Gilbert x Vincent

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"Gilbert svegliatiiii!" - la voce di Vincent rimbombava nelle mie orecchie; i suoni mi giungevano ovattati per via del sonno.

"Vincent, che ore sono?" - gli chiesi, convinto che fosse ancora presto.

"Sei un dormiglione, sono quasi le undici fratellone."

"Le undici?!"

"Che c'è Gil? Sembri sconvolto..."

"La sveglia! Non ho sentito la sveglia!"

"L'ho sentita io e l'ho spenta per te! Eri così carino mentre dormivi, sarebbe stato un peccato svegliarti..."

"Vincent, sei impazzito per caso?! La sveglia era lì proprio perché avevo bisogno di svegliarmi almeno tre ore fa!"

"Ma ieri non ti sentivi bene... Ho pensato che aves-"

"Tu pensi, pensi... Ma fai sempre la cosa sbagliata! Perché non trovi un lavoro che ti tenga occupato? Almeno la smetterai di farmi licenziare, spero..." - mi vestii in fretta e andai alla finestra, avevo bisogno di fumare. Successivamente sarei andato a cercare di sistemare le cose con il mio datore di lavoro.

All'improvviso sentii la porta sbattere. Era Vincent che andava via. Dalla finestra lo guardai salire in macchina, diretto chissà dove.

[...]

*Driiin, Driiin*

"Pronto."

"Parlo con il signor Gilbert Nightray?"

"Sì, sono io... Ma con chi parlo?"

"Sono uno degli infermieri che in questo momento è in servizio nell'ospedale locale."

"È successo qualcosa?"

"Signore, la chiamo per informarla che suo fratello è ricoverato qui. Mi conferma che Vincent Nightray è suo fratello minore, signore?"

"Sì... È mio fratello. Ma come sta?"

"Sarebbe opportuno se gliene parlassi di persona."

"Arrivo immediatamente!"

[...]

"Ho parlato al telefono, poco fa, con uno degli infermieri di questo reparto."

"Si calmi, ci dica chi sta cercando e chi è, la indirizzeremo nel luogo giusto."

"Sono Gilbert Nightray e sono qui per mio fratello Vincent."

"Mi segua, la prego. Suo fratello è qui... Le sue condizioni sono critiche anche se accennano dei miglioramenti."

"Che cosa è successo?"

"Ho avuto un grave incidente. Per fortuna non è stato coinvolto nessun altro ma abbiamo motivo di credere che non si sia trattato di un semplice incidente."

"Che vuol dire?"

"L'incidente è avvenuto su un rettilineo. Probabilmente suo fratello è uscito di strada per schiantarsi volontariamente."

"Posso restare un po' con lui?"

"Certo, è cosciente."

Ero senza parole e non volevo fare altro che stare con lui, vicino al mio Vincent.

Mi avvicinai al suo letto e mi sedetti accanto a lui.

"Sei stato uno stupido fratellino... Che ti è passato per la testa?!"

"Ho pensato che saresti stato più felice senza di me..." - mi disse con un filo di voce.

"Perché sei sempre così melodrammatico?"

"Vedi... Ho ragione."

"No Vincent. Io voglio proteggerti e prendermi cura di te ma tu devi promettere che collaborerai da ora in poi. Devi smettere di sabotare la mia sveglia, non posso cercarmi un lavoro diverso ogni settimana solo perché, secondo te, sono carino mentre dormo."

"Mi dispiace tant Gil, non lo faccio apposta, è più forte di me... Sono un vero disastro!"

"In cambio io ti prometto che mi impegnerò a passare più tempo con te, tu però smettila di piangerti addosso!"

"Non voglio essere un peso."

"Non lo sei! Smettila di ripeterlo!" - ho alzato troppo la voce. Sono un stupido! Persino gli infermieri in corridoio sono venuti a controllare che andasse tutto bene.

"Scusa Vincent, non volevo alzare la voce. Ora ti prego, promettimi che non fari mai più una stupidaggine del genere, sono morto di paura!"

"Non lo so..."

"Prometti!"

"Promesso."

"Ti voglio tanto bene fratellino."

"Ti voglio bene Gil." - disse con la voce rotta dal pianto.

Restammo lì, a piangere l'uno fra le braccia dell'altro.

Nulla è più importante della famiglia.


~Fine~




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