Oblivium 2: capitolo inedito + titolo libro

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  RAGA, NON CI POSSO CREDERE CE L'HO FATTA. 

Sono riuscita a sedermi tranquilla e a scrivere un capitolo tratto dal 2° libro di Oblivium!! 
Oggi rilascerò anche il titolo, quindi siete pronti per la news?😍

Il titolo del secondo libro della saga è VESPER!

Significa sera ed è ovviamente una metafora. Non vorrei spoilerare troppo, quindi dirò solo che in questo romanzo vedremo tutti i personaggi crescere ancora e andare verso una nuova fase della loro vita, che non sarà più tanto oscura, ma più simile ad un crepuscolo. Ecco perché la scelta del termine latino "sera"!

Ultima informazione prima di lasciare il capitolo: l'eBook di OBLIVIUM sarà gratis fino al 25 dicembre, quindi affrettatevi a scaricarlo😍
Ora vi lascio leggere e aspetto le vostre preziosissime opinioni❤
Buon Natale e buon anno nuovo, se non ci sentiamo prima!

Miracolo di Natale

Alice odiava il Natale.

Un altro ventiquattro dicembre era giunto, e lei non riusciva a non pensare a sua sorella. Quella sarebbe stata la prima Vigilia trascorsa senza Annie, e lei era l'unica per cui si sforzava di non odiare quella festività.

Paradossalmente, a differenza di tante altre, non era una serata così tremenda in casa Jackson. In quell'occasione sua madre si comportava quasi da persona normale, riuscendo a rimanere sobria tanto da preparare una cena decente - o meglio, far preparare. Il problema era che le sue cene di Natale erano feste con decine di invitati del più alto rango sociale, e non solo non prestava la minima attenzione alle figlie, pensava che relegarle in un'ala del castello sommergendole di regali costosissimi potesse far loro piacere, in qualche modo.

Così, le piccole Allie e Annie avevano tutti i giocattoli esistenti sulla Terra, tranne l'unica cosa che desideravano davvero: una vera famiglia.

Nadia era l'unica salvezza che avevano, e le erano entrambe grate per la sua devozione, ma nonostante tutto l'affetto che poteva dimostrar loro non poté evitare di far nascere nella maggiore un sentimento di pura indifferenza nei confronti del venticinque dicembre.

Alice odiava il Natale.

Aveva smesso di comprendere perfino il significato della festa più importante dell'anno. Ne aveva conosciuto solo il lato consumistico, e lo aveva sempre aborrito. Ecco perché non faceva mai regali a nessuno; odiava certe convenzioni futili. Annie diceva sempre che le bastava la sua vicinanza per essere felice, non aveva bisogno di regali. Era tutto ciò che desiderava per Natale, avere la sorella al suo fianco. Non aveva mai voluto altro. Ma ogni giorno era Natale, perché Allie non l'aveva mai lasciata.

Alice odiava il Natale perché per lei non sarebbe mai più tornato.

Era occupata a farlo capire a Janet e Chris quando suonò il campanello di casa.

Aprì la porta e per poco non le prese un infarto; il cuore le saltò in gola e i battiti accelerarono. Non si aspettava certo di incontrare quegli occhi.

O forse sì.

Perché non chiedo mai chi è? si lamentò mentalmente. Ad alta voce, invece, pronunciò: «Vai via, Matt.»

Gli avrebbe chiuso volentieri la porta in faccia se i riflessi del ragazzo non fossero stati tanto veloci. Aprì il palmo sulla superficie di legno e bloccò la porta a metà.

«No, aspetta» si affrettò a dire.

Alice riportò le braccia lungo i fianchi e usò la telecinesi per chiudere la porta, lo sguardo fisso sul pezzo di legno.

ObliviumWhere stories live. Discover now