Un Amore senza limiti

DICIOTTESIMO CAPITOLO

L'incertezza iniziale di Francisca era completamente svanita, niente le impediva di restare lì con lui quella notte. Si era abbandonata al desiderio che entrambi provavano. Ogni singola notte degli ultimi anni, aveva sognato quel momento, di sentirsi ancora stretta tra le sue braccia. Fondersi fino a sentirsi uno solo. La mano che Raimundo le aveva teso, nella speranza che mettesse da parte ogni dubbio e accettasse la sua offerta, ora era stretta forte da quella della donna. Raimundo, vedendo che la sua titubanza iniziale l'aveva abbandonata, si era avvicinato al corpo di Francisca, talmente tanto da non permettere nemmeno all'aria di passare. Si guardavano l'uno negli occhi dell'altro, nessuno dei due sembrava avere il coraggio di fare il primo passo. Si sentivano come due adolescenti davanti alla loro prima volta. Avevano superato da molto tempo quella fase ma la lontananza, degli ultimi anni, li rendeva insicuri. Erano più adulti, più maturi e più consapevoli delle possibili conseguenze del loro gesto. La passione non era minimamente svanita anzi, se possibile, era anche aumentata. Entrambi provavano un profondo desiderio. Raimundo, stanco di trattenere i suoi impulsi, si era avvicinato pericolosamente alla sua bocca, i loro respiri stavano risultando affannosi e pesanti e non riuscendo più a controllarsi, aveva iniziato a baciarla. Un bacio lento che sapeva anche di disperazione. Nel giro di pochi minuti si era era trasformato in profondo e più accelerato, di tanto in tanto le loro bocche si staccavano per permettersi di recuperare il fiato. Lei aveva appoggiato le mani dietro la sua nuca e lui teneva le sue poggiate sopra i suoi fianchi. Mentre continuavano a baciarsi i passi di Raimundo avanzavano verso il letto mentre quelli di Francisca indietreggiavano.

-Sei sicura?- non voleva sembrarle precipitoso, ardeva dal desiderio perché finalmente la poteva tenere di nuovo tra le sue braccia. Se lei aveva qualche dubbio si sarebbe frenato.

-Mai stata più sicura in tutta la mia vita!- lo guardava diritto negli occhi sorridendo. Voleva fargli comprendere quanto era felice in quel momento. Solo con Raimundo si sentiva così, solo lui aveva quella dolcezza nel toccarla. Lui che, prima di tutto, si preoccupava sempre per lei. Adorava questo suo senso di protezione.

-Ti amo!- non poteva non dirglielo. Il giovane non le aveva nemmeno permesso di rispondergli che riprese a baciarla.

Non c'era alcun dubbio da parte di nessuno dei due. Stavano facendo la cosa giusta. Francisca aveva iniziato a sbottonare la sua camicia mentre continuava a baciarlo. Lui stava facendo lo stesso con il suo abito. Nel giro di pochi minuti erano nudi entrambi, nel corpo e nell'anima. Si erano gettati sul letto e i loro corpi avevano iniziato un ballo intenso, pieno di passione, di sentimento e amore. Quello stesso amore che non era mai svanito. Francisca era consapevole di potersi sentire cosí solo tra le braccia di Raimundo, nessun altro la toccava o la accarezzava come lui.

Si erano addormentati l'uno nelle braccia dell'altro, Francisca si trovava appoggiata al suo petto mentre Raimundo, ormai sveglio da diversi minuti, le accarezzava i capelli. Stava approfittando del silenzio e della calma che era presente in quella stanza, per assaporare quel momento, per sentire il suo profumo, per sentire il suo respiro lento. Avrebbe voluto che quella scena si potesse ripetere ogni singola mattina della loro vita. Stava pensando a come sarebbe stata la quotidianità al suo fianco quando iniziò a sentirla muoversi. Si stava svegliando.

-Buongiorno, piccola!- le diede un bacio sulla fronte.

-Buongiorno anche a te!- si sollevò un attimo per guardarlo negli occhi e sorridergli -Da quanto sei sveglio?-

-Il tempo necessario per poter ammirare l'angelo che stringo tra le mie braccia!-

-Che stupido che sei Ulloa!- gli aveva dato una pacca sul petto.

-Vorrei che tutte la mattine fossero così, vorrei stringerti ogni notte e risvegliarmi con te al mio fianco...- stava fantasticando a alta voce.