cɑpitѳʆѳ 28

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Eren's Pov

Sto continuando a tormentarmi il labbro inferiore a causa dell'ansia.

Ma dove si è cacciato quello? È da tutto il pomeriggio che è via, e ora è notte fonda! Sono steso sul mio letto a fissare il soffitto, sono proprio preoccupato.

Anche se non ha senso comportarsi cosi, in questi giorno sembra che a lui non interessi nulla di me. Mi risponde sempre male appena faccio una semplice domanda, o va su tutte le furie per un nonnulla. Non so se ho fatto qualcosa di sbagliato...

Controllo l'ora: 24.32.

Io lo chiamo, ho paura che gli sia successo qualcosa.

Il telefono squilla a vuoto, forse l'ha messo in silenzioso.... E se fosse stato rapito? Gli hanno fatto del male? L'hanno investito?

Nella mia mente si fanno spazio le peggiori cose e inevitabilmente penso alla morte dei miei genitori.

La notte sentii le loro grida provenire dal salotto. Scesi dal letto e mi nascosti nel corridoio, per vedere che cosa stava succedendo.

C'erano due uomini con in mano dei fogli. Mio padre gridava di mollare quei documenti, ma i tizi si scaraventarono su di lui e su mia madre che cercava di proteggerlo.

Gettati a terra nel sangue, con tagli sullo stomaco e ferite alla testa. Mia madre mi aveva visto un attimo prima di morire e mi aveva rivolto un sorriso tirato, ma era sempre uno dei suoi sorrisi.

Magari Levi ora è nelle loro stesse condizioni...

Ad un tratto vado in agitazione e non capisco più nulla. Ho a pur a, paura che non torni, ho paura della morte dei miei genitori, delle loro espressioni distrutte...

Comincio ad urlare e vedo di fronte a me i loro corpi.

-Perché non ci hai salvati?- mi dicono.

Questo è uno dei rimorsi che mi porto dietro da anni, non essere riuscito a fermare i due assassini. E ora non poter aiutare Levi.

Mi manca l'aria....

-Eren!- sento una voce che mi chiama.

-Eren respira, calmati!-

-N-non posso, basta, basta!- urlo dimenandomi dalla stretta.

-Eren, ci sono io qua, non sta succedendo nulla. Sei solo nella tua stanza! Guardami!- la figura mi fa ingerire una pillola.

Lentamente riesco a mettere a fuoco tutto e il mio battito si regolarizza.

Alzo il viso e incontro quello di Hanji, sembra molto spaventata ma dopo poco fa un gran sorriso. È tutta spettinata e stravolta....

-Eren, Dio mio, mi hai fatto prendere un colpo! Cosa è successo?- chiede abbracciandomi

-L-levi, voglio Levi! Dov'è adesso?-

-Calmo tesoro, torma domani mattina. Mi ha scritto un messaggio. Comunque, hai avuto un piccola crisi, come mai?-

-Stavo pensando a cosa fosse potuto accadere a Levi, magari è morto o sta male.... E mi sono venuti in mente i miei genitori e.... Immaginavo i loro corpi che mi dicevano perchè non gli avessi salvati...- respiro a fatica, ho bisogno di aria.

-Ora è tutto a posto, Erwin è in cucina a preparati del the e Levi sta bene!-

-V-va bene, grazie di tutto! Ora mi scendo, ho un gran mal di testa!-

Risalgo sul letto e Hanji mi copre per bene, dopo poco arriva anche Erwin con in mano una tisana calda. Bevo a sorsi e il sonno ricompare.

-Notte tesoro- mi salutano, mentre io chiudo gli occhi.

Va tutto bene, va tutto bene.

๏๏๏๏๏๏๏๏

Mi sveglio a causa del freddo, e mi metto seduto.

Sono le 5:57.

L'unico pensiero fisso in testa che ho, è Levi. Non è ancora tornato.

Prendo la coperta di lana e scendo, fino all'entrata. Apro la porta e mi siedo sugli scalini ad aspettare, riparato dalla coperta.

Sembro proprio un cane...

Ma ho ancora tanto sonno, non ho dormito nulla stanotte per colpa della crisi. Appoggio la testa alla ringhiera e socchiudo gli occhi, provando a non addormentarmi. Ma fallisco miseramente.

๏๏๏๏๏๏๏๏๏

-E tu che ci fai qua?-

Due braccia mi sollevano da terra e per poco non prendo un colpo. Un bel risveglio, insomma.

-L-Levi...- spalanco gli occhi e quasi salto di gioia.

-Shhhh vieni in auto da me, lasciamo dormire Hanji ed Erwin che anche loro stanotte non hanno chiuso occhio!- dice portandomi nel veicolo e stendendomi sui sedili dietro.

Fa caldo qua... credo di essermi preso anche un bel raffreddore.

-Beh, ciao Eren! Come mai eri lá fuori?- chiede divertito

-I-io aspettavo te... Non ho dormito quasi nulla per colpa tua! Ero preoccupatissimo, non rispondevi alle telefonate, ho pensato che fossi morto o che qualcuno ti avesse fatto del male! Perché non mo hai detto dove andavi, perché non mi hai risposto?- alzo il tono della voce e cerco di trattenere le lacrime.

Levi mi guarda stupito, non sa cosa dire.

-Avevo bisogno di rimanere tranquillo, un giorno ti spiegherò tutto. Ora non mi sento pronto... ma sono qui da te ora, no? Guardami! Sto bene! sei messo peggio tu con il raffreddore!- spiega passandosi una mano tra i capelli per sembrare meno nervoso.

-Sei un... Un idiota...- sussurro mettendomi a piangere.

Lui mi abbraccia mentre io gli tiro dei pugni sulle spalle, sono ancora arrabbiato.

-Mi hai fatto preoccupare un casino! E se fossi morto, che cosa avrei potuto fare? Mi sarei sentito in colpa, Levi...  ho avuto tanta paura, tanta paura...- singhiozzo sempre più forteemtre lui mi accarezza la schiena.

-Sfogati, hai ragione, sono un idiota. Picchiami pure...- dice

-Io ti amo Levi! No fare mai più una cosa così, lo sai che sono molto sensibile, mi preoccupo molto facilmente soprattutto se ci sei di mezzo tu!-

-Anche io ti amo Eren, anche io-

Mi prende il viso tra le mani e asciuga le lacrime.

-Me lo dai un bacio, per perdonarmi?- chiede speranzoso

-Ma così ti prendi il raffreddore!-

-ho una scusa per stare con te a casa... Insieme a divertirci- dice in modo sensuale.

-E che ne dici se ci divertiamo qua in auto? Ci vuole troppo fino a casa...-
Lo provoco accarezzandogli il collo con le mie dita fredde.

Lui si sporge verso la radio inserendo un CD, immagino che sia per non farci sentire troppo...

La musica è alquanto sensuale ed eccitante.

-Facciamo atmosfera, hm?- mi sfila lentamente il pigiama baciando man mano la pelle che si scopre.

-Bravo Levi, fatti perdonare... Sono tuo stamattina..- gemo appena sento le sue mani che iniziano a sfilarmi i boxer.

-Ti voglio!-

I L✿ve My Br✿ther ~ Ereri RirenWhere stories live. Discover now