Ventiduesimo - The One That I Want

1.2K 69 57
                                    

Date al dolore la parola;
il dolore che non parla, sussurra al cuore oppresso e gli dice di spezzarsi.
William Shakespeare
🎬

18 gennaio 1998

Dublino - Villa Cotton

Sembrava si fossero trasferiti da settimane nella villa della defunta signora Cotton, la nonna di Amy, invece erano trascorsi solamente pochi giorni. Colpevole di questa percezione era il fatto che tutti si somigliassero l'uno con l'altro.

La sensazione condivisa era di attesa, anche se nessuno sapeva bene di cosa. Che fossero attaccati dai mangiamorte? Oppure attesa di alleati per sferrare un'offensiva al potere in ascesa del signore oscuro? Non c'era modo di saperlo, anche perchè la paura diffusa faceva si che nessuno avesse ancora avuto il coraggio di porre queste domande ad alta voce.

I signori Weasley, insieme ai Finningan si erano prodigati per avere notizie dalle altre famiglie di maghi, le comunicazioni era divenute molto difficoltose, era risaputo che tutti i gufi erano controllati dal ministero caduto in mano a Voldemort e anche la metropolvere era sotto la sua stretta osservanza. Non era rimasto che l'uso delle scope, oltremodo pericoloso però, oppure la smaterializzazione, anche questa opzione rappresentava dei rischi visto che non si aveva idea di dove fossero finiti gli altri maghi. Erano tutti nascosti.

Un'altra notte era così arrivata a portare a termine uno di quei giorni vuoti, passati a guardare fuori dalla finestra con occhi attenti ed orecchie tese per scrutare ogni minimo segno dell'avvicinarsi di una qualche minaccia.

Arthur Weasley si era offerto di occuparsi personalmente della guardia notturna, alla quinta notte però i gemelli insistettero più del solito e gli imposero di andare a coricarsi. Avrebbero preso il suo posto, era necessario che qualcuno svegliasse tutti qualora ci fosse stato bisogno di combattere, difatti la barriera magica a protezione che era stata fatta poteva essere distrutta da maghi esperti, come purtroppo molto spesso erano i mangiamorte.

Amy stessa sapeva di cosa potevano essere capaci, quella sera però non aveva intenzione di andare a letto presto, non ce la faceva più a sostenere gli sguardi gelidi di Fred e George e di non sapere quando quella situazione sarebbe terminata. Entrò nel salone al piano terra e vide che i gemelli erano appostati ai due lati della sala, vicino alle ampie vetrate del salone, il volto rivolto verso l'esterno della casa.

-Avete bisogno di qualcosa?- chiese la ragazza gentilmente.

-No..- rispose Fred brusco -Grazie- aggiunse poi. Erano giorni che entrambi evitavano Amy, le loro comunicazioni si erano ormai ridotte a monosillabi. Più facevano così però più lei trascorreva del tempo con Ludovic Finningan, che era poi il motivo, almeno uno dei tanti, per cui c'era tensione tra la babbana e i due fratelli Weasley.

-Pensavo, visto che non ho sonno stasera... ecco potrei magari fare da vedetta con voi...-

-Non ci saresti utile, va a letto- la interruppe George seccamente, rimanendo voltato a fissare il buio fuori dalla villa.

Amy non seppe cosa rispondere, decise di mettersi silenziosamente a sedere sul divano, le braccia rigidamente incrociate sotto il seno per far vedere quanto fosse arrabbiata con loro, nel caso in cui ovviamente uno dei due si fosse deciso a staccarsi dalle finestre e finalmente a degnarla di uno sguardo.

La tattica della ragazza evidentemente non funzionò, dopo una buona mezzora di silenzio si decise a parlare - Va beh, a letto io non vado!- e si alzò dirigendosi verso la televisione, aveva una buona quantità di cassette da vedere e ne scelse una tra le tante, un film romantico che adorava da ragazza, era abbastanza lungo da coprire almeno le due ore successive e l'avrebbe aiutata a sopportare la tattica del silenzio che i due ragazzi avevano messo in atto.

WE BEFORE YOU | Fred & George WeasleyWhere stories live. Discover now