XII° Capitolo

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*Note: ad un certo punto del capitolo dirò dei fiori, sono quelli della foto :')*

Thor pov's

"Allora ci sei sta sera?"
Cosa? Dovevo andare dove? C'era qualcosa sta sera? Di domenica?
"Thor? Pronto?"
"Scusa Sif, dicevi?"
"Non hai ascoltato niente di quello che ho detto vero?" Mi guardò.
Forse. Forse non trovavo abbastanza interessante quello che avevi da dirmi.
"Esattamente." Risposi.
Lei sbuffò e alzò gli occhi al cielo.
"Allora, sta sera... Thor.  Cagami."
"Si, scusa. Continua." Cercai di concentrarmi sulla parole che uscivano dalla sua bocca, ma non ce la facevo, erano come un ronzio in lontananza.
"Allora?" Chiese alla fine del discorso.
"Non lo so, ci devo pensare." Dissi anche se non avevo capito una parola. "Vado a correre un po'." Aggiunsi, e mi alzai dal tavolo della mensa, salutai Sif, e mi allontanai.
La domenica mattina era il momento migliore per correre senza nessuno ad intralciarmi.

Fiato corto, polmoni che bruciano, gambe in fiamme, ecco come ci si sente vivi. Come essere tu, e la strada. Come non pensare ad altro, tranne che a tenere il respiro regolare per non perdere il ritmo. Come liberarsi la mente dai pensieri per due ore. Come non pensare a tutti i problemi che affliggono la tua misera vita da studente collegiale.
Era come mi sentivo in quel momento.
La corsa era una via di fuga dal mondo, era come spostarsi in un altro pianeta, al di fuori del tempo e dello spazio.
C'eravamo solo io e l'aria fredda che mi sferzava il mio viso.
Decisi di uscire dal campo d'atletica, per fare un paio di giri di corsa intorno all'Accademia.

Correvo da un paio di minuti lungo il limitare del bosco, quando vidi una piccola figura rannicchiata in lontananza, non so il motivo, ma un senso d'ansia iniziò ad insinuarsi nella mia testa, e a percorrere tutto io corpo. Iniziai a correre più veloce di quello che il mio fisico mi permetteva, ma non m'interessava. Dovevo sapere chi era.
Quando arrivai avevo il fiatone e le gambe che mi reggevano a stento, ma non era quello l'importante.
Avevo capito chi era, già qualche secondo prima, ma volevo esserne sicuro, e ore ne ero certo.
Era Loki. Era buttato per terra, rannicchiato su se stesso.
Iniziarono a tremarmi le mani. Concentrati Thor. Anche se è tuo fratello. Controlla le tue emozioni.
Niente da fare, non riuscivo a smettere, cos'era? Panico? Io che ero sempre così controllato? Okay basta. Questo non è il momento per farti le tue solite seghe mentali. Devi concentrarti. Tuo fratello è qui, mezzo morto. Aiutalo.
Gli stava colando del sangue dalla testa e dal naso. Respirava?
"Loki." Non rispose. Controllai il respiro.
Respirava.
"Loki." Provai a richiamarlo, ma niente.
Chi aveva potuto fare una cosa del genere?
"Loki cazzo svegliati." Okay. Forse era più grave di quel che sembra.
Dovrei portarlo in infermeria? No. Avrei solo perso tempo. Lo porto direttamente all'ospedale.
Lo presi in braccio, e, nonostante non avessi recuperato ancora del tutto dalla corsa di prima, lo portai, abbastanza velocemente, alla mia macchina, prima però feci una corsa fino alla mia stanza per prendere la chiave.
Per fortuna era ancora presto e la gente era rara. Cercai di prendere le vie secondarie per non farmi vedere per l' accademia in quello stato.

"Posso vederlo?" Dissi, appena vidi l'infermiera che, con altri dottori, aveva portato Loki alla sala operatoria.
"È ancora sotto osservazione, ha riportato una commozione celebrale e una frattura al naso, ora sta dormendo."
"È gravre?" Chiesi.
"No, potremmo rilasciarlo in una settimana, per natale sarà a casa." Sorrise l'infermiera, dopo aver finito di parlare.
"Quando posso vederlo?" Volevo vederlo subito. Dovevo sapere chi era stato a conciarlo in quello stato.
"Dovremmo fare dei controlli prima, forse può tornare oggi pomeriggio, durante.."
"Aspetterò qua." La interruppì.
"Ne è sicuro?"
"Si." Mi sedetti su una delle sedie nel corridoio. Forse non era una buona idea, forse era il caso di tornare all'accademia a cambiarsi, ero sudato ed indossavo una felpa oscena. Ma se poi si fosse svegliato e io non c'ero? Dovevo aspettare per forza.
Era meglio avvisare i nostri genitori? Mh, finché non avevo notizie certe era meglio non preoccuparli.
L'accademia? Forse dovevo chiamare. Ma se poi fossero successi casini? Okay, era meglio che lasciavo stare. Alla fine ero maggiorenne no? Ero abbastanza maturo e responsabile.
Alla fine decisi di non chiamare nessuno, me la sarei cavato da solo.

"Scusi, ehm..." L'infermiera di prima era tornata.
"Si?" Chiesi, risvegliandomi da quella specie di sonnolenza in cui ero finito. Guardai l'ora, erano le sette di sera. Mi sa che non sarei andato a qualsiasi cosa avrei dovuto andare con Sif.
"Il paziente... È..?" Iniziò l'infermiera.
"Loki Walker. Mio fratello."
"Documento?"
Cazzo. Merda. Merda merda merda.
In effetti, chi è che va a correre con il portafoglio dietro? Cazzo.
Aspetta. La macchina. Sono venuto qui con la macchina. La patente. Forse poteva andare bene anche quella.
"Ho la patente in macchina, va bene...?"
"Certo, può andarla a prendere."
Corsi fino alla macchina, tornai il più velocemente possibile, e la mostrai alla persona che c'era al bancone.
"Stanza 128, quarto piano."
"Grazie."
Dissi, non ce la facevo più ad andare avanti e indietro, ma per mio fratello avrei fatto questo ed altro.
Arrivai alla 128esima stanza, bussai, non rispose nessuno, ovviamente.
Entrai.
Loki stava dormendo.
"Hei." Dissi sedendomi vicino a lui.
"Come stai?" Gli chiesi, avvicinandomi.
"Sei un coglione." Sentii sussurrare da Loki, teneva gli occhi chiusi.
Mi sfuggì un sorriso. "Grazie per la tua riconoscenza."
Sorrise anche lui, e aprì gli occhi.
"Prego." Disse.
"Non farmi più prendere certi infarti." Lo abbracciai.
Lo sentii gemere dal dolore.
"Scusa non volevo." Mi staccai subito.
Lo vidi guardare da un'altra parte.
"Loki. Chi è stato a farti questo?"
"Non lo ricordo." Lo vidi abbastanza fuggitivo con la voce.
"Loki, per piacere."
"Non ricordo." Ripetè.
"Loki. Lo so che te lo ricordi. Non mentirmi."
"Non me lo ricordo. Okay? Ora lasciami in pace." Disse, scazzato.
"Loki..." Cercai di parlargli ancora.
"Vattene thor." Urlò, per quanto la sua voce gli consentisse di urlare in quel momento, e si girò dall'altra parte.
"Tornerò domani." Gli parlai per l'ultima volta, ed uscii.

L'indomani, dopo la scuola, misi apposto alcune questioni burocratiche con l'accademia ed andai all'ospedale.
Mi fermai dal fioraio per comprare dei fiori dal fioraio.
"Questi piacciono moltissimo alle ragazze." Disse il fioraio.
Lo guardai un attimo, e poi i fiori, sicuro non sarebbero piaciuti a Loki.
"Non sono per una ragazza, sono per mio fratello."
A quel punto me ne consigliò altri, e optai per un mazzo di Delphinium.

Arrivai alla stanza 128 ed entrai, Loki stava dormendo, ne approfittai per posare i fiori in un vaso nel comodino.
"Che carino." Disse sarcastico, aprendo gli occhi.
"Da quanto sei sveglio?" Gli chiesi, sedendomi a fianco a lui.
"Abbastanza." Continuò. "Cosa vuoi fare con quei fiori, me lo spieghi."
Risi. "Non posso nemmeno fare una gentilezza per mio fratello?"
"Io non sono tuo fratello." Disse, rabbuiandosi.
"Lo so." Risposi, alzandomi, e mettendomi a fissare fuori dalla grande finestra che aveva in stanza.
Sentivo il suo sguardo fisso su di me, e dopo qualche secondo mi girai.
"Ti ho portato qualcosa da leggere, nel caso ti annoiassi." Dissi appoggiando un paio di libri, presi gentilmente dalla sua stanza nel dormitorio dell'accademia.
"Non posso leggere per troppo tempo." Disse, poi sussurò un grazie mentre stavo uscendo, che faticai a capire se fosse stato reale, o solo frutto della mia immaginazione.
Probabilmente me lo ero sognato.

*Note autrice*
Heeeeei
Spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo per quello scorso ew.
Se pensate che volevo farlo moooolto peggio, ma come potete vedere, sono buona io.
È venuto anche lungo ma vabbè dai :')
Sarete felici.
Comunque, vi avviso già che il prossimo aggiornamento sarà a Natale, nonché l'ultimo aggiornamento dell'anno :')
Dato che se va tutto bene, aggiorno il primo del 2017.
Comunque, spero vi sia piaciuto, anche se non è uno delle mie migliore creazioni e addio :3

Avengers Accademy [Sospesa]Where stories live. Discover now