6. Perché?

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~Nico
Che notte incredibile. Non ci credo. Ma...che cavolo abbiamo fatto?! Stiamo insieme da pochissimo e già ci mettiamo a fare cose del genere?! Non ci posso credere...è che lui è così... Così. Insomma avete capito. E io avevo bisogno di...forse distrarmi? Non lo so. Ma è stato bellissimo.
Mi risvegliai con Will abbracciato al mio petto, rosso in viso e con i capelli arruffati. Faceva molto caldo.
Cercai di togliermelo di dosso lentamente per non svegliarlo e lo stesi sul letto. Mi alzai e andai a fare una doccia. L'acqua fresca scorreva su tutto il mio corpo e io continuavo a pensare alla scorsa notte.
Smettila Nico. Mi dissi.

Uscii dalla doccia e mi legai un asciugamano al bacino. Mi lavai i denti e mi pettinai i capelli senza asciugarli. Si sarebbero asciugati al sole.
Andai verso l'armadio e scelsi di mettermi le prime cose che mi capitarono a tiro.
Sentì Will mugugnare e mi avvicinai al letto.

<<Che ore sonooommmh?>>
Disse con la voce impastata dal sonno.

<<Le 9:30. Buongiorno.>>

<<Mh...EH?! DEVO ANDARE IN INFERMERIA!!>>
Scattò in piedi e corse in bagno.

~Will
<<AAAAAAAAH!!!!>>
I miei capelli erano orribili!! E non avevo tempo di farmi la doccia!

<<Will, calmati.>>
Will calmati? WILL CALMATI?!

<<Guarda i miei capelli, Nico! Guardali! Sono orribili!!>>

<<Sistemiamo subito, principino.>>
Prese un pettine e lo bagnò all'acqua. Mi pettinò per bene i capelli e poi ci mise del gel.

<<Fatto!>>

<<Nico sei un mago!>>
Detto questo mi misi la maglia e corsi fuori.
Incontrai Austin che mi aspettava all'ingresso dell'infermeria.

<<Alla buon'ora! Perché sei così in ritardo?>>

<<Ho...dormito troppo.>>

<<Strano, stamattina non c'eri nella cabina. Con chi eri, furbacchione? Chi è la fortunata?>>

<<Ehm...fortunato...>>

<<Eh?>>

<<Hai sentito bene.>>

<<Non ci credo! In ogni caso, chi è il fortunato?>>

<<Nico di Angelo.>>

<<Il...il figlio di...Ade?>>

<<Sì. Problemi?>>

<<No, no...>>

<<Bene. A lavoro.>>
Curammo un sacco di pazienti. All'ora di pranzo decisi di andare a raccogliere qualche fragola ai campi e poi andare in mensa.
Ai campi vidi Nico parlare con Reyna.
Lei lo abbracciò. Restai a guardare dietro un albero.
Reyna andò via e corsi verso Nico.

<<Nico! Ehi, ciao.>>

<<Ciao.>>

<<Che ci fai qui?>>

<<Niente di che, Reyna mi voleva parlare dei suoi problemi d'amore.>>
Alzò gli occhi al cielo.

<<Capisco...>>

<<Will, tutto bene?>>

<<Oh si si, certo. Ero venuto solo per raccogliere qualche fragola. Ti senti meglio per la storia di tua madre?>>

<<Direi di si. Sono stato fortunato ad avere accanto qualcuno con cui parlare.>>

Arrossii. Da quando stavamo insieme ho sempre avuto questa reazione in sua presenza.

Quel giorno - SolangeloOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz