1-fine e inizio

2.5K 83 3
                                    

Janesville 1929

Ero seduta sul mio letto mentre il dottore mi visitava, mia madre era molto tesa e a un certo punto scoppia.
<Allora cos'ha??> erano ormai settimane che stavo sempre a letto non riuscivo a stare in piedi e avevo dei dolori allucinanti al petto.
<Non lo so>risponde il dottore.
<Come non lo sa! È da tre settimane che è ridotta così> Il dottore impassibile dice <Altri miei colleghi me ne hanno parlato, ma non la sa nessuno la cura. Presto probabilmente morirà>
Con un po' di coraggio provo a parlare
<Tra quanto?> e lui cupo in viso
<Mi spiace piccola tra qualche giorno>
A quel punto mai mamma inizia a urlare insultare il dottore e dirgli che è un incompetente, ma io ho già smesso di ascoltare "non puó essere vero deve essere solo un incubo ho solo 16 anni". E a quel punto delle lacrime silenziose mi rigano il viso e con tutte le mie forze corro verso l'unico posto in cui posso essere me stessa, il bosco, con le urla di mia madre che mi dicono di fermarmi e tornare indietro.
Il bosco in questo periodo è l'unico luogo a me familiare. Il verde e il marrone degli alberi; i fiori colorati delle piccole radura nascoste; il familiare e costante verso degli animali e degli insetti; i piccoli cespugli che da piccola mi nascondevano quando giocavo con i miei amici o che mi hanno nutrito mentre ero assorta in una lettura.
E ora tutto questo sta per finire.

Il mio vestito si incastra in un rovo e inciampo in una piccola radura circolare; mi metto le ginocchia al petto e piango mentre mi arriva una fitta al cuore, i miei battiti cardiaci rallentano e svengo.
Inizio a riprendere conoscenza quando vedo tre sagome che si stanno avvicinando a me che parlano a bassa voce tra loro. Uno è un uomo sulla ventina con i capelli biondi, uno è un ragazzo di circa 17 anni con i capelli ramati e una è una donna anche lei sulla ventina ,un po'  più grande del primo, con i capelli lunghi e marroni. Sono tutti e tre bellissimi.
Riesco a sentire una parte di conversazione
<Dici che è morta?>chiede il 17enne.
<No Edward senti il suo cuore è debole, ma batte ancora>dice il biondo
<Povera ragazza chissà cosa le è successo. Carlisle devi salvarla>dice la donna, ha un tono di voce molto dolce e materno e sembra preoccupata per me. Ma come possono loro persone venute dal bosco salvarmi. E dopo questo ultimo pensiero inizio a sentire tutto ovattato e il mondo inizia a diventare nero. Riesco a sentire i sussurri lontani e disperati delle tre bellissime sagome venute dal bosco. E dopo che percepisco l' ultimo fiacco battito del mio cuore, sento un contatto freddo sul mio polso e qualcosa di affilato infilarsi.
A quel punto inizio a sentire un calore piacevole, sul mio corpo freddo ormai mezzo morto, che si irradia sul tutto il corpo: dal polso al braccio, dal braccio alla spalla e così via. Fa male, ma forse è così la morte. Sento i sussurri lontani delle tre persone venute dal bosco, ma oltre a questo inizio a sentire di più. Mi accorgo di tutti i rumori nascosti e piacevole degli insetti, ma un rumore forte interrompe tutto. Il battito frenetico del mio cuore. Mi sento dividere in due, il corpo e la mente: il corpo sta soffrendo va a fuoco mentre amplia i miei 5 sensi, mentre la mente inizia ad allargarsi per far spazio a qualcosa di nuovo e sconosciuto.
Passano i giorni e concentrandomi sulla mente allontano il dolore del corpo.
Finchè questa volta lo sento davvero. Il mio cuore balbetta due volte, poi emette un ultimo battito sordo. Non c'è più alcun suono. Il mio respiro affannoso per il dolore. Neanche quello. Se è per questo anche il dolore non c'è più. E poi apro gli occhi, sorpresa.
Apro gli occhi e vedo tutto: la polvere e non ho bisogno del sole, i colori dell'arcobaleno senza l'incontro di acqua e luce; la cosa che mi stupisce e che io sono miope e riesco a vedere ben più in là del solito. Mi metto seduta, ma passa un niente da quando penso l'azione a quando la faccio. In quel momento mi accorgo anche che nella mia mente c'è molto più spazio e che nel mio petto c'è molto silenzio. Il mio cuore non batte e quindi sono morta; anche la mia pelle bianca cadaverica me lo dimostra, ma io mi sento viva e pronta a fare tutto. Mi accorgo di non star respirando, ma non ne sento il bisogno e quando lo faccio mi brucia la gola sembra che  della carta vetrata me la stia raschiando. E involontariamente mi porto una mano alla gola. Sento dei rumori, chiudo gli occhi e mi concentro da dove potrebbero provenire. E sento qualcuno che canta e corro in quella direzione. Corro, ma non come una persona normale sfreccia velocissima tra il bosco evitando tutti i rami; neanche i treni vanno così veloci. Salgo su un ramo e guardo la ragazzina che sta giocando vicino al laghetto. Un ringhio sale dal mio petto e mi accorgo che sono accovacciata in posizione d'attacco, pronta per saltarle addosso, quando un rumore dietro di me mi distrae. Sembra un rametto spezzato torno in me e realizzò che stavo per mettere fine alla vita di questa povera ragazza; e in quel momento arriva una folata di vento accompagnata da un buon odore non come quello della ragazza, ma che sembra soddisfare la mia gola. Inizio a correre verso quella direzione e c'è un cervo che sta brucando sull'erba, il cervo si gira come se mi avesse sentito e allora io gli salto addosso avventandomi sulla sua gola e il suo sangue mi invade la bocca che placa leggermente il bruciore. ...Un altro rametto che si spezza mi giro in tempo per vedere il ragazzo 17enne di qualche giorno prima che salta giú da un ramo e corre via. La cosa è molto veloce guardo il ramo da cui è saltato sbatto le palpebre e mi ritrovo lì.
<Ma che?!>
Il ragazzo, ormai sul suolo, inizia a correre e io riprovo a fare la stessa cosa che ho fatto prima per ritrovarmi sul ramo. Faccio due calcoli, la velocità a cui va il ragazzo e è il tempo che ci mette, che mi riescono facilmente fisso quel punto sbatto le palpebre e mi ritrovo lì.
Il ragazzo non fa in tempo a vedermi ,e quindi a fermarsi, e mi si scaraventa addosso con un rumore simile a un tuono. È a terra e gli chiedo
<Perchè mi seguivi?!>
mi guarda negli occhi mentre da dietro qualcuno arriva e dice
<Stai calma>
Mi giro e vedo l'uomo e la donna di qualche giorno fa, solo che questa volta gli vedo bene non essendo moribonda, e sono davvero bellissimi, ma questo non frena la mia curiosità e rabbia
<Ma voi chi siete?>

AirOnde histórias criam vida. Descubra agora