XIII° Capitolo

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*Note Autrice*
Hei :')
Capitolo di Natale per voi^^
E auguri :3 (anche se di un paio di ore in ritardo ma dettagli)
+ Grazie per le quasi 2k di views(?)
Ve se ama.
Buona lettura.

Bucky pov's

Sentii la sveglia suonare, era la vigilia, perché stava suonando? Mi ero dimenticato di toglierla? Potevo essere così stupido? O forse era la sveglia di Sam o di visione?
Aprii gli occhi, e mi resi conto che era il mio telefono che suonava, quindi non era nessuna sveglia, strano.
Guardai l'ora, erano le sei del 24 dicembre, quale pazzo suicida chiamava a quell'ora?
Stranamente il telefono non aveva ancora smesso di suonare, il che doveva sembra re qualcosa di importante dato che continuavano ad insistere.
"Bucky vuoi spegnere quello stra cazzo di telefono." Urlò Visione, dal letto sopra al mio, lanciandomi poi un cuscino in faccia.
Gli rilanciai il cuscino addosso, e risposi alla chiamata.
"Mamma sai che ore sono?" Le chiesi, leggermente scazzato.
"Buona vigilia tesoro." Disse lei, ignorando completamente la domanda di prima.
"Grazie mamma. Ci sentiamo okay?"
"Ah, okay. Ciao." Dal suo tono sentii che era rimasta un po' delusa, ma non ci diedi molta importanza.
"Ciao" Riattaccai, e lanciai il telefono sul comodino, come aveva fatto Sam a non svegliarsi non lo capirò mai.

Mi risvegliai circa tre ore dopo.
Ed era già un orario decente per svegliarsi.
Aprii gli occhi, in camera non c'era più nessuno, mi alzai ed andai verso la finestra.
Guardai in giro, non era rimasto quasi nessuno, la maggior parte dei ragazzi partivano per le vacanze, ed ora l'accademia era invasa dal quasi totale silenzio e paralisi.
Andai in bagno, mi lavai faccia, denti e mi vestii, poi, prendendo chiavi, telefono e giacca uscii.
Non incontrai anima viva per un bel pezzo.
"Bucky." Mi sentii chiamare, mi girai e vidi Steve che mi veniva incontro.
"Hei."
"Buona vigilia." Mi disse, sorridendomi e porgendomi la mano, gliela strinsi.
"Anche a te."
Quanto poteva essere bello quando sorrideva? Chi me l'aveva fatto di dirgli di rimanere solo amici?
_Sam_ urlò una voce dentro di me.
"Allora, come va?" Chiesi, cercando di non continuare a pensare al nome che avevo nella testa.
"Bene." Rispose con voce incerta.
"Vuoi parlarne?" Sapevo che mi stava mentendo, non era capace di farlo come si deve, non c'era mai riuscito.
"Meglio di no. Non vorrei rovinarmi la vigilia e il Natale per colpa di una persona sola."
Stark.
"Capisco." Gli risposi.
Parlammo d'altro.
"Ci sei alla cena della vigilia sta sera?" Mi chiese ad un certo punto.
"Se tutto va bene si." Risposi, in teoria niente sarebbe dovuto andare storto, ma non si sa mai.
"Allora a sta sera." Mi salutò, per poi andare verso i dormitori, dai quali io mi stavo allontanando.
"A dopo"

Il giorno passò abbastanza in fretta, la sera arrivo velocemente.
"Allora, andiamo?" Chiesi a Sam e a Visione.
"Io non vengo, non mi sento bene." Disse Sam.
"Stai scherzando? Tu ti alzi e vieni." Lo obbligai.
"Bucky, sto male. Andate senza di me."
"No..." iniziai.
Visione mi interruppe: "andiamo Bucky."
E mi trascinò dietro di lui.
La cena fu estremamente lunga e piena di cose da mangiare, ovviamente.
Finita essa, tutti, o meglio, quei pochi che erano rimasti, circa una ventina in totale, iniziarono a farsi gli auguri e a scambiarsi regali.
Ovviamente mi misi in mezzo alla mischia, non rendendomi nemmeno conto delle persone che mi facevano gli auguri.
Non vidi Sam nemmeno lì, possibile che stesse così male?
Sapevo che visione era andato al cinema con Wanda, quindi avevo un po' di tempo per parlare con Sam e capire cosa gli stesse succedendo in questo periodo.

"Hei Sam." Lo salutai appena entrai in camera.
"Hei, auguri."
Ringraziai e ricambiai.
Non sapevo se fare qualche giro di parole, o se andare dritto al punto, per capire cosa avesse.
"Sam.."
"Mh?" Da sdraiato che era, si mise a sedere, appoggiandosi al muro e guardandomi.
"È tutto okay?" Che cazzo di domanda gli ho fatto? Mi sembrava palese che non andasse tutto okay. Sono stupido.
Lui cominciò a fissare un punto indistinto del pavimento.
"Sei strano. Cosa ti sta succedendo? È da un pezzo che non ti riconosco più. Sembri completamente preso da altro, e non presti più attenzione alle cose, o alle persone, che ti stanno accanto." Dissi, sottolineando la parola persone.
Lui continuava a stare fermo immobile, senza dare nessuna reazione.
"Insomma Sam, reagisci. Sono stanco di vederti così. Sono stanco che non t'importi più niente di tutto, sono stanco di vedere la tua noia in questo mondo."
Ancora niente.
"Insomma cosa c'è che non va qui? Cosa manca a questo posto, che altri posti hanno? Di qualcosa, qualunque cosa, dovrà pur importarti no? Dimmi cos'è quel qualcosa che ti tiene legato a questo posto! Dimmelo. Sam. Dimmelo. Oppure vattene." Gli dissi, acido.
Aspettai, quanto? Dieci secondi? Dieci minuti? Per me potevano essere stati anche dieci mesi.
Io sarei rimasto lì, rimasto lì ad aspettare che mi dicesse che quella cosa per cui rimaneva ero io.
Lo fissavo, mentre lui fissava il pavimento, c'era così tanta tensione in quella stanza, che credevo sarebbe saltato in aria tutto da un momento all'altro.
"Sam. Cazzo. Devi reagire. Smettila."
Sentivo la mano fremere, volevo picchiarlo. Volevo che mi dasse un segno di provare ancora qualcosa.
"Sam."
Un brivido percorse dalla spalla fino alla mano. Mi alzai, e mi avvicinai.
"Sam. Smettila."
Continuai.
"Sam. Basta. Non capisci che ti stai facendo solo del male? Pensa ai tuoi genitori, pensa a qualcuno. Pensa a chiunque. Non m'interessa chi."
Oh sì che m'interessava invece, ma non era il momento di fare tante storie.
"Pensa a qualcuno con il quale stai bene, pensa a qualcuno che ti fa venire voglia di vivere solo guardandolo."
Gli vidi alzare lo sguardo, e guardarmi. Okay, era già un buon passo avanti.
Lo fissai un attimo, i suoi occhi, erano di una luce spenta, non li avevo mai visti così, come dire, persi.
"Sam. Ora, reagisci. Parla. Sbatti le palpebre. Fa qualcosa."
Strinsi i pugni.
"Sam, cazzo. Ti odio."
Non so se fu frutto della mia immaginazione, ma vedi spegnersi ancora di più i suoi occhi, più di quanto fossero già spenti.
Mi sedetti al suo fianco, e, con una velocità che non sapevo nemmeno io di possedere, lo baciai.
Fu un attimo, ma in quell'attimo riuscii a sentire la reazione di Sam che ne voleva ancora.
Sentii una lamentela di protesta uscire dalla sua bocca quando mi staccai, quindi ripresi a baciarlo.
Allora era ancora capace di provare qualcosa.
"Bucky." Disse, qaundo ci staccammo per riprendere fiato.
Lo guardai negli occhi, ora risplendevano di nuova luce.
"Sei tu che mi dai la forza di stare qui, sei sempre stato tu."

Ehm ehii.
Capitolo abbastanza prevedibile probabilmente, beh scusate. Io odio scrivere cose prevedibili.
Comunque, WINTERFALCON yeah^^
Notte :3
//Anna

Avengers Accademy [Sospesa]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora