Capitolo 4

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INGRID'S POV.

Non so perché, ma al mio bambino piace molto questo abbinamento.
Pistacchio, nocciole è prosciutto.

Anche a me sembra strano, ma non riesco a farne a meno.
Posso rinunciare a molte cose, ma non al pistacchio, devo averne sempre un po' in casa e di qualsiasi genere.
Dalla crema alla frutta secca, tutto!

Adoro mio fratello, sa sempre come farmi un bellissimo peccato di gola, mi devo rassegnare.
Mi conosce troppo bene.

Giulia è una ragazza stupenda, unica del suo genere e nel suo genere.
Forse non sarà l'unica ragazza forte, testarda, dolce e responsabile del mondo, ma che è entrata nel cuore di Nicolas senza dubbio.

I

l campanello rovina questo momento, non mi sentivo in famiglia da tanto tempo, sono contenta che mio figlio nasca in una famiglia così.

Nicolas si alza, dopo che la sua ragazza gli ha rubato un bacio a stampo.

Strano non aspettiamo nessuno.
Allora perché sono così agitata.

Mi devo calmare, anche il bambino inizia a scalciare.

Riesco solo a vedere la porta aperta, sono molto curiosa.

Il suo ciuffo biondo, la sua figura alta, slanciata e magra danno un colpo al cuore.
Hans o Jørgen anche se non conosce il suo papà, percepisce qualcosa di strano, inizia a farmi male.

Ricordo il nostro primo bacio, i nostri sguardi complici, la mia prima volta, i nostri abbracci.
I suoi 'ti amo' , tutte le promesse fatte e non mantenute.

Perché è qui?!
Non sono pronta, credevo di farcela ma sono troppo debole.
Fa ancora male, troppo.

In silenzio scoppio a piangere e vado in camera mia.
Mi rifugio, io sto bene così, da sola, tempo fa ha detto chiaro e tondo che lui non poteva.

Dopo la più grande delusione della mia vita, mi sono promessa di andare avanti e di pensare solo al bene del mio bambino.

Penso di essere egoista, perché lui ha bisogno di un papà.
Ma al medesimo tempo credo di fare bene, di proteggerlo da quel vigliacco di Finn.

Di certo non ho fatto da sola un bambino, a differenza sua mi prendo tutte le responsabilità.

GIULIA'S POV.

Dallo strano comportamento di Ingrid e dalla tensione che si è creata in due secondi, capisco che quel ragazzo è il famoso Finn.

"Vado io"
Poso il panino e col mio ragazzo che annuisce vado in camera di Ingrid.

Finn mi guardava in modo strano, sarà perché non mi conosce e perché non sa quello che dico.

"Ehi!"
Chiudo la porta.
Tocco il materasso e prendo posto accanto a lei, cercando di darle quanto più coraggio possibile.

"È lui Finn vero?"
So che è palese, ma devo.

"Si, è lui.
Pensavo di farcela, che sciocca"
Tira su il naso dopo aver smesso di piangere.

Le accarezzo i capelli.
"No.
Hai solo bisogno di una spintarella.
Infondo, sei tornata qui?
Hai fatto non so quanti kilometri ed ora per qualche metro ti tiri indietro?"
Spero di spronarla, non deve farsi mettere i piedi in testa da quello stupido.

"Forse hai ragione"
Sbuffa.

Le pulisco le guance e la tiro per la mano.
Scendiamo di sotto.

Quei due stanno parlando in norvegese, capisco ben poco.

Capisco un 'non è facile per lei' e 'lo so, ma ci voglio provare' .

Ma che stupido!
Essere genitore non si prova come un test, si fa!

"Fagli vedere chi sei"
Sussurro alla ragazza.

"Va bene"
Annuisce e va da Finn.

"Nicolas noi andiamo"
Ordino, il mio uomo lancia un'occhiataccia a Finn.

Si avvicina e devo mettermi dietro di lui a spingerlo fino in camera sua.

Spero vi piaccia!
Finn è apparso nelle nostre vite, cosa accadrà adesso?

Buonanotte!

Un amore impossibile 2. Donde viven las historias. Descúbrelo ahora