Passòuna domenica stupenda a casa di Lautaro. Dopo mangiato, videro unfilm, e Camila si addormentò appoggiata alla spalla di Lautaro. Lasvegliarono i suoi baci. Si svegliò con un sorriso e lo abbracciò.
-Dimmidi nuovo quello che mi hai detto oggi quando sei arrivata -Le chieselui- Il fatto che sono tuo.
-Sì,mio e solamente mio.
-Perchè?
-Perchèsei il mio ragazzo.
-Eperchè sono il tuo ragazzo?
-Perchèmi piaci.
-Eperchè ti piaccio?
-Perchèsei brutto!- Scherzò.
-Ah,sì? Brutto?
-No,e sei molto intelligente e mi fai regali stupendi.
Siccomefaceva freddo, Ximena preparò la cioccolata calda per merenda. Allesei del pomeriggio, con il cielo che incominciava ad oscurarsi,Camila decise di andare. Nel momento dei saluti, Camila abbracciòXimena e le sussurrò:
-Grazieper aver dato un lavoro a mio papà.
-Dinulla, tesoro. Lui si è conquistato la mia fiducia.
Lautarol'accompagnò fino a casa sua, ma non salì; era molto tardi. Latrascinò in un angolo isolato dell'atrio del palazzo e le diede unbacio appassionato.
Tuttala felicità guadagnata in giornata svanì quando entrò nel suoprofilo Facebook e scoprì un nuovo messaggio privato di Sonochisono."Questo è successo quando lo hai lasciato da solo", diceva. Lamano le tremò sul mouse. L'immagine ci mise un po' a caricare. Dinuovo, Ines e Lautaro, l'uno di fronte all'altra; questa volta indiscoteca. Ebbe un tuffo al cuore quando vide che erano mano nellamano. Senza spostare lo sguardo dallo schermo, senza muovere lepalpebre né un muscolo, Camila incominciò a pensare. La fotografiaera stata scattata la notte scorsa, in discoteca, quando eranoinsieme agli altri, il che faceva risultare difficile individuareSonochisono. Dopo aver meditato a lungo riguardo l'identità diquest'ultimo, decise che non avrebbe più utilizzato il suo profiloFacebook; aveva paura. Ogni volta che faceva l'accesso temeva ciòche avrebbe potuto trovare. Cercò nel menù fino ad incontrare"Disattiva il profilo". "Cosa dirò a Lautato quando michiederà perchè l'ho disattivato? E se Sonochisono torna ad usare il profilo di Ignacio?". Intanto, lo disattivò e andò a dormire.
-Haidisattivato il tuo profilo Facebook?- Le chiese Lautaro il giornodopo, appena salutarono Ignacio in stazione.
-Sì.
-Perchè?
-Qualcunomanda anonimi tutti i giorni e mi sono stufata.
Passatialcuni secondi, Lautaro le chiese, in malo modo:
-Lostesso che ha andato la foto del disegno? -Camila annuì- Perchè nonme lo hai detto?
-Nonlo so- Rispose di fretta.
-Nondirmi "non lo so"! Non tu, che sei la ragazza più intelligenteche conosco. Perchè me lo hai nascosto?- Insistette.
-Perchètemevo che ti saresti arrabbiato.
-Glianonimi hanno a che fare con me? -Camila annuì- Perchè? In chesenso?
-Sonosempre foto o disegni dove ci sei tu.
-Descrivimeli.
-No-Si negò- Se vuoi, dopo lo faccio.
-Perchèavevi paura che io mi arrabbiassi?
-Perchètutto è incominciato il giorno in cui ho detto a Sebastián chestiamo insieme. Tu mi avevi detto di stare zitta, di non dirlo anessuno, perchè volevi proteggerci. E avevi ragione! -Esclamòfuriosa- Dovevo proteggerci- Concluse, ma le sue parole finirono peressere inghiottite dal rumore del treno. Le porte si aprirono.Lautaro la prese per il braccio e la fece salire.
-Guardami-Le disse all'orecchio.
-Cosa?
-Dimmicosa sono quelle foto e quei disegni.
-No.Ora, no.
-Quandohai ricevuto l'ultimo messaggio.
-Ierisera.
-Erauna foto o un disegno?
-Unafoto.
-Esolo ti manda la foto o il disegno?
-No,mi manda anche un messaggio.
-Quellodi ieri sera, cosa diceva?
Camilalo guardò con rabbia. Si sentiva sottomessa ad un interrogatorio.
-Questoè successo quando lo hai lasciato da solo- Rispose, alla fine.
-Dicevaquesto? -Camila annuì- Quando hai lasciato solo chi?
-Te.
-Descrivimila foto -Maledetto! Gli aveva detto che lo avrebbe fatto dopo-Descrivimela, Camila. Dove l'hanno scattata?
-Indiscoteca.
-Indiscoteca? Allora, è stato sabato. Ed io con chi ero?
-L'hannoscattata quando ero andata in bagno- Disse, e decise di cambiare lecarte in tavola.
-Conchi ero?- Insistette lui.
-Nonti ricordi con chi sei stato, Lautaro?
-No.Eravamo in gruppo.
-Scavanella memoria.
Arrivaronoa destinazione. Camila si mosse rapidamente e scese senza aspettareLautaro, che la raggiunse quando arrivarono in strada.
-Perchènon mi hai aspettato?
-Perchèvolevo darti il tempo per pensare.
-Eravamoin gruppo! Te l'ho già detto!
Tentòdi non spaventarsi, la risultò difficile. Era inusuale vederloperdere il controllo. La situazione non solo la sorprendeva; lainquietava. Perchè Lautaro era nervoso?
-Mala foto te l'hanno scattata con qualcuno in particolare.
-Conchi? Dimmelo!
-ConInes! -Gli gridò davanti al portone della scuola- Tu ed Ines, manonella mano!
Quantoavrebbe voluto non essere testimone dell'espressione di Lautaro! Laterrorizzò.
Salìcorrendo per le scale e non si fermò fino a quando non raggiunsel'aula. Sapeva, non con certezza, che Lautaro non l'avrebbe seguita.
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Nata sotto il segno del Toro
Teen FictionATTENZIONE! QUESTA STORIA NON E' MIA. Come rompere l'incantesimo di uno sguardo? Come calmare i battiti al suono della sua voce? Come dire al tuo cuore che amare è pericoloso? La vita di Camila da' un giro drastico il giorno in cui l'impresa di suo...