7. ℂi sono io a proteggerti

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ALL'INTERNO DEL CAPITOLO SI AFFRONTERA' L'ARGOMENTO 'STUPRO', VIENE SOLO ACCENNATO QUELLO CHE E' SUCCESSO, NIENTE DESCRIZIONI E COSE VARIE!
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"Tre anni fa frequentavamo una normale scuola statale. Possiamo dire che eravamo tre amici che volevano essere come dei normali adolescenti, senza dover pensare alla compagnia di famiglia o a dover pesare le amicizie. Volevamo quello che volevano tutti i ragazzini di quindici-sedici anni, volevamo divertirci, farci amici e magari trovare l'amore.
Scherzo del destino... Credevo davvero di averlo trovato.
Ancora adesso mi incolpo per tutto. Forse... se solo io non avessi voluto uscire quella sera. Forse tutto questo non sarebbe successo, e ora i miei Hyung non sarebbero in quelle condizioni. È stata tutta colpa mia..."

Jungkook si era perso tra i ricordi, dimenticandosi del racconto e delle persone che aveva davanti.

Quei ricordi facevano male, non osava nemmeno immaginare cosa dovessero passare gli altri.

Avrebbe volentieri preso il loro posto, ma il passato non si può cambiare, si può accettare e loro, quel passato, non lo avevano ancora del tutto superato.

Sentì il caldo tocco di Taehyung dargli conforto, era un semplice sfioramento di mano, ma quel semplice gesto significava molto di più.

Kook si prese qualche secondo prima di ricominciare, cercando di non uscire fuori dal racconto con le sue inutili parole.

"Io una sera volevo uscire, sapevo di una festa di qualche nostro compagno...così ho convinto Jimin e Namjoon ad accompagnarmi.
Per le prima ore procedeva tutto bene, infondo non c'era troppo alcool o cose del genere.
Ma poi... li persi di vista. Li cercai per un'ora intera, ma senza trovarli.
Poi a un certo punto incontrai questo ragazzo... Yongguk. - V al sentire il nome di quella persona storse il naso geloso - diciamo che la serata è proseguita come ve lo state immaginando. Ma non mi ha fatto del male... cioè ero d'accordo, era da un po' che ci continuavamo a lanciare degli sguardi...
E io...io mi dimenticai il perchè ero così agitato...mi dimenticai di cercarli... mi faccio schifo per questo, non c'è bisogno che mi guardiate in quel modo. Ma io davvero non potevo immaginare... io..."

Delle lacrime cominciarono a bagnarli le guance.

"I-io davvero... non avrei mai immaginato! Quando il mattino seguente mi svegliai, cominciai a essere preso dal panico... dove erano? Cosa gli era successo? Come ho potuto fregarmene? Queste erano le domande che mi tormentavano e che continuano tuttora a tormentarmi. Non potrò mai perdonarmelo..."

"COSA! COSA PER DIO NON POTRAI MAI PERDONARTELO!" Esclamò Jin.

"JIN! Non vedi in che condizioni è? Non puoi calmarti un attimo?" Intervenne Tae in soccorso del suo ragazzo.

"Come posso calmarmi! Lo hai visto? Hai visto Jimin? Solo perchè tu puoi trarre un sospiro di sollievo perchè il tuo ragazzo sta bene, questo non significa che la stessa cosa valga anche per noi!"

"Non ti permettere sai? Anche Kookie sta male! Guardalo!"

"ZITTI! TUTTI E DUE O VI AMMAZZO!" Lo scoppio di ira di Suga li prese alla sprovvista, non era mai successo che il ragazzo alzasse la voce DAVANTI a loro e di certo nemmeno A loro!

"Ti prego, continua Jungkook" Continuò poi..

Con un piccolo cenno con la testa riprese da dove si era interrotto.

"Il primo che trovai fu Namjoon - deglutì piano - lui... era legato alla tastiera del letto, i polsi erano tutti rossi, il corpo pieno di succhiotti, potevo ancora vedere delle lacrime secche sul suo volto... io..." Non appena finì la descrizione di quell'orribile scena ricevette un pugno da parte di un Jin furibondo, che non gli permise di continuare la frase.

ℬULLYING Where stories live. Discover now