75º

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"Oh mio Dio Joanne! Ma sei ...sei ...sei uno schianto. E tu corri così? Ma li stracci ancora prima di entrare in macchina !" Grace mi fissava allibita mentre finivo di prepararmi con la piccolina che ci guardava curiosa.
"Ti posso assicurare che devo fare molta attenzione quando sono in pista e no non li faccio secchi prima della gara. Ma dopo !" indossai il mio cappellino dei Bulls e diedi un bacino sul naso della piccola
"andiamo da Pauline" .
Grace fece milioni di raccomandazioni per il pannolino ,la crema ,il rigurgito e poi il suo numero, il mio ,quello del 911 e anche dei pompieri.
I pompieri? Andiamo !
Si calmò e si convinse a lasciarla solo quando Pauline le disse che badava sempre ai nipoti e ne aveva visti crescere dodici ,Grace spalancò gli occhi. E non era a conoscenza di quanti figli avesse Pauline!
Quando arrivammo al loop era eccitata come una bambina alle giostre ,non vedeva l'ora. Ovviamente puntò su di me. E non la delusi.
Si stava rivelando tutto sommato una bella serata se non fosse stato per Walker che quando ritirai il mio premio si fece largo a gomitate tra la folla fino ad arrivare a me.
"Ciao zuccherino ,sempre la prima eh?"
"Già" risposi guardinga. Se si era preso il disturbo di sgomitare tanto ci doveva essere un motivo.
"Ascolta zuccherino sono quì per chiederti un favore" disse prendendomi per un braccio.
Questa poi ! Walker che veniva a chiedere un favore a me !
Gli presi la mano con due dita e la tolsi dal mio braccio.
"Uno non toccarmi ,due non chiamarmi zuccherino. Che cavolo vuoi?"
Si mise a ridere sguaiatamente e mi si rivoltò lo stomaco ,guardai Grace e Caroline che aspettavano a braccia conserte e con disappunto dipinto sul viso in attesa che si decidesse a dire quello che voleva.
"Ok Honey allora ,ho bisogno che tu mi dica dove posso trovare quella bella gnocca che è sempre con voi. Sai gambe lunghe occhi a mandorla e due..". fece segno sul suo petto a indicare un seno prosperoso. E che cavolo in fondo era di me che parlava.
Alzai la mano per interromperlo
" Risparmiami le tue volgari definizioni. Che vuoi da Jayslin?"
"Bhe tesoro quello che voglio da lei se non ti dispiace è affar mio .Però se mi dici dove posso trovarla dopo che ho finito con lei posso venire da te" disse guardandomi lascivo.
"Bleah!" fece Grace scatenando le risate di Caroline
"Stammi bene a sentire maiale ,Jayslin al momento non è quì .Tornerà la prossima settimana .E non credo che potrai in alcun modo convincerla!"
Feci guardandolo con aria schifata dall'alto in basso.
"Perché? Sono bello ! E ho un fisico scultoreo!" rispose offeso
Spalancai gli occhi .
"Oh mio Dio!" disse Caroline e questa volta fu il turno di Grace di scoppiare a ridere.
"Cosa hai da ridere tanto gallina?"
Chiese stizzito.
La cara vecchia Grace riemerse in due nanosecondi, si avvicinò con passo lento e sensuale.
"Gom gel detto da te è un complimento. Sembri un vasetto di gelatina ambulante. Se vuoi conquistare una donna devi comprarla. Regali dongiovanni regali! Le donne hanno bisogno di essere comprate ! Imbecille!"
Grande Grace mi aveva dato il giusto spunto.
"Esatto . Vedi Walker le donne come Jayslin vanno trattate in un certo modo. Ora lei è andata a trovare il suo padrino ,aspetta come si chiama..." finsi di pensarci un po' su "ah si ecco mister Shikamoto ,il suo padrino è mister Shikamoto. Sai ha cercato di spiegarmi questa cosa del padrino ma io non ci ho capito granché. Tu conosci il signor Shikamoto?"
Speravo che abboccasse, la sua faccia cambiò espressione quando sentì quel nome.
"Parli di Shua Shikamoto?"
Bene ,fantastico.
"Mm si esatto proprio lui. Io adesso non so che tipo di legame sia quello tra padrino e figlioccia in Cina ,ma ogni volta che torna Jayslin va a trovare delle persone quì a Chicago. Ma sta tranquillo che non appena torna gli dico che sei interessato a lei. Comunque Pierre può darti maggiori spiegazioni sai è lui che accompagna Jayslin da queste persone. Solo che ora non lo vedo." feci finta di alzarmi in punta di piedi per cercare Pierre
"no non lo vedo deve essere andato via. Passa uno di questi giorni. Lui saprà spiegarti meglio. Ora scusa ma devo andare a festeggiare la mia vittoria."
Ok il pesce aveva abboccato ora non mi restava che tenere la lenza affinché non scappasse. Dovevo mettere Pierre al corrente della situazione ,dovevo istruirlo su ciò che doveva propinare a questo pavone imbalsamato.
"Bhe Honey credevo che saresti stata una vera stronza invece mi sei stata di grande aiuto. Mister Shikamoto chi l'avrebbe detto! "
"Ah lo conosci bene allora?"
Scosse la testa ,potevo sentire le sue macchinazioni da fuori.
"Non credo che questi siano affari tuoi zuccher ops scusa Honey. Ci si vede ,di al tuo capo che uno di questi giorni passo a fargli visita."
Se ne andò con la sua scorta di deficenti che lo seguivano come se fosse ricoperto di oro.
"Ragazze andiamo devo parlare con Pierre credo che finalmente il pesce ha abboccato all'amo."
Caroline mi diede il cinque e Grace ci guardava stralunate ,non capiva di cosa stessimo parlando.
"Joanne che cosa succede con quel tipo ? Mi mette i brividi è così . ..così ....bleah unto e appiccicoso. Cosa hai da spartire tu con lui?"
Non potevo tirare anche lei in questa storia. Troppe persone erano già coinvolte.
"Ma niente di che Grace ,questo tipo ha bisogno di una lezione e Pierre vuole dargliela . Io ho solo dato il mio contributo. " le feci un sorriso grande quanto una casa sperando che si convincesse.
Dovevo anche preoccuparmi di tenerla lontana da tutto quanto e avevo la persona giusta che mi poteva aiutare ,Marc.
Tornammo all'Eden e Pierre era su di giri quando gli dissi dei risvolti positivi con Walker tanto che stappò una bottiglia di champagne.
Era il momento che Jayslin tornasse in scena ,Grace sarebbe rimasta a Chicago dieci giorni . Marc doveva tenermela occupata in modo che io fossi libera di muovermi a mio piacimento. La fortuna quella sera era dalla mia parte perché Marc passò al rientro da un importante cena d'affari e se con un semplice jeans era uno schianto con giacca e cravatta e ventiquattrore alla mano era da urlo. Venne ad abbracciarmi e mi sollevò da terra stringendomi forte e ringraziandomi.
"Marc perché mi ringrazi che ho fatto?"
Si mise a ridere
"Esisti ecco che cosa hai fatto! Avevo un importantissima riunione in cui si decideva il mio futuro. Dovevo presentare un progetto se lo approvavano salivo nei piani alti della società ,altrimenti restavo dove ero. Ma grazie a te dalla prossima settimana avrò un ufficio e una segretaria." iniziò a volteggiare.
Mi misi a ridere questa allora era una di quelle sere in cui la luna che splendeva alta e fiera in cielo portava fortuna a tutti quelli che si fermavano anche un solo istante a guardarla.
"Marc sono molto molto contenta per te, ma il merito è solo tuo e di nessun altro. "
Scosse la testa e mi mise giù.
"No Joanne ,mentre presentavo il progetto pensavo a te quindi sei stata tu a portarmi fortuna. E non potrò mai ringraziarti abbastanza."
Strinsi le spalle,se lui voleva credere che gli avessi portato fortuna alla fine chi ero io per dissuaderlo .
"Joanne non ti stanchi mai di prenderti i più belli? Non mi presenti?"
Eccola ,sapevo che non avrebbe resistito al fascino di Marc.
"Certo che ti presento. Marc lei è la mia amica Grace . Grace lui è Marc uno dei miei più cari amici."
Si guardarono negli occhi prima di stringersi la mano.
"Ciao caro amico di Joanne ,molto lieta di fare la tua conoscenza. Sono Grace vengo da Manhattan e ho una figlia. Sei innamorato di Joanne?"
Sia io che Marc la guardammo con la bocca spalancata ,era tipico di Grace fare questo tipo di presentazioni della sua persona ma non avrei mai creduto che avrebbe menzionato la figlia a primo impatto.
"Wow però !" si riprese Marc
"Ciao a te Grace di Manhattan. Più che lieto di conoscerti. Non sono innamorato di Joanne, non nego che mi piacerebbe lei è speciale ma la vedo più come una sorella da proteggere! E tu sei innamorata?"
Feci una smorfia ecco un altro che si aggiungeva alla già lunga lista di fratelli maggiori.
"No non sono innamorata di Joanne . Al momento non sono innamorata di nessuno!"
Scoppiarono a ridere entrambi ,a quanto mi sembrava di vedere non avevo bisogno che Marc me la tenesse impegnata .Stavano facendo tutto da soli. Mi allontanai da tutto il gruppo e rimasi sola in disparte a guardare tutti i miei amici e a invidiarli in un certo senso per la loro felicità. Sembrava che per me non ci fosse questo sentimento scritto nel mio destino.
Andai a sedermi su una delle sdraio a bordo piscina e mi appoggiai chiudendo gli occhi e cercando di rilassarmi. In realtà avevo solo una gran voglia di piangere.

My Life           My DestinyHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin