Capitolo 7

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Alla fine del primo tempo, Victoria venne raggiunta da Sara che si era accorta della sua presenza. La gente l'aveva seguita con lo sguardo notando con piacere che poche file distante dalla tribuna c'era seduta anche la moglie di Sergio Ramos - o qualunque cosa essa fosse in quel momento. Sembrava che il gossip interessasse anche i fans del Real allo stadio.

"Come stai?? Da quanto tempo che non ti vedevo qui!"

"Chi non muore si rivede..diciamo che mi mancava un po'.."

"Sei arrivata con Sergio?"

"No no. Lui è in campo ed io qui con Sofia.."

La bimba, seduta sul passeggino, guardava il campo senza mai distrarsi era davvero interessata a rumori e colori che vedeva intorno.

"Una vera madridista" sorrise Sara.

"Il tuo dov'è?" domandò guardandosi intorno.

"E' seduto con i giornalisti davanti...voleva conoscere Cristiano."

"Oh poveretto" fece ridendo.

"Eh sì. Pare sia il suo idolo incontrastato!"

"Immagino Iker quanto sia felice.."

"Ha cercato di spiegargli che non è il campione assoluto ma lui vuole seguire le sue orme..."

"Un piccolo Ronaldo a casa..fantastico."

"Io e Iker siamo fiduciosi che un giorno cambierà idea. Crescendo..."

"Salutami entrambi quando li vedi ok?"

Sara annuì. "Anche tu, se per caso si compie il miracolo di Santiago e parli con Sergio....è da un po' che non viene a trovarci.."

"Il miracolo di Santiago si è già compiuto!! Te lo saluterò!"

"Fantastico! Ah, hai visto chi c'è??" domandò Sara abbassando la voce.

Victoria stava per chiederle a chi si riferiva quando le piombò addosso ad una velocità supersonica una ragazza. Precisamente, Elizabeth.

Le due si guardarono. Elizabeth aveva conosciuto Victoria durante una sfilata, alla quale Sergio aveva partecipato assieme ai suoi compagni del Real e le loro mogli, ovviamente.

Lei sembrava molto sorridente e gioviale nei suoi confronti, un po' più diffidente - com'era solita - Victoria.

"Ciao!" fece abbracciandola.

Victoria rimase immobile senza ricambiare l'abbraccio, sotto gli occhi di Sara.

"Elizabeth...ma che ci fai qui?"

"Oh ho parlato con Sergio qualche giorno fa e...mi ha chiesto se venivo alla partita."

Sara si voltò con sguardo allarmato, quella non doveva proprio dirla.

Victoria sentì un altro pugno sullo stomaco questa volta forte come una palla di ferro chiodata arrivata all'improvviso. Probabilmente il fegato e lo stomaco erano spappolati.

Si schiarì la voce, cominciò a sentire la pressione scenderle verso i piedi - una sensazione che non provava più da tempo, almeno da quando aveva visto Natalie baciare Sergio a Capodanno.

Era la gelosia. Ancora viva in lei, quel soffio vitale che l'aveva quasi risvegliata da un letargo durato troppo. La gelosia e l'amore che sentiva per suo marito il quale aveva invitato alla partita la sua ex dopo la fatica che lei aveva fatto ad accettare l'invito al Bernabeu di nuovo.

In quel momento realizzò di non essere andata alla partita "esclusivamente per portare Sofia" ma perché in un certo senso voleva esserci, voleva rifare quel gesto prima della partita, voleva vederlo, rivivere quelle sensazioni di quando erano sposati e felici, voleva averlo di fronte agli occhi e vedere sua figlia così piccola già fiera di lui. E invece lui oltre a lei aveva invitato la sua ex mettendole sullo stesso piano. Il mondo le stava nuovamente crollando addosso in un lento .

Nuestro amor será leyenda (II parte) || RamosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora