Pandora Hearts • One Shots

Gilbert x Break pt.2

"Perché mi hai convinto a partecipare a questa stupida festa dai Vessalius?" - disse Elliot seccato.

"Perché Oz è sempre stato carino nei nostri confronti." - rispose Leo.

"Come dici tu..."

"Possibile che non sappiate fare altro che litigare voi due?!" - disse Ada.

Approfittando del diversivo che il giovane Nightray e il suo servitore avevano involontariamente creato, decisi di prendere in disparte Break.

"Ehi cappellaio, seguimi." - gli bisbigliai mentre mi avviavo lungo l'uscita della grande sala.

Eravamo soli dell'enorme anticamera. Potevamo ancora percepire gli schiamazzi provocati dagli ospiti ma almeno potevamo parlare senza rischiare che qualcuno origliasse o ci interrompesse.

Rivolsi a Xerxes uno sguardo serio sperando in una sua reazione ma, come al solito, la sua espressione rimaneva indecifrabile e il solito sorriso sornione era dipinto sulle sue labbra pallide.

"Volevi dirmi qualcosa Gilbert caro?"

"Se non vuoti il sacco di tua spontanea volontà mi toccherà di certo costringerti a parlare..."

Per un attimo mi parve di vederlo quasi impaurito anche se, ben presto, riguadagnò il suo solito contegno.

"Puoi farmi tutte le domande che vuoi Gilbert ma di certo nessuno mi obbligherà a rispondere!"

Ed ecco ancora quel maledettissimo sorriso.

"C'è qualcosa che ci tieni nascosto Break, qualcosa di veramente serio?"

"Tutti abbiamo i nostri segreti Gilbert."

"Se la metti così andrò dritto al punto. La tua vita è in qualche modo in pericolo Break?"

A quel punto Xerxes sgranò gli occhi.

"Come lo sai?" - disse lui con voce flebile.

"Tutti abbiamo i nostri segreti Xerxes."

"Non sei divertente Gilbert. Anche tu stai nascondono qualcosa di grosso, me lo sento."

"Non credo di poterlo dire, potrebbe essere pericoloso..."

"Avanti... Tra non molto sarò morto comunque!"

"No! Ti svelerò il mio segreto solo se mi dirai in che modo posso provare a salvarti."

"Cosa c'è Gilbert? Adesso ti sta a cuore un povero e vecchio cappellaio come me?"

"Aaaah... Perché devi fare sempre il difficile?! E va bene, ti racconterò come faccio a sapere del tuo piccolo segreto."

Dopo avergli raccontato di come avevo scoperto di aver acquisito dei nuovi poteri, e avergli detto di come sarebbe finita per lui se non mi avesse consentito di aiutalo, decise di sputare il rospo.

Quella sera stessa dovetti riferire delle condizioni di salute di Break a tutti gli altri. Lo affidammo alle cure del medico di fiducia della famiglia Rainsworth che ci garantì una completa guarigione a patto che Xerxes si impegnasse nel seguire meticolosamente la sua cura.

Prima di tentare il ritorno a casa, nel momento del futuro dal quale ero partito, decisi di visitare un'ultima volta Xerxes.

"Posso entrare?" - chiesi dopo aver bussato alla sua porta senza però aprirla.

"Certo, entra pure."

"Spero tu ti rimetta in fretta.. Volevo solo salutarti prima di ritornare nel futuro, ora credo che andrò via."

"Aspetta."

Ero sorpreso da quella sua reazione.

"Si Xerxes?"

"Perché sei tornato indietro? Perché proprio per me?"

"Perché la vita, per noi, non è più la stessa senza di te."

"Gilbert..."

"Sì?"

"Ti conviene vuotare il sacco. Il tuo piano di salvataggio potrebbe non avere successo, non lasciare conti in sospeso anche questa volta."

"Il fatto è che ti amo Xerxes!" - dissi avvicinandomi a lui.

Mi prese la mano. "Anche io Gilbert caro. Spero di essere accanto a te quando farai ritorno nel tuo tempo."

"Lo spero tanto anche io."

Chiusi gli occhi e mi concentrai al massimo sull'ultima visione che avevo della mia stanza, feci mente locale su ciò che avevo visto prima che venissi catapultato nel passato.

Riaprii gli occhi e tutto sembrava esattamente come lo avevo lasciato. L'ansia di scoprire gli effetti della mia scorrazzata nel tempo era, però, troppa. Mi alzai ma delle dita minute si intrecciarono alle mie impedendomi di allontanarmi.

"Dove stai andando Gil?"

Mi voltai di scatto. Quella voce era così familiare...

Break era disteso nel mio letto, avvolto in un lenzuolo di stoffa chiara e il suo viso assonnato era adagiato su di un morbido cuscino. Ai miei occhi era come un angeli che risplendeva di luce propria.

"Vado solo un attimo in bagno tesoro."

"Oh, okay... Ma fa presto.

"Certamente, sta tranquillo."

Missione compiuta!

~Fine~