9. Volevo solamente verità

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  "Rosam cape,
spinam cave"
Gabriele D'Annunzio

  "Rosam cape, spinam cave"Gabriele D'Annunzio

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E m i l y

"Grazie per avermi accolto, nonostante mi fossi completamente dimenticato di prendere un appuntamento" sentii dirmi per l'ennesima volta, mentre procedevamo verso l'uscita

"Signor Bouchard, questo è l'ultimo dei problemi. Mi occuperò di sistemare la situazione che si è creata e vedrà che coloro che l'hanno accusata di plagio finiranno in rovina, glielo posso assicurare" lo rassicurai, sperando che avesse capito quali fossero le mie vere intenzioni .

"Senza di lei sarei in un punto critico, devo essere sincero. Inoltre sono alla disperata ricerca di un nuovo fotografo, è una vera disgrazia ciò che gli è capitato" dichiarò, facendo un gesto di disapprovazione con il capo.

"Si riferisce ad Alexander? Non lo vedo da settimane, ormai, è successo qualcosa di grave?" chiesi, sperando di scoprire la motivazione per la quale lui non si fosse presentato in ospedale e non avesse risposto alle innumerevoli telefonate ricevute.

"Mi ero quasi scordato della vostra amicizia, ho totalmente perso la testa in questo periodo" replicò, iniziando a massaggiarsi le tempie con fare delicato, facendomi ricordare che qualche minuto prima si stava lamentando della forte emicrania che lo stava affliggendo.

"Siamo in rapporti sin da quando eravamo piccoli, ma non sono a conoscenza di quello che gli sta succedendo in questo periodo. Ho provato a contattarlo svariate volte, eppure nessuno ha mai risposto" confessai, sperando che potesse darmi delle risposte senza sentire il bisogno di doverne cercare, a sua volta, altre.

"Non dovrei essere io a dirglielo, mi dispiace Signorina Howard" ammise l'uomo, per poi sistemarsi la cravatta di seta in modo attento e puntiglioso, con l'intento di terminare il discorso che lo stava rendendo particolarmente agitato.

"Nessuno vuole dirmi mai nulla, non è il primo a nascondermi la verità" mi accorsi solo dopo averle dette che, le parole da me appena enunciate, risultarono arroganti e fuori contesto.

"Alexander è morto, le circostanze sono ancora sconosciute. Mi dispiace, non sa quanto"

Iniziai a sentirmi spaesata, le voci intorno a me erano lontane ed indecifrabili. Improvvisamente mi accorsi che tutto stava iniziando a girare, piano piano diventava nero, mentre le temperature si abbassarono in modo drastico.

. . .

Mi risvegliai stesa a terra, accerchiata da persone che non conoscevo. All'improvviso sentii il volume alzarsi, facendomi fischiare le orecchie e rendendomi ulteriormente confusa. Vedevo persone, sentivo voci e suoni, ma non riuscivo nemmeno a decifrare chi fossi e dove mi trovassi. Percepii un dolore alla gamba sinistra, accorgendomi di essermi procurata una ferita piuttosto evidente.

Fix You » jdb [wattys 2018] ; [completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora