Capitolo 6

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Eren' s Pov

Entro nella mia camera e mi fiondo all'armadio dove regna un perfetto disordine. Prendo del vestiti a caso e mi butto in doccia a causa del caldo asfissiante. Aziono il getto e lascio che l'acqua fredda mi rinfreschi., anche se lascio che si raffreddi con calma in modo che non mi provochi uno shock. Mi asciugo in fretta e indosso la maglietta verde e i jeans chiari. Mi do una veloce pettinata con le dita, giusto per rendere i miei capelli meno ribelli e scendo all'entrata. Trovo Levi appoggiato con la schiena alla porta che fissa il vuoto e  mi metto affianco a lui.

Che posso dire? Non stiamo facendo nulla.... Hmmm gli chiedo qual è la sua canzone preferita? Chissá quali sono i suoi gusti... Per fortuna arriva Hanji che mi salva da quella situazione di disagio e urla di andare in auto per partire.
E purtroppo sono costretto a sedermi dietro affianco a quel tipo scorbutico e basso. Sedendosi, mi sfiora la gamba provocandomi un brivido lungo tutta la schiena che mi fa scrollare le spalle. Per nascondere il mio imbarazzo, mi giro verso il finestrino e guardo il paesaggio monotono all'esterno e fisso le sagome delle case, senza prestare apparentemente attenzione a ciò che vedo. Lentamente però provo ad avvicinarmi sempre di più a lui, come nelle scene dei film senza farsi notare. Lui però si gira e mi osserva perplesso mentre io mi rimetto a posto stordendo il naso in segno di disapprovazione e delusione.

Hanji parcheggia l'auto e scendiamo in fretta.

-Ragazzi noooo è già pieno di posti!- si lamenta lei correndo all'interno del centro commerciale. Afferra un carrello e ci trascina nel reparto cartoleria.

-Ragazzi, ora vi do un tot di soldi a testa e voi comprerete cose solo ed esclusivamente inerenti a ciò che vi serve a scuola ok? Ci rivediamo a quel bar la di fronte tra circa un'oretta. Io vado a prendere altre cose che ci servono- spiega indicando un piccolo  locale di fronte al supermercato. Esce saltellando portandosi dietro il carrello e va non so dove perdendosi tra la folla.

-Beeenneeee allora io vado di qua- balbetto imbarazzato allontanando mi da Levi che sbuffa nervoso.

Allora mi servono... Matite, penne, colla, stecche e squadre, fogli protocollo e di ricambio, quaderni e copertine, gomme, diario, astuccio, forbici evidenziatori... Ah già e uno zaino nuovo! Mi perdo tra gli scaffali a cercare le varie cose che impilo nel carrello. Impiego un sacco di tempo a cercare tutto, sono nascoste nei meandri più improbabili di questo edificio! Alla fine credo che il tempo sia quasi scaduto perciò vado a cercare Levi.

Ma dove è finito... Data la sua altezza poi non riesco a distinguerlo bene da questa massa di persone che si muovono a caso. Ad un tratto scorgo una figura piccola vestita con abiti scuri di fronte ad un calto.

Mi avvicino silenziosamente e lo chiamo. Lui mi fa solo un cenno come per dire di avvicinarmi e, come attratto da una calamita, mi ritrovo al suo fianco.

-Guarda?- dice divertito mostrandomi un paio di... Boxer molto attillati?

-Te li prenderei, secondo me ti starebbero bene. Si abbinano ai tuoi occhi verde palude- mi provoca indicando la cucitura verde ai bordi delle mutande.

-S-scemo!- balbetto io un po troppo ad alta voce. Le persone si girano tutte verso di me, ma prontamente Levi le fulmina con il suo sguardo freddo.

-Ah ah beccato moccioso! Dai ora andiamo a pagare che sennò facciamo tardi- mi afferra per il polso facendomi provocare l'ennesimo brivido.
Ci dirigiamo rispettivamente in due casse diverse e infilo tutto nei sacchetti verdi biodegradabili per non inquinare il pianeta. Usciamo facendo slalom tra la calca di gente che affolla i vari spazi e entriamo bel bar.

Hanji è seduta in un tavolo nell'angolo e sta bevendo un caffè in tutta tranquillità. Ci sediamo di fronte a lei e una cameriera ci chiede cosa prendere. Mi lancia occhiate ammiccanti e Levi sbuffa fulminandola e ordinando tutto con voce nervosa. Lei si allontana sbuffando mentre io e Hanji ce la ridiamo sotto i baffi. La mia pastina alla crema e il the di Levi arrivano in fretta e io me la mangio tutta assaporando ogni singolo morso.

Ne approfitto per provocare il moro e vendicarmi di prima, cosi lecco in modo sensuale la crema e poi un dito alla volta. Per fortuna siamo isolati dal resto del locale, anche se posso intravedere il personale che si muove in modo affannoso per servire tutti i clienti. Il ragazzo mi guarda con un'espressione quasi impassibile sgranando leggermente le sue iridi grigie, ma per il resto non accade nulla. Non so cosa speravo che facesse, dopotutto è Levi. Con lui non mi devo aspettare nulla. Proprio nulla.

Hanji paga alla cassa e ritorniamo finalmente fuori. Finalmente perchè non ci sono più tutte quelle persone sparse che si muovono freneticamente, ma per sfortuna fuori si muore di caldo e l'afa è proprio pesante e altamente insopportabile. Levi invece solleva le borse di plastica senza fatica impilandole con cura nel bagagliaio per poi sedersi e fissare il vuoto come sempre.

Il viaggio procede in totale silenzio, nonostante sia interrotto da qualche domanda di Hanji che spera di farci dialogare. Tutti tentativi vani, infatti lei ci rinuncia presto quando capisce che nessuno ha intenzione di dire nulla.

Scarichiamo la merce e salgo in camera mia trascinando a fatica il contenuto dei sacchetti su per le scale. Butto tutto alla rinfusa sulla scrivania senza prestare attenzione. Tanto basta mettere le cose in un astuccio.

Esco dalla mia camera e scendo in cucina a bere un succo per rinfrescarmi e ingannare un po il tempo. Risalgo dopo poco e trovo sul mio letto una busta di plastica trasparente che avvolge un qualcosa di stoffa. Scarto l'involucro e con mia sorpresa ci trovo i boxer verdi dello scherzo di Levi. Arrossisco fino alla punta delle orecchie e mi affretto a nascondere tutto in un cassetto dell'armadio. Cavolo ma cosa ha in testa quello? Mi giro e lo trovo appoggiato allo stipite della porta con un ghigno stampato in volto.

-Non ti hanno insegnato a dire grazie Eren dopo che qualcuno ti ha fatto un regalo?- domanda sarcastico

-D-dipende che tipo di regalo- ribatto io sempre più imbarazzato

Lui si avvicina a me e mi prende per le spalle sbattendomi contro il muro. Avvicina le sue labbra al mio orecchio e sussurra:

-Lo so come arrossisci ogni volta che ti parlo- sposta le labbra sulla mia mascella e la sfiora lentamente
-come balbetti se ti provoco- sospira facendo più pressione con le labbra sul mio collo
-come hai brividi ogni volta che ti sfioro Eren- dice leccandolo (il collo 😏)

-Come mi hai provocato prima nel bar  e ti sei comportato in quel modo con la cameriera- mi lascia dei baci umidi e rumorosi sugli zigomi alzandosi sulla punta dei piedi. Mi sembra di morire... Sono completamente in estasi e chiudo gli occhi abbandonandomi a questa dolce tortura.

-Io lo so- Conclude fissandomi. Eppure mi sembra tutto cosi sbagliato, lo conosco da troppo poco.

-Non ho intenzione di fare nulla con te!- sbraito mentendo con poca sicurezza ma senza allontanarlo.

-Nemmeno io idiota. E non illuderti di niente sai- dice lui con tono arrabbiato allontanandosi e uscendo dalla stanza.

Lo conosco da cosi poco. Eppure quello che mi ha detto fa male.

I L✿ve My Br✿ther ~ Ereri RirenWhere stories live. Discover now