Sesto - Fratelli

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Ti devono aver messo in guardia contro il lasciare scorrere via le ore dorate;
ma alcune di quelle ore sono dorate solo perché le lasciamo scorrere via.
Sir James Matthew Barrie

Galway

Fred e Amy erano arrivati ad un piccolo parchetto che pareva incastonato tra i vicoli di pietra della città. Era un posto quasi magico poiché il tempo sembrava essersi fermato con quegli edifici di pietra che lo circondavano. Aveva inoltre l'innegabile pregio di essere deserto o quasi, i bambini andavano altrove, data la mancanza di giochi, e la ragazza amava trascorre lì le ore libere dallo studio.

"Eravamo qui anche l'altra sera" Fred riconobbe il posto.
"Si, diciamo che è il mio nascondiglio questo" gli rispose Amy andandosi a sedere sulla radice di un albero nodoso e possente.
"Quindi, vuoi spiegarmi ora da cosa ci stiamo nascondendo?" chiese lui sedendole accanto.
Amy divenne rossa in volto "S"scusami per averti coinvolto in questa cosa... Ludovic lui... beh.."
"È il tuo ragazzo?" chiese e il suo tono uscì un po' più serio di quanto volesse dimostrare e cercò di non guardarla negli occhi temendo la reazione di Amy alla sua domanda.

"No" Fred si rese conto solo allora di aver trattenuto il respiro e alla risposta della ragazza si rilassò leggermente "Sarebbe più corretto dire che non lo è più" aggiunse lei.
"Beh questa è una faccenda che mi racconterai solo se ne avrai voglia" disse il ragazzo che in effetti non era molto propenso a sentire i dettagli della storia tra Amy e Ludovic " In realtà io sarei più contento di sentirti raccontare qualcos'altro. Per esempio, non so nulla di te a parte il fatto che hai la testa dura come il marmo" disse toccandosi il petto nel punto dove si erano scontrati e mimando una fitta.

Amy si preoccupò "Ti ho fatto così male?"
Lui si sdraiò sul prato fingendo di accasciarsi per il grande dolore.
La ragazza si mise a ridere "Sarebbe crudele farti soffrire oltre, finisco il mio lavoro" rise fingendo di dargli un pugno sul petto. Lui rise e si mise comodamente le mani dietro alla testa "Quindi sei una persona pericolosa eh? Lo avevo immaginato che fossi una mezza stramba"
"Ah si? In effetti anche io avevo qualche dubbio su di te. Lo sai cosa si dice di quelli che hanno i capelli rossi, no?" lo provocò lei.
"Che sono irresistibili, giusto?" Fred aveva fatto una battuta ma ignorava davvero le credenze babbane.
"Ti piacerebbe!" rise di gusto Amy.

~

Hogwarts

"Stranamente oggi Angelina è di buon umore..."
"Già molto strano.. finalmente quell'arpia ha smesso di mandarci delle occhiate inceneritrici!"
"Si crede chissà chi solo perchè è il capitano della squadra di Grifondoro!"
"Non è neanche carina poi!"
"Già, chissà come è successo che Fred Weasley se la facesse con lei..."
"Si beh, diciamo che lui ha dato un'opportunità a tante!"

Il gruppo di ragazze del quinto anno, si allontanò ridacchiando e sparlando. L'oggetto del loro gossip maligno era proprio dietro una colonna e aveva, suo malgrado, ascoltato tutto. Aveva deciso che l'ultimo incontro con Fred l'aveva messa di un umore così buono che, aveva deciso che, niente e nessuno l'avrebbe scalfito. Però, c'è un però, qualcosa di quello che avevano detto le rimbombava in fondo allo stomaco dandole un fastidio sordo.

~

Galway

Il pomeriggio era volato, le ore erano scivolate piacevolmente una dopo l'altra.
Amy aveva scoperto poco di Fred alla fine, l'unica cosa chiara era che doveva avere una famiglia decisamente numerosa, lui invece era stato ad ascoltare la storia di come lei era finita al college di Galway e argomenti assolutamente banali come andare a teatro o al cinema oppure ancora usare una bicicletta avevano catturato l'attenzione del ragazzo più di quanto lei non pensasse.

Una mela stava piombando proprio in testa ad Amy quando Fred la vide e la fece atterrare direttamente nella sua mano. La bionda non si era accorta di nulla, anzi era assorta a guardare l'ora sul telefono. "Sono le 17, accidenti il tempo è volato senza che me ne accorgessi! Devo andare, scusami. Ho l'allenamento al club di tennis!"
"Tennis?" chiese lui.
"Si lo so, è uno sport un po' noioso, non fare battute di prego..."
Ah ecco, uno sport babbano. Il ragazzo si annotò mentalmente di chiedere delucidazioni al padre una volta ritornato a casa.

Da lontano qualcuno li stava guardando e non si era lasciato sfuggire lo strano modo di fluttuare del frutto rosso.

~

La tana

Fred si era smaterializzato nel giardino della tana che era ormai buio.
Appena entrato nel salotto udì sua madre "Fred sei tu?"
"Ciao mamma" pensò che il fratello doveva essere già tornato e si avviò su per le scale diretto nella loro camera.
Era passato al negozio trovandolo chiuso. Doveva assolutamente scusarsi col gemello per averlo mollato da solo per tutto il pomeriggio col negozio strapieno di gente.
" George? Scusami davvero..." non riuscì a finire che gli piombò sul viso un cuscino "Ma che cavolo?"
"Non provare a lamentarti brutta copia! Dopo oggi mi devi un favore. Anzi considerato quanto ho dovuto sgobbare, me ne devi uno proprio grosso!" disse ridendo George.
Fred era sollevato dal fatto che il fratello non fosse arrabbiato.
"Dì la verità, ti sei imboscato con Angelina?" lo incalzò George.
"Qui ti sbagli, ho fatto un giro al villaggio"
"Con Angie?"
"Ma ti sei fissato! No! Ho fatto un giro e casualmente mi sono imbattuto in Amy"
"Amy? La graziosa ragazza babbana bionda?
"Già"
"L'hai incontrata "casualmente" vero Fred?" lo provocò. Per tutta risposta quello gli tirò addosso violentemente il cuscino.

~

Galway

Lo spogliatoio del club di tennis andava svuotandosi. Amy chiuse la sua borsa e con i capelli ancora leggermente umidi era uscita chiacchierando con le compagne del club quando lo vide che l'aspettava appoggiato al un basso muretto. Aveva un'espressione indecifrabile.
Decise di affrontare il discorso con il ragazzo, attendere oltre sarebbe stato impossibile e anche da codardi. Salutò quindi le ragazze e andò da lui.
"Ciao Ludovic"
"Amy, finalmente. Ora hai tempo per me?"
"Si, perdonami per oggi..."
"Sei andata via con quel ragazzo dagli assurdi capelli rossi. A proposito, chi è?"
"Un amico" tagliò corto lei "Immagino che tu non mi stia cercando da giorni per parlare di lui però. O sbaglio?"
"In effetti... volevo dirti che ho deciso di smetterla di scherzare con te. E quindi voglio che il nostro periodo di pausa finisca qui"
"Ludo, però io te l'avevo detto che così non poteva funzionare..."
"Lo so, sono stato un vero idiota con te, ti ho fatto soffrire lo so, e non voglio che accada più niente del genere" mentre parlava si era avvicinato e le aveva posato una mano sul fianco.
"Non lo so..."
"Dai Amy io e te siamo una grande squadra" le loro fronti si toccavano e lei pensò ai primi mesi da sola a Galway e come lui fosse stato presente per lei, il suo punto di riferimento. Così si lasciò avvolgere da quell'abbraccio che gli era così famigliare.

Quando furono sotto casa, Ludovic cercò di baciarla "Hei aspetta, dammi tempo per pensarci, d'accordo?"
Lui non ne fu contento e sospirando accennò un "Come vuoi" poco convinto.
"Buonanotte Ludo"
"Buonanotte Amy" fece per andarsene e poi si fermò un attimo "Il ragazzo con i capelli rossi, come si chiama? Non l'ho mai visto al campus"
"Fred Weasley. Comunque non frequenta il nostro college. Da quanto ho capito ha messo su un negozio con il fratello, non so dove, non qui in città comunque... va beh, buonanotte di nuovo".

Ludovic con un cenno della mano la salutò aspettando che chiudesse il portone dello studentato dietro di lei.
Prese in mano il cellulare e digitò velocemente un messaggio a suo fratello minore.
Ludovic Finningan aveva l'impressione di aver sentito già quel nome Weasley da qualche parte. Di sicuro aveva visto qualcun altro far fluttuare oggetti in aria e altre stramberie: suo fratello Seamus.

WE BEFORE YOU | Fred & George WeasleyWhere stories live. Discover now