Trovato

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Altre due settimane sono passate e non poteva andare meglio di così. James ha iniziato a raccontarmi molto della sua vita passata mentre stavamo abbracciati sul divano e mi guardava negli occhi con uno sguardo profondo. Mi ha raccontato di quei periodi bui in cui era il soldato d'inverno e del dolore che l'Hydra gli aveva fatto provare. E in quei momenti, ero io ad abbracciarlo e a sussurrargli che andava tutto bene, che l'Hydra non l'avrebbe mai più toccato. Steve si faceva sentire molto meno rispetto alle settimane precedenti ma con tutti i problemi che aveva al quartier generale, potevo anche capirlo.

Quella mattina, ero sola nell'appartamento di James con solo una sua maglietta addosso. Era uscito da poco più di dieci minuti per andare a prendere la colazione. Era strano che mancava da cosi tanto, così decido di vestirmi e andare a vedere che succede. Neanche il tempo di prendere la giacca, inizia a suonare il mio telefono.

-Hey, Steve, che succede?

-Un casino. Succede un grosso casino. -dice alterato cosa strana perchè non è mai cosi.

-Calmati Steve e dimmi che succede.

-Non iniziare a psicanalizzarmi, Emma, non oggi. Te lo sei fatto scappare e chissà che ha fatto.

-Ma di cosa stai parlando?

-Bucky! Ecco di cosa sto parlando. Una settimana fa, c'è stata una riunione a Vienna per solidificare l'unione tra gli accordi e Natasha era li. E' morto il re del Wakanda, ucciso da una bomba messa li da quello che le telecamere hanno ripreso essere Bucky. Come me la spieghi sta storia?

-Natasha sta bene?

-Si, ma dimmi che non è come penso.

-Steve, Bucky è stato tutto il tempo con me nel mio o nel suo appartamento. Non si è spostato neanche per andare a fare colazione, figuriamoci se si è spostato per andare a Vienna e per poi tornare a Bucarest. Me ne sarei accorta, no?!

-Allora, chi cazzo è stato?- chiede alzando il tono della voce ma vengo distratta dalla faccia di James che fa capolino dalla porta e se la chiude alle spalle con molta forza.

-Steve, devo andare.

-Ma non ho finito, Em ..- dice ma non gli lascio finire la frase per chiudo la chiamata.

-Che succede?

-Vienna.. -dice stringendo i pugni.

-Come lo hai scoperto?

-Lo sapevi?- chiede alzando il tono di voce.

-No, l'ho appena saputo da Steve. Come l'hai scoperto?

-E' su tutti i giornali, Em. Mi stanno cercando e tra non molto mi troveranno. Devi andare via.

-Non esiste proprio. Io starò qui con te. Anzi, dovremo andare via.

-Em..

Sta per dire qualcosa ma un rumore dalla cucina ci distrae. In silenzio ci avviciniamo alla sala e troviamo Steve vestito da Captain America con un'agendina di James in mano. Si gira e si blocca di colpo vedendoci davanti ai suoi occhi.

-Mi conosci.- dice ignorandomi del tutto.

-Sei Steve..- risponde con freddezza James.- Ho letto di in un museo una volta.

-Ciao anche a te, Steve.

-Tu non proferire neanche mezza parola.

-Prova a rivolgerti ancora a lei così e te ne penti. -dice apparentemente tranquillo mettendosi davanti a me.

-Bene.- dice stringendo la mascella.- So che sei nervoso e hai tutti i diritti per esserlo ma non mentire.

-Io non ero a Vienna. Non faccio più quelle cose.

Half of Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora