TRENTANOVESIMO CAPITOLO

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Francisca scese nel salone da sola mentre Raimundo finiva di fare il bagno a Tristan. In pochi minuti sarebbe stata servita la cena. La prima con Eduvigis alla Casona. La sola idea di doverla sopportare e vedere non allettava la giovane Montenegro. La sfortuna volle che sua sorella, si trovasse già seduta al tavolo del salone, aspettando l'arrivo di tutta la famiglia per cenare. Francisca non appena la vide girò su se stessa per tornare sui suoi passi e non doverla sopportare più del dovuto. Ma quel giorno la fortuna non era dalla sua parte, Eduvigis l'aveva già vista -Francisca, non è buona educazione andarsene senza salutare!- disse con il suo solito tono saccente. La giovane, in quel momento di spalle rispetto a sua sorella, strinse con forza tra le sue mani la gonna, avrebbe tanto voluto stringerle attorno al collo di sua sorella, ma cercò di controllarsi. Una volta passata la rabbia, si voltò e sfoggio un sorriso -Non ti avevo visto!- doveva mostrarsi il più calma possibile, altrimenti Eduvigis avrebbe approfittato della situazione.

-Pensavo che con l'età avessi imparato a mentire meglio!-

-Eduvigis, raggiungiamo un accordo vantaggioso per entrambe!- le disse Francisca cercando sempre di non perdere la postura -per rendere meno pesante questa convivenza obbligata!-

-Da parte mia c'è tutta la buona volontà!-

-Non farmi ridere per favore!- disse la più giovane mettendosi a sedere proprio di fronte alla sorella.

-Non capisco perchè sei sempre stata diffidente nei miei confronti!-

-Con ragione, non ti sei mai comportata come una sorella dovrebbe!-

-E' il passato, ora siamo tutte e due adulte!-

-Cosa pretendi di ottenere tornando alla Casona?- Francisca era sicura ci fosse qualcosa dietro il suo ritorno.

-Io assolutamente niente!- abbassò lo sguardo.

-Adesso sei tu a mentire!- affermò sicura, Eduvigis vedendo che la sorella aveva centrato il punto decise di cambiare discorso e quest volta toccò un tasto delicato -Tristan non ti somiglia per niente, ho potuto constatarlo nei giorni in cui siete stati in luna di miele. Ah vi faccio le mie congratulazioni adesso, dato che hai voluto nemmeno invitarmi!- sapeva che con quelle parole l'avrebbe fatta innervosire e era proprio la sua intenzione.

-Ti avverto Eduvigis, stai lontana da mio figlio o me la pagherai!- Francisca non sopportandola più alzò la voce più del dovuto.

-Non capisco tutta questa aggressività, non ti fa bene!- al contrario la più grande si stava mostrando il più calma possibile, cosa che fece alterare ancora di più Francisca, che si alzò in piedi per enfatizzare ancora di più la sua rabbia -Quello che non mi fa bene è averti davanti!- urlò di nuovo. Urla che avevano attirato l'attenzione di Enrique che proprio in quel momento stava entrando nel salone -Che sta succedendo qui?- gli sembrava essere tornato indietro nel tempo, quando erano solo due bambine.

-Niente padre, stavamo conversando amabilmente!- rispose per prima Eduvigis mostrandosi anche con suo padre la più tranquilla. Francisca non sopportando più la sceneggiata di sua sorella prese l'iniziativa -Io me ne vado, non sopporto la sua falsità un minuto di più!- 

-Figlia, dove vai? non abbiamo ancora mangiato!- chiese Enrique vedendo Francisca allontanarsi dal salone. Mentre si trovava vicino alle scale, suo figlio le stava scendendo -Mamma dove vai?-

-Vado a mangiare in cucina, forse trovo un pò di comprensione in Leonor!-

-Vengo anche io mamma!- affermò subito il bambino, all'oscuro dei veri motivi che portavano sua madre a allontanarsi dal salone. La giovane gli tese la mano affinchè il bambino la seguisse -Vieni Tristan!-

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