Capitolo 9

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Di fronte allo specchio Victoria controllava ogni minimo particolare del vestito che indossava.

Lo aveva comprato nuovo qualche giorno prima, ma in quel momento però c'era qualcosa che non la rendeva del tutto convinta della sua scelta.

Se ci fosse stata Ines al suo fianco si sarebbe vestita in meno tempo sicuramente. Sospirò : era come se non si ricordasse più come ci si comportava ad un appuntamento. Forse era vero: non ne aveva uno da più di due anni. Inoltre aveva deciso di non pensarci: in quella serata Sergio non sarebbe esistito. Non aveva intenzione di raccontare a Thomas la sua storia integrale tanto meno includere particolari come l'identità di Sergio e quant'altro. Sarebbe stata per la prima volta una ragazza normale che usciva con un ragazzo normale conosciuto la precedente settimana, un po' come faceva quando era single. Sospirò trovando finalmente l'abbinamento perfetto di scarpe borsa e vestito.

Tornò in bagno a ritoccare il trucco e ridefinire i boccoli con il ferro quando si accorse che, sulla mensola di fronte allo specchio, stavano uno sopra l'altro la fede e la fedina di diamanti brillavano alla luce del neon ricordandole il motivo per cui non era totalmente convinta di quella serata.

Inoltre già dalla mattina si era svegliata con uno strano presentimento e il suo sesto senso non aveva mai sbagliato. Fissò i due gioielli: metterli o lasciarli lì? Aveva sempre pensato di non toglierle mai, toglierle era come dimenticare e lei non lo voleva. Nemmeno in quel momento anche se era davvero tentata di non indossarle. Mentre ci pensava qualcuno suonò il campanello svegliandola subito dal torpore dei suoi pensieri.

Sobbalzò sgranando gli occhi. L'orologio in camera dava le sette e mezzo. Non le otto.

Era in anticipo di mezz'ora?! Perché?

Scese dai tacchi e corse ad aprire, scalza, sentendo il freddo del marmo sotto le piante dei piedi.

Aprì la porta e senza pensarci parlò.

"Sei in anticipo! E l'anticipo non è contemplato nei piani di una donna che deve....." si bloccò.

Le mancò il battito del cuore nel petto, e il fiato per un momento. Si trovò davanti gli occhi scuri di Sergio e non quelli chiari di Thomas.

Sergio di fronte a lei? Il sangue iniziò a ribollirle mista al solito imbarazzo specialmente in quel momento in cui si stava preparando per uscire.

"..Che deve?" domandò lui serio.

"Cosa vuoi?" rispose senza farlo entrare.

"Posso?" domandò.

Victoria sospirò e lo fece entrare spostandosi.

Richiuse la porta sperando che la visita durasse giusto il tempo di sbatterlo fuori a calci. Era ancora arrabbiata con lui, e molto. In più era in ritardo per l'appuntamento e lui non doveva saperlo.

Il ragazzo si voltò squadrandola con aria sorpresa.

Victoria si sentì in imbarazzo, come sempre d'altronde, con i suoi occhi puntati addosso.

"Inutile che mi guardi così." sbottò.

"Come mai così elegante?" domandò.

"Non sono affari tuoi."

"Devi partecipare a Miss Educazione Spagnola?"

"Tu invece hai vinto Mister Fatti gli Affati Tuoi?" ribatté lei.

Sergio socchiuse gli occhi, prima di risponderle. Calò il silenzio per un lungo interminabile minuto in cui ad entrambi il cuore cominciava ad esplodere nel petto come uno spettacolo di fuochi d'artificio.

Nuestro amor será leyenda (II parte) || RamosWhere stories live. Discover now