18.

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È possibile sentirsi pesanti come un elefante e leggeri come una piuma allo stesso tempo? Sentirsi come se si stesse volando e contemporaneamente affondando nel pavimento? Harry aveva accettato queste contraddizioni, chiudendo gli occhi e rilassandosi nella comodità del letto di Niall. Era sicuramente meglio che sentirsi sia vuoto che troppo stimolato da ciò che lo circondava. Aveva cercato di allontanarsi da alcuni particolari ricordi che lo stavano ossessionando. Per una volta non era stato sopraffatto dal rumore e dagli sguardi che solitamente gli facevano scorrere un brivido lungo la schiena e lo rendevano nervoso. E non aveva mai pensato che si sarebbe sentito male a non essere abbracciato da Louis e cullato dalla sua voce. Senza ombra di dubbio, Harry aveva bisogno di Louis. Harry aveva bisogno di Louis come una droga. Ma c’era un’altra droga di cui aveva ancora più bisogno, ed era sottoforma di piccole pillole colorate. Per Louis, colui di cui aveva bisogno, Harry aveva cercato di smettere. Ma arrendersi era stato troppo facile.

Harry afferrò la mano di Niall dal posto in cui era appoggiata tra di loro e la posizionò sul suo petto. “Senti quanto batte veloce il mio cuore” disse piano. Trattennero entrambi il fiato per un istante, come unico rumore il debole suono della musica che proveniva dallo stereo di Niall.

Niall fece pressione, e Harry espirò. “Sembra che tu abbia un tamburo nel petto.”

“Già” Harry ridacchiò. Le uniche altre volte in cui aveva sentito il suo cuore battere così irregolare era stato quando il panico aveva invaso le sue ossa, e l’istante precedente Louis si era premuto contro di lui, la sua pelle bollente. Ma Harry stava volando, senza il panico e senza il tocco di Louis. Le braccia pesanti, la testa leggera, la lingua secca.

“Mi mancava tutto questo.” Niall sospirò, facendo scivolare le mani sul petto di Harry e accarezzandogli un braccio con le dita pallide. “Passare un po’ di tempo insieme, solo io e te.”

“Sì, è mancato anche a me” ammise Harry, ma dopo, ovviamente, continuò di nuovo a pensare a Louis. “Louis si incazzerà così tanto con me.”

“Non se non lo viene a sapere, giusto?” riflettè Niall, girandosi per guardare in faccia Harry. Harry continuò a fissare il soffitto. “Tornerai a casa prima che lui torni dal lavoro e vedrai che non lo scoprirà mai.”

“Lui sa sempre tutto. Gli basta guardarmi, e capisce tutto all’istante. Sono davvero così esplicito?”

“Non puoi fingere per salvarti la vita, amico. Mi dispiace.”

Harry sorrise. “Hai ragione.” Niall stava toccando la cicatrice sul suo polso, facendolo rabbrividire. Rimasero zitti per un po’, Harry non sapeva per quando ma lasciò la sua mente vagare.

Tutto lo riconduceva sempre a Louis. Louis era la perfezione fatta persona, e Harry era l’opposto. Ma Harry si sentiva bene perché in qualche modo, erano perfettamente fatti l’uno per l’altro. E dopo cominciò a ridere perché si ricordò di un piccolo dettaglio. “Hey Niall … io e Louis abbiamo fatto sesso sul tuo letto.”

E anche Niall iniziò a ridere perché probabilmente era fatto almeno quanto Harry. “E’ disgustoso. Mi hai perlomeno cambiato le lenzuola dopo?”

Un’altra risata incontrollata, poi Harry scosse la testa. “Scusa.”

Bittersweet Pill - Larry Stylinson // ITALIAN TRANSLATIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora