10.

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L'ultima volta che Harry era andato ad una fiera aveva sei anni e se l'era fatta addosso sulle giostre. Sua sorella era scoppiata a ridere e sua mamma gli aveva afferrato la mano, strattonandolo in mezzo alla folla mentre tutte le persone presenti lo fissavano perché aveva i pantaloni completamente bagnati e stava piangendo disperato. Persino dopo essere arrivato a casa, dopo che sua mamma lo aveva cambiato e gli aveva dato un lecca-lecca gigante per farlo calmare, aveva continuato a singhiozzare. Era successo dieci anni fa, ma lo infastidiva ancora e si era ripromesso che non ci sarebbe mai tornato in quel posto. Il petto gli faceva male solamente a pensarci o a menzionare il fatto. E forse era stupido essere spaventati di qualcosa che probabilmente non sarebbe mai successo di nuovo, ma era più grande ora, ed era sicuro che sarebbe riuscito a trovare un altro milione di modi in cui avrebbe potuto apparire ritardato mentalmente in pubblico. Sarebbe probabilmente stato più imbarazzante adesso rispetto a quando era più piccolo, quando poteva ottenere quasi tutto ciò che voleva. Ma, quando aveva messo a nudo quella sua paura, si era reso conto che non era stato il fatto di essersela fatta addosso ad umiliarlo, ma più che altro erano stati tutti quegli occhi puntati su di lui. Non pensava che sarebbe riuscito a sopportare di nuovo una cosa del genere.

Malgrado ciò, Harry aveva mantenuto la calma al telefono mentre Louis gli spiegava che aveva pensato che sarebbe stato carino andare alla fiera del paese insieme. Aveva scherzato sul fatto che gli ci erano voluti due giorni per riprendersi dai postumi della sbornia e che voleva fare qualcosa di cui poi non si sarebbe pentito il giorno dopo. Harry rise, e anche se ogni atomo del suo corpo gli diceva di dire di no, non avrebbe potuto farlo. Non poteva, e non voleva dire di no a Louis. Quindi, ignorò l'ansia che aveva fatto capolino dentro di lui e accettò la proposta di Louis.

A Harry sembrava quasi che più ci pensava, più la sua mente iniziava a tempestarlo di pensieri irrazionali. Il fatto che sapeva che era irrazionale sentirsi in quel modo lo rendeva ancora più frustrato - era un ciclo senza fine. Nemmeno la mano di Louis appoggiata sulla sua coscia durante il lungo viaggio in macchina era riuscito a fargli distendere i nervi. Le punte delle sue dita tremavano ancora ed aveva un po' di nausea. Forse, se fosse stato fortunato, avrebbe vomitato prima di arrivare lì e Louis lo avrebbe riportato a casa, dove avrebbe potuto dormire tutto il giorno.

Apparentemente, la fortuna non era dalla sua parte. Nonostante avesse lo stomaco sottosopra, non aveva vomitato. E prima ancora di rendersene contro, Louis aveva parcheggiato e Harry era stato trascinato in mezzo alla fiera. Louis stava farneticando di alcune caramelle fritte o qualcosa di simile. Harry stava cercando di prestare attenzione, ci stava provando davvero, ma qualsiasi cosa lo stava distraendo, in quel momento.

C'erano bambini piccoli che correvano qua e là urlando di gioia; alcuni di loro si fermavano di colpo per poi ricominciare a correre e rischiare di venirgli addosso. La gente seduta ai chioschi gridava per attirare la sua attenzione e cercare di vendergli qualcosa. Sembrava irragionevolmente rumoroso e avvicinandosi al centro divenne ancora più chiassoso: musica circense a tutto volume fuoriusciva da un gruppo di altoparlanti. Le poche giostre apparentemente instabili incombevano sopra la fiera in lontananza, la vista gli fece venire una fitta al petto e le mani iniziarono a sudargli. Fece scivolare la sua mano da quella di Louis e se l'asciugò su i jeans. Louis riafferrò velocemente la sua mano e lo tirò verso uno stand che vendeva braccialetti e anelli.

Forse era solo una coincidenza che quel banco in particolare fosse il più grande e il più affollato comparato agli altri nei dintorni. E forse era tutto nella testa di Harry, il fatto di sentire che quelle persone erano troppo vicine a lui. In entrambi i casi, non gli piacque. Le loro voci rimbombavano nelle sue orecchie e diventava leggermente più scontroso ogni volta che qualcuno si scontrava accidentalmente con lui, sentendo i profumi, gli odori corporei e i cibi unti. Tutto d'un tratto avvertì la temperatura salire pericolosamente e sentì il sudore formarsi sulla sua fronte e sulla base del collo.

Bittersweet Pill - Larry Stylinson // ITALIAN TRANSLATIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora