Daddy, I love you~🌹

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Jimin spense il telefono e ritornò in classe, sperando con tutto se stesso che quelle ore finissero il prima possibile, non ne poteva più. Voleva andare a casa a dormire, lo voleva così tanto. Per sua fortuna l'ultima ora finì, sistemò tutto il materiale nello zaino e corse fuori ad aspettare Tae, appena arrivò andarono verso casa del minore e iniziarono a parlare de più e del meno fino ad addormentarsi. Tae si svegliò e si rese conto che era tardi e che non avevano neanche pranzato, ma orami era quasi ora di cena così andò in cucina a preparare qualcosa per entrambi, finito di preparare il Ramen andò a chiamare Jimin che ancora dormiva beatamente. Appena si svegliò scese sotto e trovò tutto pronto così si sedette vicino a Tae e iniziarono a mangiare, dopo aver mangiato anche l'ultima briciola sparecchiarono e si buttarono sul divano accendendo la play. Le ore passarono e Jimin si addormentò sul petto del maggiore, cose che lo fece eccitare e non poco ma non poteva fare nulla, così decise di dormire anche lui dato che il giorno dopo avevano scuola. L'indomani si svegliarono e si sistemarono per andare a scuola, lungo il tragitto ridevano e scherzavano, arrivati nel cortile salutarono i loro amici e poi salirono le scale per andare in classe. Il prof di inglese era già in classe e stava per iniziare l'appello, dopo aver salutato educatamente si misero ai loro posti. Il prof iniziò l'appello e dopo aver finito cominciò a spiegare la lezione, passarono i minuti e ad un tratto vide Jin spuntare dalla porta, era nuovamente in ritardo, l'aveva fatto di proposito. Voleva stuzzicare il suo dolce Daddy, voleva essere suo, anche se già lo era, dato l'evidente segno violaceo sul suo collo. Un segno che significava la sua appartenenza al Daddy.
"Nuovamente in ritardo Kim?" disse con fare serio il professore.
"Già." rispose secco il minore.
"Sai cosa vuol dire questo?" disse accennando un sorriso malizioso senza farsi vedere dal resto della classe.
"Oh, mi scusi davvero tanto ma oggi non posso~" disse con tanto di sorriso.
"Non mi frega nulla di quello che devi fare, resterai qui. Punto e basta." disse con tono freddo impedendo al minore di ribattere, Jin se ne tornò al suo posto, contento di aver ottenuto ciò che voleva. È la prima volta che si comportava così, di solito era sempre timido, ma questa volta voleva essere diverso, voleva fottere Nam ad ogni costo. Le ore finirò e Nam aspettava Jin in classe, per sua fortuna il minore non tardò ad arrivare.
"Ciao Kim."
"Ciao Prof" disse ridendo il minore.
"Stai ridendo?" il piccolo approvò con un sorriso, facendo incazzare di più il professore.
"Nom dovresti far arrabbiare il tuo Daddy, ora dovrò punirti" disse avvicinandosi sempre di più al minore, che arrossì in viso, ma cercò di non darlo a vedere. Nam spinse il minore al muro e gli sollevò il mento con le dita.
"Vediamo se avrai ancora il coraggio di comportarti così con il tuo Daddy, mio cattivo babyboy". Non gli diede il tempo di rispondere che iniziò a stuzzicarlo e baciarlo tutto, così da causare lunghi gemiti e ansimi al più piccolo che involontariamente si spinse di più sul professore facendo scontrare i loro corpi, Nam se ne accorse, ma non ci diede così tanto peso. Dopo aver finito di stuzzicare il minore, si staccò e se ne andò dietro la cattedra lasciando il minore con un piccolo problemino.
"Ma.. ma!"
"Te l'ho detto che ti avrei punito? È ciò che ho fatto." disse sorridendo.
"E ora cosa faccio io?!"
"Risolvi da solo" disse con tono freddo facendo finta di nulla, cosa che al minore diede molto fastidio, infondo si aspettava che il suo professore facesse altro, quell'altro che lui desiderava, ma ciò non accadde.
Finita l'ora Nam uscì dalla classe senza dire nulla, ma una mano lo bloccò, la presa era così forte che decise di girarsi e capire di chi fosse quella mano, anche se già lo sapeva.
"Nam! Fermo.."
"Che c'è?"
Jin non disse nulla e lo baciò, senza ricevere consenso da parte del maggiore entrò con la lingua e iniziò a giocare con quella di Nam. Il bacio durò tanto, ma ad un tratto i due si staccarono per mancanza di aria.
"Scusami per essermi comportato come un cretino.. è solo che volevo vederti di nuovo, ma soli" disse chinando il capo in segno di imbarazzo.
"Ah si, babyboy?" disse accarezzandolo.
"Si.. scusami Daddy.." si strinse a lui.
"Per questa volta ok, ma non farlo più ok? Se vuoi vedermi puoi venire da me, va bene?"
"Va bene Daddy!" disse saltando in braccio al suo amato Daddy che lo prese subito palpando le sue natiche, ricevendo in cambio una piccola smorfia dal parte del minore.
"Piccolo, che ne dici se ti lascio il mio numero di telefono e più tardi vieni da me?"
"Va bene Daddy, però ho da finire i compiti di matematica.."
"Vieni pure, ti aiuto io baby, ecco il mio numero."
Jin salvò il numero in rubrica come "Sweet Daddy" e dopo ciò i due si diedero un ultimo bacio, un bacio che non significava un "Addio" ma un bellissimo "ci vediamo tra poco".
Jin era felicissimo, non vedeva l'ora di vedere il suo Daddy, era curioso di sapere dove abitava, voleva scoprire sempre di più su di lui, lo voleva così tanto. Forse troppo.

•I need you to breathe•Where stories live. Discover now