Essendo un bambino che compie gli anni

27 6 2
                                    

Casa mia, 23 agosto 2005

Caro diario,

Ieri, alla mia festa di compleanno, è successa una cosa stranissima. I miei genitori mi hanno regalato un libro (indovina chi l'ha scritto), un puzzle e un pallone. Cosa c'è di strano, dirai tu, sarà un pallone da calcio. Invece no. Quando ho visto la carta su una cosa tonda ho pensato subito che fosse stata un idea del papà, per farmi iniziare adesso che lui ha smesso. Invece no. Dato che non mi è mai interessato più di tanto il suo sport, ha voluto provare con un altro. Domani andiamo in un campetto qua vicino a giocare con Matteo e Gianni. Spero che sia bello provare.

Mattia


Campetto vicino a casa, 24 agosto 2005

Caro pallone da basket,

Grazie per questo bellissimo pomeriggio. Mi sono divertito un sacco con te, i miei amici e mio papà. Soprattutto sono contento per lui, l'ho rivisto ridere dopo moltissimo tempo. Ah già, tu non sai che ha un tumore ai polmoni. Ma non parliamo di questo, non è bello. Sappi solo che, con te, si è divertito molto. Sembrava un bambino come me, Matteo e Gianni, giocava per il gusto di giocare, senza voler vincere a tutti i costi. Infatti abbiamo vinto noi, anche se arrivavamo a malapena al canestro quando tiravamo. Sei il mio regalo di compleanno preferito. Spero di giocare ancora con te tra poco, anche se l'estate sta finendo e tra poche settimane ricomincia la scuola.

Mattia


Casa mia, 1 settembre 2005

Caro diario,

Tra veramente pochissimi giorni inizia la scuola. Purtroppo questa estate è passata veramente troppo in fretta. Tra poco torneranno libri, quaderni, compiti e simili. Però rivedrò finalmente i miei amici. Ma Aurora no, lei non ci sarà più. Magari un giorno ci incontreremo di nuovo, non lo so. Io ci spero, ma la vedo davvero dura. Adesso sto tornando triste e non ho più voglia di scriverti. Scusami davvero, ma è più forte di me.

Mattia

Io SonoWhere stories live. Discover now