Capitolo 2.

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22.09.2016
Francis Roberts.
East End School.

Il momento è arrivato, sono davanti alla scuola ma per assurdo non ho il coraggio di entrare.
Però devo trovarlo per forza.
Mi accendo l'ennesima sigaretta mentre mi stacco tutte le pellicine con i denti. Le mani iniziano a sudare e le asciugo sui jeans.
Mi sento osservato infatti, voltandomi, vedo un ragazzo coi capelli rossi venirmi incontro con lo sguardo fisso su di me.
Si ferma davanti a me e si accende anche lui una sigaretta.
- Tu devi essere il ragazzo nuovo. -
- Direi proprio di sì, tu saresti? -
Lo squadro dalla testa ai piedi.
Non è particolarmente alto, ha i capelli rossi e qualche lentiggine sul viso sparsa qua e là.
- Allora bello hai capito? -
O cazzo. Non ero riuscito a sentire cos'aveva detto.
- Scusa, non ho sentito, stavo pensando a cosa dire alla preside. -
Mi sorride e mi fa l'occhiolino.
- Tranquillo, io sono Daniel Backer, e siamo in classe insieme. Il mio compito oggi è portarti dalla preside e farti dà tutor. -
- Piacere, io sono Francis Roberts. Tu saresti il secchione della scuola? -
Mi guardò storto. Cosa c'era di male? Trattenni una risata.
- Andiamo dai. -
Per arrivare dalla preside dovetti fare cinque piani a piedi.
- Francis una cosa... Io non sono il secchione della scuola, io sono il Gay della scuola. -

Mi gelai, non riuscivo più a muovere nessun muscolo. Tornai alla realtà solo quando mi spinse dentro l'ufficio della preside.

- Francis Roberts! Buongiorno e benvenuto alla East End School. Io sono la preside Harris. Sei qui con Daniel perché lui è la persona più appropriata per aiutarti ad ambientarti. -
- Grazie preside. -
- Perfetto ora che vi siete conosciuti filate in classe, siete già in ritardo. Hai già preso i libri che ti servono e i tuoi orari in segreteria? -
Osservo la preside e le sorrido.
- Certo, grazie preside buona giornata. -
Ci rivolse un sorriso gentile mentre uscivamo dal suo ufficio.

***
La giornata passò tranquillamente, Daniel è un bravissimo compagno di banco.
Mi piacevano i suoi comportamenti e i suoi modi di fare, all'ultima ora di matematica di nascosto mi passò un bigliettino che diceva:
" Dopo scuola vieni con me a fare un giro? Studi stasera!"
Il biglietto mi fece sorridere, non volevo restare indietro coi compiti, ma aveva ragione avrei potuto farlo stasera. Poi era bello conoscere qualcuno di simpatico.
Guardai Daniel e feci cenno di sì con la testa.
Mi sorrise, e per un attimo... Ebbi la sensazione che il cuore si fosse fermato.

***

22.09.2016
Daniel Backer

Usciti da scuola lo portai con me in una piccola casetta fuori zona.
È la vecchia casa dei miei nonni che avevano lasciato a me quando sono morti.
Andavo li quando volevo evadere dal mondo.
In questo momento io non volevo evadere dal mondo, volevo solo stare da solo con Francis.
Mi son preso proprio una bella cotta in meno di sei ore che lo conosco.
Com'è possibile?
Arrivati li sperai che ci fossero delle birre in frigo, ogni tanto le compravo e le lasciavo li. Non si sa mai... Però ora proprio non ricordavo niente.
- Ti piace la birra Francis? -.
- Si grazie. -
Gli sorrisi e prendendone due fui sollevato di aver lasciato il frigo pieno.
Andai a sedermi con lui sul divano e avevo voglia di conoscerlo un po' di più.
- Allora Francis, sei interessato a qualche ragazza? -
Sperai in un no. Il mio gay radar era confuso, qualcosa mi diceva che lui non era del tutto etero.
- Sinceramente no, ma non ho avuto molte ragazze nemmeno a Manchester. -
- Ah, no? -
Fece cenno di no con la testa, ma dal momento che sapeva della mia omosessualità posso esprimermi liberamente.
- Fossi una ragazza, ti starei dietro sicuramente. -
Sorrise imbarazzato, forse era un buon segno. Ovviamente puntò l'attenzione su di me.
- Tu invece? Hai qualche interesse per qualcuno? -
Dire la verità e dirgli che mi piace lui o far finta di nulla?
Meglio far finta di nulla, per ora...
- No, nessun interesse al momento, comunque dai ti accompagno a casa. Si è fatto tardi e abbiamo fin troppi compiti per un giorno solo. -
Meglio andare via... La situazione stava diventando imbarazzante.

***

Durante la cena avevo la testa altrove, riuscivo a pensare soltanto a Francis e al suo sorriso.
Cosi arrivato a letto, gli mandai un messaggio.

"Domattina ti porto a scuola io, ho la macchina, manca dieci alle otto sotto casa tua, notte Francis. "
La risposta arrivò quasi immediata.
" Grande, a domani, notte Daniel. "

gS 


Non lasciarmi andare via.Where stories live. Discover now