VENTUNO

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Castle si era scusato con Joy, più volte, fino a quando non l'aveva convinta a lasciare Beckett. Con i suoi modi riusciva sempre ad ottenere quello che voleva e con lei non era diverso. Erano usciti tutti e tre dalla piscina e dopo che Rick le aveva dimostrato che stava più che bene e che era solo uno scherzo fatto a Kate, Joy sembrava aver dimenticato completamente quanto accaduto chiedendo di poter tornare in acqua con loro. Beckett però non aveva più alcuna voglia né di giocare né di scherzare, guardava Castle con aria severa e lui si accorse che probabilmente quello che aveva fatto l'aveva infastidita, molto infastidita. Quello che non aveva capito era che non era stato tanto il bacio a farla arrabbiare come lui era convinto, quando lo spavento che aveva fatto provare a Joy senza riflettere troppo sulle sue azioni, ecco perché in fondo era sempre così diffidente da lui, perché troppo spesso tornava fuori quel suo lato da bambino irresponsabile.

Rick se ne stava seduto sul bordo di un lettino vicino a quello di Kate, intenta ad osservare Joy nuotare spensierata, senza perderla mai di vista, e lui ogni tanto le lanciava qualche occhiata per capire il suo umore. Pessimo. "Perfetto! Non è nemmeno arrivata e già è arrabbiatissima" pensò lo scrittore sbuffando rumorosamente, tanto da attirare il suo sguardo, ancora una volta gelido.

- Che c'è? - Le chiese. - Ho chiesto scusa! Mi dispiace, stavo solo scherzando. Era solo un bacio!

- Non è per il bacio Castle, è per Joy, era terrorizzata! Dopo tutto quello che ha passato, non mi sembra il caso di simulare che anneghi in piscina. - Lo riprese seria.

- Ehy, ma vedi, Joy è tranquilla ha già dimenticato tutto! Rilassati Kate! Ma... che vuol dire "non è per il bacio"? Vuoi dire che... - Le stava ammiccando in modo estremamente sfacciato e lei si era tradita in modo stupido.

- Vuol dire che sei fortunato che non avevo la mia pistola, altrimenti non saresti uscito da quella piscina! - Borbottò Kate cercando di rimettersi a fare la dura.

- Andiamo Detective, eri preoccupata per me ammettilo! - Bastò ancora una volta uno sguardo per farlo tacere, ma non per togliergli quel sorriso dal volto. Si era preoccupata? Certo che si era preoccupata, si era preoccupata tantissimo, era terrorizzata, così come Joy, ma come poteva dirgli che le aveva fatto prendere un'enorme spavento senza che lui andasse oltre con i pensieri, come faceva lei.

Rick salutava Joy mentre nuotava come se nulla fosse e quella sua superficialità faceva Kate arrabbiare ancora di più. Come poteva credere che era già tutto passato solo perché stava nuotando in piscina? Era rimasta traumatizzata, ne era certa e lui doveva essere più responsabile con sua figlia. Fu lei questa volta a sbuffare. La sua mente come al solito correva troppo e si ritrovava a fare pensieri che non le appartenevano. Lei non era così, non era ansiosa e non era una che si preoccupava per ogni minima cosa. Eppure con Joy era diverso. Non poteva fare a meno di preoccuparsi di qualsiasi cosa. Così si era allarmata ed era scattata in piedi quando era lei ad essere andata sott'acqua. Si stava già avvicinando alla piscina quando riemerse e la salutò e lei dissimulò il suo nervosismo salutandola a sua volta.

- Rilassati Kate, sta solo nuotando sott'acqua! Le piace farlo. - Le disse Castle mentre tornava a sedersi.

- Non è pericoloso? - Chiese imbarazzata del suo nervosismo

- Ma no! Si vede proprio che non hai figli Beckett! Stai tranquilla, sei troppo nervosa! - Lo guardò ancora malissimo. Odiava quando le dicevano di stare calma, odiava soprattutto lui quando glielo diceva ridendo così, prendendosi gioco delle sue ansie.

- Mi domando come abbia fatto Alexis a superare l'infanzia con te! - Sbuffò Beckett pentendosi subito dopo di quello che aveva detto. Non lo pensava, ma voleva dire qualcosa per ferirlo, ma Castle sembrò non curarsene.

YouthWhere stories live. Discover now