Capitolo 5

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Bussai delicatamente alla porta, è ad aprirmi fu la vice preside Vittoria. Era una donna poco più bassa di me, sulla quarantina, era molto magra, indossava una gonna blu stretta che le arrivava fin sotto il ginocchio, e una maglietta a maniche lunghe anch'essa blu. I suoi capelli marroni erano raccolti in uno chignon basso. "Ho Aria che sorpresa...ti inviterei ad entrare ma non posso che c'è .... piccolina perché piangi?" Non me ci avevo neanche fatto caso al fatto che stavo piangendo, lei mi sorrideva dolcemente, in tutti questi anni era stata una madre per me, mi aveva cresciuto, mi aveva curato quando mi facevo male e mi era rimasta accanto quando mio fratello era morto. "Possiamo parlare?" Lei fece cenno di si con la testa e richiuse la porta alle sue spalle poi, mi mise un braccio intorno alle spalle e ci mettemmo a camminare "allora bambina di che volevi parlarmi ?" Feci un respiro profondo
"Ho rotto i legami" lei mi rivolse un occhiata assassina
"Aspetta che hai fatto....non di nuovo sai anche tu che è successo l'ultima volta" ci ritrovammo di nuovo davanti al portone d'ingresso Annie era ancora li insieme a Kyle e gli altri, a penna gli passammo affianco lo sguardo di Annie incrocio il mio che era diventato freddo come il ghiaccio subito dopo anche gli altri si votarono verso di noi e la preside tolse il braccio da intorno le mie spalle. "Si ne sono consapevole di cosa e successo l'ultima volta che lo fatto...ma sta volta sarà diverso se dovrà succedere qualcosa a qualcuno allora quel qualcuno sarò io"
"Senti Aria...non ti ti costringerò a rimanere soltanto ti chiedo di aspettare ancora un po' ok....diciamo fino al giorno dopo il ballo perché qualcosa mi dice che hai preso questa decisione poco prima di venirmi a chiamare giusto?" Annuì "bene infondo e tra solo una settimana, a riguardo hai già un cavaliere?" Lanciai uno sguardo verso Kyle aveva sentito tutto lo sapevo è anche gli altri eravamo vicinissimi e avevo notato che appena Vittoria mi aveva fatto quella domanda si era voltato "be non lo so sinceramente, e poi pensò che non verrò al...."
" certo che c'è la un cavaliere, e sono io, piacere signora sono Kyle" lui le porse la mano che lei strinse e dopo che se furono staccati mi mise una mano intorno alla mia vita e io appoggiai la testa sulla sua spalla.
"Molto bene cara...mi sarebbe dispiaciuto se tu non fossi venuta al ballo infondo è anche il giorno del tuo compleanno....vedo che sei in buone mani allora vado, ragazzo ti dispiacerebbe portarla in camera sua mi sembra sia stanca e provata"
"Certamente nessun problema per me"
"Allora buona notte" la senti allontanarsi, poco dopo Kyle e io cominciammo a dirigerci verso la mia stanza.
"Mi dispiace tanto" l'avevamo detto nello stesso momento e subito dopo iniziammo a ridere
"  prima tu " mi dice "mi dispiace tanto per oggi in piscina non avrei dovuto prendermela tanto e avrei dovuto darvi una spiegazione prima di reagire in quel modo e mi dispiace tanto anche per la sceneggiata a cui avete dovuto assistere" non avevo il coraggio di guardarlo in faccia. "No la colpa è mia, avrei dovuto chiedertelo prima e dovevo accorgermi del fatto che eri terrorizzata, di entrare in acqua e per la sceneggiata di prima non importa non ne abbiamo capito poi molto l'unica cosa che abbiamo capito e che centra tuo fratello" mentre parlava avevamo ricominciato a camminare e ora eravamo davanti alla mia stanza, mi staccai da Kyle per aprire la porta ma appena lo feci mi venne voglia di richiuderla non volevo stare la da sola.   
"C'è qualcosa che non va?" Mi chiese "si, non penso di riuscire a dormire sta notte" fu l'unica cosa che riuscì a dire che lui mi prese in braccio ed entrò della mia stanza chiudendo la porta con un piede dopo di che mi sdraio sul letto appoggiandomi delicatamente, e mi coprì "resterò con te finché non sarò certo che dormi" me lo disse accarezzandomi i capelli e facendomi venire le farfalle nello stomaco. "Kyle"
"Si"aveva un tono molto dolce con me
"Cosa mi volevi dire prima?" Si chino leggermente su di me
"Che ti amo tanto e spero che tu provi lo stesso per me" non servivano altre parole, anch'io provavo la stessa cosa. Si alzo in piedi e si diresse dall'altra parte della stanza, mi alzai anch'io e lo seguì fermandomi proprio dietro di lui "Kyle" lo chiamai di nuovo appena si volto notai nei suoi occhi la sorpresa di vedermi davanti a lui, riempi la poca distanza che ci separava e gli misi le braccia intorno al collo poi lo baciai, lui ricambio immediatamente non era un bacio molto appassionato ma delicato, staccai lentamente le labbra dalle sue "anch'io ti amo ma non sapevo come dimostrartelo" lo senti prendermi per i fianchi e spingermi contro la fredda superficie del muro " un modo c'è" sapevo cosa voleva fare e non l'avrei fermato almeno non ora. Le sue labbra si posarono sulle mie in bacio leggero.
Le sue labbra erano morbide al contatto con le mie, in un primo momento non avviene niente di più ma io insisto passandogli la lingua sul labbro inferiore per seguirne il contorno. La sua reazione è immediata, la sua bocca segue la mia vorace, mentre le nostre lingue si intrecciano. Li passo le mani tra i capelli di seta e lo sento gemere contro la mia bocca e sospirare, il suo profumo di pioggia e tempesta mi investe e mi inebetisce i sensi

Forse sono in paradiso

Il sangue mi va alla testa e l'eccitazione mi scorre nelle vene, in contempo hai sospiri che mi sfuggono dalle labbra. Lui mi morde il labbro inferiore, facendomi cadere all'inferno dove vengo arsa viva da fiamme bollenti. Lentamente il bacio cambia, diventa più dolce e meno affamato, per poi finire in un sospiro finale. Ritorno a respirare boccheggiando per trovare aria, ho ancora il corpo in fiamme. Kyle mi osserva con i suoi bellissimi occhi azzurri che sembrano risplendere, per poi passarmi un dito sul labbro inferiore come a voler dimostrare che sia successo veramente. Io rimango con la bocca aperta come un idiota aspettando un suo  commento che non avviene, anzi mi da un altro bacio molto dolce, per poi passare le sue labbra lungo la mia guancia per arrivare all'orecchio e per poi scendere lungo il mio collo e infine tornando su fermandosi sul mio orecchio "ti amo" me lo disse in maniera cosi dolce che non poté trattenere un sorriso che lui rubo subito con un altro bacio. Stacco una delle sue mani dai miei fianchi per poi posarla sulla mia. Si mosse molto lentamente, ma in poco tempo cu trovammo davanti al mio letto. Lui mi diede un ultimo bacio e mi appoggiò sul mio materasso dove mi copri di nuovo. Lui fece per andarsene ma io lo afferrai per la maglietta"resti ancora un po' qui con me ?"lui sorrise "certo tutto quello che vuoi" e si sdraio accanto a me abbracciandomi, io misi la testa sul suo petto "ti amo" gli dissi poi mi addormentai con il sorriso sulle labbra.

   

la figlia della lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora