11. Scappa

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~Nico
Correvo, correvo come se non ci potesse essere un domani. Correvo, con Will fra le mie braccia che tremava e implorava di lasciarlo andare.

<<Nico...ti prego, lasciami andare!>>

<<No, Will. Non ti lascerò andare un'altra volta!>>

Puntò le mani sul mio petto e spinse, cadendo dalle mie braccia.

<<William!>>

<<Vattene, Nico! Va' via!>>

<<È la nostra unica possibilità!>>

<<Nostra? Io non ho possibilità. Sono morto, Nico. E non tornerò indietro.>>

<<Ma io->>

Il terreno tremò. Pezzi di roccia cadevano dalle pareti rocciose. Un grosso masso cadeva in direzione di Will. Mi gettai su di lui e lo spinsi via, salvando entrambi.
Will sembrò arrabbiato.
Mentre lo guardavo, vidi una enorme creatura alle sue spalle. Oh no.

<<Will! Voltati!>>

Fece come ordinato. Lo vidi barcollare, poi si voltò ed iniziò a correre.
Sfoderai la spada. Colpii quella creatura ovunque, ma era indistruttibile.

Will era sempre più affaticato. Le gambe gli cedettero e lo vidi per terra, inerme.

<<Nico!!>>
Corsi da lui. Ma non feci in tempo. L'enorme mostro prese con le sue enormi zampe pelose  Will e lo alzò fino all'altezza del suo volto peloso.

Will non cercava nemmeno di combattere. Era lì, a fissare quel mostro, aspettando il momento in cui l'avrebbe divorato.
Quando il piccolo corpo di Will sparì tra le fauci di quella bestia, non ci vidi più nulla.
Cacciai un urlo di rabbia e scaricai tutta la mia ira su quella bestia.
Il mostro cadde, con un tonfo che rimbombò nella grotta ampia.

Non ricordo perfettamente tutto ciò che successe. Solo rabbia, rancore e una gran voglia di rivedere Will.
Quando riuscii a tirarlo fuori da lì, il mio cuore perse un battito. In fondo, non potevo aspettarmi altro. Will era morto e quello era solo un brutto sogno. Ma quando vidi Will aprire gli occhi e mormorare il mio nome, una speranza si accese in me e decisi di credere che tutto quello era pura realtà.
Mi inginocchiai vicino a lui e cercai di rassicurarlo
<<Ti porto al Campo, Will. Ti riporto a casa.>>
<<Non posso venire...Ade non mi lascerà mai andare...>>
<<Ah, sì? "

~~Poco dopo~~
<<Bella chiacchierata, papino!>>
<<G-già...>>
Andai via da lì, con Will in braccio e tutta la soddisfazione di questo mondo.
Arrivati in superficie, decisi di portare Will nella mia cabina e non far sapere niente a nessuno. Non sapevo come avrebbero reagito gli altri e non sapevo nemmeno se qualcosa fosse durato.
Lo posai sul mio letto e lo coprii
<<Adesso sei a casa. Devi stare tranquillo, ci sono io qui. >>
<<Hai fatto crescere i capelli...>>
<<Già. >>
<<Ti donano.>> mi sorrise debolmente ed ebbi un tuffo al cuore. Quanto mi era mancato quel sorriso. Poi chiuse gli occhi. Era debole. Era rimasto solo in quella stanza per tutto questo tempo? Non lo sapevo, ma a giudicare dal suo volto e dalle sue condizioni fisiche, non se l'era passata bella.
Mi concessi un minuto -o forse un'ora- per ammirare la persona che mi era mancata di più di tutti in questi anni. Le sue lentiggini erano quasi sparite del tutto sulla sua carnagione non più abbronzata. I capelli grigi gli scendevano sulla fronte, ma non avevano perso la loro morbidezza. Era cambiato, come sono cambiato io. Ma le sue labbra e quel bacio...cavolo, non c'è stata cosa più bella.
Gli accarezzai una guancia e promisi a me stesso che non l'avrei lasciato piú andare.

Angoletto mio
Alloooora....non mi ammazzate, la scuola mi ha travolta in pieno T.T
Prometto che aggiornerò più spesso.
Love U

Quel giorno - SolangeloWhere stories live. Discover now