? Ciò che era successo poco fa sembrava avermi sconvolta e non riuscivo a capirne il motivo. Stavo praticamente correndo quando all'improvviso andai a sbattere contro qualcuno...

-Ma che diavolo...Granger- alzai lo sguardo e c'era lui, di nuovo. Mi stava perseguitando, ecco spiegato tutto.

-Cosa c'è, il gatto ti ha mangiato la lingua o la mia bellezza ti ha spiazzata?- chiese con aria da "sono figo e lo so", troppo altezzoso per i miei gusti.

-Sto cercando un aggettivo per descriverti ma non riesco a trovarne altri se non: Rivoltante- risposi a tono.

-Attenta a quello che dici sporca mezzosangue- mi rispose acidamente.

A quel punto non ce la facevo più, mi ha fissata per più di venti minuti per dirmi ciò che ha mi ha sempre detto per farmi stare male? Ripresi a correre, dovevo allontanarmi da lui, avevo passato sei anni a farmi prendere in giro da quel furetto del cavolo e avevo quasi creduto che quest'anno fosse cambiato, che non fosse più il Malfoy purosangue orgoglioso, ma a quanto pare mi sbagliavo. Era riuscito in pochi minuti a riaprire le ferite che si stavano rimarginando.

***

Draco's POV

Forse ero stato troppo duro con lei, non ero ancora in grado di trattenermi.

Forse avrei dovuto rincorrerla per chiederle scusa perché per non so quale motivo mi sentivo in colpa ad averlo fatto ancora... I miei pensieri e il mio senso di colpa mi stavano travolgendo, ero cambiato ma non lo stavo facendo vedere, nessuno mi avrebbe capito e per qualche ragione la persona a cui volevo dimostrarlo stava scappando da me, tuttavia sapevo dove trovarla.

Scelte di cuore.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora