16.

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"Ciao Federico." Disse ridendo la persona davanti a lui avvicinandosi sempre di più.
Federico indietreggiò andando a sbattere contro il mobile del salotto facendo cadere un vaso.
"Sei preoccupato?" Rise ancora la persona che ormai era molto vicina a lui.
Federico avrebbe voluto togliere quel passamontagna per guardare negli occhi chi aveva di fronte ma poi ci ripensò e decise di non fare niente. Doveva stare calmo anche se la paura era chiara dentro i suoi occhioni azzurri.
"Sei preoccupato?" Ripeté nuovamente la persona.
"Chi sei e cosa vuoi da me?" Chiese il biondo velocemente.
"Volevo solo parlarti." Rispose ridendo la figura tirando fuori dalla tasca della tuta un coltello.
Federico sbiancò appena vide l'oggetto nelle mani della persona. Col passamontagna non riusciva nemmeno a distinguere la voce, non riusciva a capire se potesse essere qualcuno che conosceva oppure no.
"Piccolo tranquillo..." Disse la figura puntandogli il coltello a pochi centimentri di distanza dalla gola del biondo. Federico fissava l'arma davanti a lui e non riusciva a parlare, aveva seriamente paura.
"Sai, Benjamin..."
"C-cosa vuoi da lui? E come fai a conoscerlo?" Chiese il biondo non togliendo lo sguardo dal coltello.
"Ti avevano avvisato che prima o poi ti avrebbe fatto del male. Ora che io sono qui, ricordati una cosa: sarebbe meglio se tu ascoltassi questo 'consiglio' perché d'ora in poi le cose cambieranno. Dovete stare lontani." Sussurrò la persona all'orecchio di Federico facendolo cadere a terra per poi ferirlo dietro il collo, provocando una ferita sopra il suo tatuaggio.
Il biondo gemette a causa del dolore e si portò immediatamente una mano dietro al collo massaggiando. Solo poco dopo si accorse che la persona che l'aveva appena colpito se ne era andata. Federico tolse la mano da dietro il collo e notò il sangue percorrere le sue dita per poi cadere sul pavimento.

"Ciao Benjamin." Rise Kyler.
"Che ci fai qui?" Richiese il moro alzandosi dal letto.
"Sei stato bene con Federico oggi?" Rise ancora Kyler mettendo le braccia a conserte.
"Non sono cose che dovrebbero interessarti. Ma che razza di amico sei? Una volta non eri così." Rispose duro Benjamin.
"Non voglio parlare del passato." Rispose Kyler.
"Mi vuoi dire che vuoi?" Domandò nuovamente il moro che ormai si stava stancando di quella conversazione.
"Federico."
"Cosa vuoi?"
"Devi lasciarlo in pace, te l'ho ripetuto mille volte e non mi vuoi ascoltare. Ti farai male, non solo tu ma anche lui." Rise alla fine della frase il ragazzo davanti a Benjamin.
"Tu devi lasciarlo in pace, non lo devi toccare. Non. Lo. Devi. Toccare. Hai capito?" Rispose duro il moro scandendo bene le parole puntandogli un dito contro.
"Ti ho già detto che non l'avrei toccato io." Rise.
"C-cosa significa questo?" Sussurrò Benjamin.
"Potrebbe essere già successo." Rise di nuovo Kyler.
"No, non puoi averlo fatto." Disse il moro allontanandosi da lui scuotendo la testa.
"Non l'ho fatto io." Disse il ragazzo alzando la mani.
"Bastardo." Sputò Benjamin.
"Dai, non vai da lui?" Rise ancora Kyler.
Benjamin in quel momento avrebbe voluto riempirgli la faccia di pugni ma pensando a Federico immaginava benissimo che lui non lo avrebbe voluto.
"Allora? Non vai dal tuo piccolo?"  Disse Kyler indicando la parola 'piccolo' tra virgolette.
"Vattene da qui." Urlò quasi il moro.
"Ma io voglio vedere che fai." Rise Kyler.
"Ho detto che te ne devi andare." Rispose il moro spingendolo dalla schiena facendogli scendere le scale.
"Ciao Benjamin." Lo salutò Kyler sempre ridendo.
"Ma va via." Rispose il moro spingendolo fuori dalla porta di casa.

Federico stava perdendo sempre più sangue e si alzò tenendo la mano premuta contro la ferita. Appena mise i piedi a terra barcollò e iniziò a camminare per andare di sopra in bagno a prendere il kit delle medicazioni.
Si sedette sul pavimento e respirò affannosamente. Il suo respiro venne sempre più irregolare e agitato.
"Ben d-dove sei?" Sussurrò.

Benjamin stava correndo verso la casa di Federico. Appena arrivò bussò incessantemente alla porta.
"Federico!" Urlò Benjamin non smettendo di sbattere la porta. Stava iniziando a preoccuparsi veramente. Erano le quattro di notte e poteva benissimo pensare che il biondo stesse dormendo ma dopo quello che Kyler gli aveva detto non era per niente tranquillo.
Alla fine Benjamin sfondò la porta di casa e sgranò gli occhi appena vid che, a poca distanza l'una dall'altra, c'erano delle goccie di sangue che andavano dal salotto fino alle scale.
Corse immediatamente su per le scale quasi inciampando. Segui le goccie di sangue che diventavano sempre più grandi fino ad arrivare alla porta del bagno che era socchiusa. Non ci pensò troppo su e aprì la porta velocemente ritrovandosi il biondo steso a terra con la mano piena di sangue.
"Federico!" Urlò Benjamin buttandosi a terra.
"B-ben sei q-qui." Sussurrò Federico con il fiato corto.
Benjamin cercando un po' riuscì a trovare finalmente il kit delle medicazioni e si sedette a terra facendo poggiare la testa del biondo sulle sue gambe. Vide che la ferita sul collo del più piccolo perdeva ancora sangue e pian piano cercò di disinfettarla facendogli meno male possibile. Il biondo ogni tanto gemeva dal dolore facendo delle smorfie che fecero rattristare ancora di più il cuore di Benjamin nel vederlo così e infatti una lacrima gli rigò la guancia per poi cadere sulla mano di Federico che era intrecciata con quella del più grande.
"N-non è colpa tua Benjamin." Disse Federico.
"Cazzo Federico si che lo è." Rispose il moro continuando a disinfettare la ferita.
"Guardami." Disse il biondo ma il moro non fece ciò che il più piccolo gli aveva chiesto.
"Guardami." Ripeté Federico toccandogli la guancia. Il moro si girò verso di lui e non poté non farsi scappare un ulteriore lacrima che cadde sulle labbra del più piccolo.
Federico leccò le sue labbra in modo da assaporare la lacrima caduta sulla sua bocca e poi tornò a fissare il maggiore il quale aveva l'attenzione rivolta nel mettere un cerotto sopra la ferita.
Quando finalmente Benjamin ebbe finito di medicare il più piccolo sospirò poggiando la testa sul muro mentre Federico era ancora sdraiato sulle sue gambe.
"G-gr..."
"Shh, non dire niente piccolo ti prego." Disse Benjamin stringendo nuovamente la mano di Federico.
"Non è colpa tua."
"Ti hanno fatto del male. Io non posso perdonarmelo. Aveva ragione Kyler. Devo starti lontano." Disse Benjamin.
"Ora che sei qui, io non ti lascio andare."

Ehi ragazze, ditemi che cosa ne pensate del capitolo perché non riesco a capire se sia banale oppure boh, dovrei cambiare qualcosa💕 lasciate un commento altrimenti non posso sapere se vi piace oppure no.

Trust || Fenji (IN PAUSA)Where stories live. Discover now