8. Disgrazie

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~Nico

Non ci credo. Mio padre vuole vedermi. E vuole anche Will. Perfetto direi.
Mi misi alla ricerca di Will. Ancora non ci credevo a ciò che aveva fatto, ma mi andava bene comunque. La gente fa sempre così schifo. Pensavo che almeno lui si salvasse.
Lo trovai, addormentato, sulla riva della spiaggia. Lo chiamai e lui si svegliò. Gli spiegai la situazione. Arrivò Jason seguito da Percy e Hazel.

<<Veniamo con voi.>>

<<Cosa? No.>> dissi

<<Cosa? Sì.>> mi cantilenò Jason.

<<Va bene. Prendetevi per mano.>>
Presi Will per mano e mi avviai verso un'ombra. Automaticamente ci ritrovammo tutti a casa di mio "padre".

<<Nico...sei venuto.>>

<<Mh mh. Già. Che vuoi?>>

<<Oh...non ti è ancora chiaro?>>

<<No. Sai, non sono telepatico.>>

<<Fai lo spiritoso, eh? Tu sei il principe delle tenebre. Non puoi stare con un figlio di Apollo.>>

<<Che?>>

<<Hai capito bene. Vieni da me.>>

Mi diressi verso la voce.
Vidi Ade che mi fissava.

<<Lascialo andare.>>

<<Ade...non lo lascerò andare via per colpa tua.>>

<<Decidi: o lo lasci stare o sarò costretto a farlo soffrire per sempre.>>

<<Cosa intendi con " soffrire "?>>

<<Beh, ucciderò la persona a lui più cara. È semplice.>>

<<Ma la persona a lui più cara...>>
Si precipitò verso di me.

<<...sei tu.>>

Cercò di colpirmi, ma riuscii a scansarmi. D'improvviso sentì un ruggito e delle urla.
Cercai di scappare ma non ci riuscii.

~Will
Io e gli altri eravamo a distanza ravvicinata, quando sentii un ruggito.
Arrivò verso di noi una creatura infernale. Balzammo tutti all'indietro. La creatura si gettò su Jason, mordendogli una gamba. Cacciò un urlo. Hazel corse per aiutarlo, ma invano. Percy cercò di colpirlo, ma un colpo di coda lo fece volare all'indietro. Corsi ad aiutare Percy, che si rialzò.

<<Stai bene?>>

<<Sì, tutto bene.>>

Appena sentì le nostre voci la bestia si girò verso di noi. Il mio sguardo incontrò il suo. Due occhi di ghiaccio iniziarono a fissarmi. Poi pian piano il suo viso iniziò ad allungarsi, a molleggiare e cambiò completamente forma. Hazel corse verso di noi.

<<È un mutaforma!!>>

<<Diamine! Avete tutti le armi?>> urlò Percy.

Rispondemmo " sì " in coro.

Il mutaforma cambiò di nuovo, trasformandosi in qualcosa di leggermente più umano. Corse verso Hazel. La prese con l'enorme mano e la gettò verso la parete di quella strana grotta.
Jason corse urlando verso la bestia, che cambiò di nuovo forma. La intrattenne per qualche minuto ma crollò sfinito a terra, disarmato. Era svenuto. Percy si diresse verso la parte opposta della grotta urlando

<<Vado a cercare Nico!!>>

Rimasi solo con la bestia. Erano tutti fuori gioco.
Camminò lentamente verso di me. Si alzò su due zampe e si allungò verso di me. Sfoderai la spada e senza alcuna esitazione, trafissi quel mostro. Pian piano iniziò a rimpicciolirsi, a diventare a grandezza umana. Il suo volto iniziò a plagiarsi in qualcosa di più guardabile e il suo corpo diventò esile.
Si stava trasformando in umano.
Gli occhi erano di un nero profondo, i capelli corvini scompigliati. Addosso un giubbotto da aviatore e dei pantaloni neri. Le mani sulla lama della mia spada e la bocca semi-aperta con del sangue che colava dal lato del labbro.

Quel giorno - SolangeloМесто, где живут истории. Откройте их для себя