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Il rumore di pioggia contro le finestre ridestò Lucy. Batté le palpebre un paio di volte prima di sollevare il viso e indirizzarlo verso quelle, accorgendosi dalla fioca luce azzurrina che riempiva la stanza che fosse decisamente presto per svegliarsi, oltre che stesse piovendo nuovamente.
Si tirò su piano tentando di scostare il braccio di Nathan che prepotentemente la teneva ancorata contro il suo fianco e, sorridendo a quel suo grugnito nel sonno, a malincuore si staccò dal suo corpo per sollevarsi dal letto. Ma sarebbe stato solo un momento, giusto il tempo di risolvere quell'impellente bisogno di fare pipì e poi sarebbe tornata tra le sua braccia.
Infilandosi un babydool pescato in un cassetto nella penombra della stanza, si rifugiò in bagno ma il soggiorno durò più del dovuto data la miriade di pensieri che le affollarono la testa e seduta sulla tazza con le ginocchia a sfregare tra loro e i piedi a picchiettare sul pavimento, Lucy si chiedeva nervosa cosa dovesse aspettarsi dopo quella nottata.
Nathan non l'aveva ancora pienamente perdonata, ricordò come un fastidioso pungolare direttamente sul cuore.
Scacciando ogni pensiero lasciò la tazza/confessionale avanzando frettolosa verso la stanza da letto ma rimanendo bloccata sulla soglia nel scoprire che anche Nathan si era svegliato.
Era sdraiato sul letto, sorretto su con la schiena dai cuscini, meravigliosamente spettinato e con il lenzuolo legato attorno ai fianchi, sul volto un' espressione che faceva presagire a pensieri profondi tuttavia a Lucy sembrò sospettoso quello sguardo.
-E' stato incredibile- affermò Nathan dopo istanti di silenzio vendendola accendersi di una luce così bella da tentarlo a ripeterle ancora quelle parole.
-E' stato fantastico- ripeté Lucy ciondolando sui talloni.
Nathan se ne stette ancora un po' lì ad osservarla, si sollevò poi passandosi una mano dietro la nuca nel mettere a fuoco tra il semi buio i suoi vestiti sparpagliati tra la stanza, nel risvegliarsi una frotta di pensieri lo aveva avvolto facendolo cadere nell'oblio della confusione.
Cosa poteva dire dopo aver rifatto l'amore con lei? Era stato diverso dalla prima volta in un certo senso... era stato vissuto in maniera diversa senza quella stupida scusa di una sfida.
Quell'esperienza era stata rivelatrice, scioccante... che anche lui provasse ...?
-Stai bene?- mormorò Lucy dopo un po' con tono preoccupato, distogliendolo dal suo pensiero rivelatore.
-Si, solo che...- soffiò piano, avvicinandosi a lei nell'intercettare quel suo sguardo intriso di timore -Non è una storia occasionale ciò che vuoi vero?- le domandò a bruciapelo, sollevandole il mento con le dita nel volere incrociare gli sguardi, ricevendo solo un leggero annuire.
-Lucy non sto giocando, non voglio punirti... solo che non so se sono pronto a fare qualcosa di serio con te- ammise sincero, sulla fronte una ruga di frustrazione e il petto appena gonfio di agitazione.
La vide incupirsi appena e scostando le dita sospirò impercettibilmente -Vuoi che me ne vada?- le domandò con voce sommessa.
-No- scrollò le spalle Lucy, sapeva che il problema non era lei, ma solo quell'insicurezza di Nathan a volerla allontanare -Voglio che mi levi questo babydool e vieni sotto il piumone con me- gli disse sicura e maliziosa -Almeno per un altro paio d'ore- aggiunse poi tentando di non apparire troppo supplichevole.
Ma Nathan sembrò pensarci su -Fino a domani mattina- le concesse contro ogni aspettativa di Lucy.
-Sei sicuro?- sobbalzò incredula
-Certo, perché ne sei sorpresa?- domandò accigliato.
Lucy esitò un istante, sporgendo poi il braccio verso il suo glielo accarezzò piano -E perché non tutto il week-end?- domandò furba mentre nel petto una sensazione di benessere gli scaldava il cuore.
Mise a fuoco i suoi occhi verdi così belli e pieni di voglia di stare bene che istintiva gli prese la mano.
-C'è la faremo Nathan- lo rassicurò dolce sollevandosi sulle punte per sfiorargli le labbra.
-Lu io sono un casino ... alla prima litigata ti rinfaccerei tutto e non sono una persona stabile- l'avviso dopo, accennando comunque un sorriso nel vederla raggiante.
Ma lei ormai ne era sicura, era così che si sarebbe fatta perdonare, facendogli vivere momenti felici anche se all'inizio le sarebbe costato dolore e fatica -Ce la faremo- gli ripeté schiudendo la labbra morbide e intrecciando le dita con le sue in una morsa stretta -Scommettiamo?-

Fine.

A sexy challengeWhere stories live. Discover now