Moonrise Kingdom

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NamJoon accarezzava il viso di YoonGi con lo sguardo, al buio, illuminato solo dalla luce delle scene del film che aveva messo.
«Guardi solo film strani»
Il più grande aveva sospirato, NamJoon aveva riso.
Aveva di nuovo accarezzato il piccolo graffio fresco sul suo dorso con il pollice.
«Non è strano, è un'invitante storia d'amore»

YoonGi scoppiò a ridere, girò il viso sorridente verso NamJoon.
«Cosa c'è di invitante in due ragazzini americani scappati di casa che si baciano alla francese? Insomma, sta mettendo le mani sulle sue tette!»
NamJoon sorrise nel buio, percorse con lo sguardo il profilo del corpo dell'altro, si morse un labbro fermandosi sulle sue gambe, appoggiò una mano sul suo ginocchio. YoonGi si innervosì, provò a non allontanarsi mentre l'altro si avvicinava.

«Non me l'hai chiesto. Non posso baciarti, non è così che dovrebbe andare» deglutiva a fatica
«siamo romantici e non siamo noi»
NamJoon lo guardò, le labbra schiuse.
YoonGi sospirò.
«Non me lo chiederai, vero?»

YoonGi serrò le labbra, sciolse le loro dita intrecciate e si alzò. Tutto troppo velocemente, avendo quel piccolo momento di confusione che ti fa perdere l'equilibrio. Solo che sbadato com'era, YoonGi cadde all'indietro.
«Che figura di merda!» si alzò, pulì i suoi jeans non sporchi, solo per prendere un po' di tempo.
Alzò lo sguardo verso il più grande, schiuse la bocca. Non disse nulla.
Sospirò, si guardò intorno. Ovunque ma non negli occhi di lui.
«Non ho intenzione di baciarti o fare altro con te, non sono un giocattolo Kim. Davvero»

Namjoon ridacchiò, allungò lo sguardo dal pavimento al soffitto e iniziò a picchiettare le dita sul bracciolo del divano, quello stronzo di Sugar seduto sui suoi piedi.
Si prese tutto il tempo: osservò la tv e qualche scena del film, esaminò i libri che riempivano la libreria, la porta di casa e poi, di fianco ad essa Min YoonGi.
«C'è un problema»
puntò gli occhi in quelli scuri del più grande
«un problema per te»

L'altro alzò le spalle, infilò le mani tremanti nei jeans consumati. Li portava da anni, sembravano così fedeli che finchè anche l'ultimo filo non si fosse sfilacciato, lui li avrebbe portati con orgoglio.
Giocò con i fili nella tasca, girò il viso appena per non far notare il rossore delle sue guance pallide. Ingoiò il groppo in gola.
«Quale?»

NamJoon sorrise, un sorriso bellissimo. Min YoonGi si sentì morire.
«Senza di me, tu non ci sai stare» disse e poi, finalmente, il film ebbe l'onore di essere guardato.

RE DEL BLU RE DEL MAIDonde viven las historias. Descúbrelo ahora