Cap. 53

511 27 0
                                    

Leith e la principessa Claudia erano ancora in viaggio, in carrozza verso un luogo conosciuto solo dalla guardia reale. Era parecchio lontano ma sicuro ma nonostante ciò, ormai vicina la destinazione, la carrozza viene attaccata. Dopo qualche rollata, la carrozza smette di girarsi e i giovani all'interno non erano più molto in forma. La carrozza viene attaccata da altri uomini di Elisabetta, fedeli solo solo a lei e a nessun altro. Ruppero le pareti della carrozza e presero la principessa.
<< Questo si che è un buon scambio. Se è vero quello che si dice dei Valois, il re pagherà con la sua vita pur di liberarvi. >>
<< Lasciatemi andare! >> urla Claudia. Era davvero una Valois: ancora forte e valorosa. Non si faceva di certo intimidire da quei uomini sebbene la sua paura era percepibile.
Uno dei uomini, con forza strinse il viso della principessa dicendole:
<< Le principesse valgono tantissimo in periodi come questi. >> con tutta la forza che aveva, Claudia spinge via l'uomo. Dopo essersi liberata dalle luride mani dall'uomo, la principessa chiede:
<< Cosa intendete con "periodi come questi" ? >>
<< Siamo alla porte di una guerra che durerà a lungo ed è inutile dire chi si salverà. - intanto Leith riprese conoscenza e cominciò ad uscire dalla carrozza - Inghilterra contro Francia. >>
<< La Francia è più potente di quanto crediate. >>
<< Non capite principessa. L'Inghilterra ha dalla propria parte gran parte dell'Europa. Adesso tocca a voi decidere: venite con noi. >>
<< Giammai! >> incrociando le braccia al petto, voltando il caso di lato con superiorità.
<< Beh, noi ve lo abbiamo chiesto con le buone! >> prendendo con cattiveria e forza il braccio della regina. Ci vollero due uomini per tenerla ferma, ma lei ancora continuava a ribellarsi, tirando calci all'aria e continuando ad urlare fino a rompere i timpani dei soldati.
<< Claudia! >> urla il valoroso soldato. Prende la spada e ferisce uno dei uomini. All'altro taglia la gola ma gli inglesi non erano solo in due. Altri uomini andarono tutti contro al soldato francese e,  mentre Leith era occupato a combattere con questi, un altro mette le mani addosso la principessa cercando di portarla via. Un urlo di spavento esce dalla bocca della giovane ragazza distraendo Leith che si gira verso di lei cadendo a terra dopo un colpo. Per liberarsi, la principessa, pesta fortissimo il piede dell'inglese. L'uomo libera la vita della principessa a causa del dolore ma non è sufficiente questo a fermarlo. Non appena Claudia nota che l'uomo sta per aggredirla gli tira un pugno forte al centro della gola facendolo cadere a terra respirando a fatica.
<< Non provare mai più a mettermi le mani addosso! Io sono una principessa! >> esclama Claudia. Poi corre verso i cocchieri della carrozza e prende la spada di quello morto mentre sveglia quello che sembrava ancora cosciente. Entrambi si unirono poi a Leith. Il soldato guarda la principessa sorpreso.
<< Con una spada in mano sò badare a me stessa. >> interviene la ragazza sorridendo. Dopo aver abbattuto un paio di uomini,
<< Non riusciremo a sopravvivere a tutti loro! - comincia il cocchiere - Soldato, portate la principessa al salvo, qui ci penso io. >>
<< Non vi lascio solo. >> dice Leith ma immediatamente interrotto dal cocchiere di prima:
<< Scappate! >> urla quest'ultimo. Leith prende la principessa, prendono un forte e resistente cavallo che apparteneva agli inglesi. Salirono entrambi sullo stesso cavallo, lei davanti a lui in quanto sarebbe stato più facile per l'uomo stare attento e proteggere la principessa meglio di quanto non avesse fatto prima. Cavalcò velocissimo.
<< Mi dispiace principessa. >>
<< A cosa vi riferite? >> chiede intimorita Claudia. Aveva paura che Leith la stessa conducendo chissà dove e che tutte le sue buone azioni fossero tutte per conquistarsi la fiducia della famiglia reale.
<< Chiedo scusa per non essere stato più attento. - pronuncia le parole con rabbia, molta rabbia mentre la ragazza sospira sollevata - Avrei dovuto essere più furbo e più scaltro. Non me lo sarei mai perdonato se quei uomini vi avessero portato via... o se vo avessero fatto del male.>>
<< Leith, non è colpa vostra. - provocando un leggero sorriso sul volto del ragazzo - Dove stiamo andando? >>
<< In Spagna. Non possiamo attendere un altro attimo, avete sentito quei uomini, presto la Francia verrà attaccata e la Spagna è la notra ultima e unica  speranza. >>
<< Perché la Spagna? >>
<< La Spagna ha sposato la sorella del re,vostra sorella, questo è il valore dell'alleanza e, inoltre, la Spagna è molto potente e ha altri alleati. Se andiamo subito potremmo impedire l'avanzamento inglese.>> cominciando, così, a cavalcare ancora più veloce di prima.

Al castello, intanto, la situazione era ancora critica. Il re ancora non si stava riprendendo e il tempo non era dalla sua parte. Clarissa era ancora al Castello e, poco prima di andarsene, La regina Maria cattura la sua attenzione. Mentre passava per i corridoi per poi andarsene, dei pianti interrotti da singhiozzi le rapirono la mente. Entra nella stanza senza preoccuparsi se le guardie la avrebbero fermata.
<< Altezza! Tutto bene? >>
<< Voi chi siete e come siete entrata? >>
<< Sono Clarissa, la... l'amica di Bash. >>
<< Si ho capito chi siete. >> dice asciugandosi le lacrime. Era ancora lí seduta accanto al proprio marito, disperata. Le guardie stavano entrando per portare via la ragazza entrata ma Maria fa cenno di andare.
<< Il re sta ancora male? Non si è ripreso? >> ricomincia Clarissa.
<< No. La situazione è molto critica. Se non si riprende entro poco... Non si sveglierà mai più.>> chiude gli occhi è posa la mano davanti le labbra. Clarissa, invce, deglutisce. Gira la testa dalla parte opposta da quella della regina e una lacrima scende da un suo occhio. I suoi occhi si soffermarono su una delle tante arma del re. Sulla scrivania degli appunti reali, c'era un pugnale appartenente (nell'antichità) a Giulio Cesare. La donna lo prende e va verso la regina. Maria si alza e, appena lei stava per urlare aiuto, la donna gira il pugnale dalla parte del manico verso la regina. Lei non capiva cosa stesse succedendo, Clarissa nemmeno se doveva essere del tutto onesta.
<< Ti voglio tanto bene fratello mio. Avrei voluto passare più tempo con te. >> poi comincia a piangere e guarda Maria negli occhi.
<< Cosa dite? >> domanda incredula Maria con in mano amcora il pugnale consegnatole dalla donna bionda. Clarissa appoggia la sua mano sulla guancia della regina, le sorride e subito dopo prende la regina dai polsi portandosi il pugnale all'interno del suo ventre.
La regina rimase lí impietrificata e sconvolta, senza capire cosa stesse succedendo.

-------------------

Chiedo scusa per il ritardo ma non ho trovato tempo in questi giorni. Il capitolo l'ho scritto molto velocemente quindi spero vi piaccia. 😘

Francis & Mary - A Better End? -Where stories live. Discover now