Capitolo 6 Allyson

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L'amore ha un sapore dolce amaro,

che chiede di sprigionarsi sulle nostre labbra.

Ho conosciuto questo ragazzo strafottente al quale non fregava nulla di nessuno se non di sé stesso; ora, ciò che ne rimane è un corpo straziato da un'anima che non trova pace. Lo osservo mentre volge il suo sguardo al soffitto e vorrei solo capire cosa stia torturando la sua mente. Mi mordo le unghie, una vecchia abitudine che avevo accantonato. Senza volerlo, i miei piedi raggiungono la finestra che si affaccia sul cortile della casa di mia madre. Credevo che tutte le nostre difficoltà fossero legate a lei, su suo padre, il loro matrimonio e l'incidente di Arleen, ma solo ora, in questo istante, mi rendo conto che dietro a Damon si nasconde molto più di questo.

«È facile, vero? Abbiamo sempre fatto così da quando ci conosciamo...», le parole stanche di essere state soffocate per troppo tempo iniziano a prendere vita da sole. «Un passo avanti e venti indietro, Dam, sempre. Vuoi che esca dalla tua vita? Oh, non sai quanto avrei voluto starti lontana». Le sue mani si serrano in due pugni che tiene vicino alle gambe, mentre resta seduto a fissarmi, riducendo gli occhi a due fessure, mi trafiggono come lame, incidendo sulla mia pelle un fiume di silenzi, di ombre e segreti che continuano a perseguitarci. «Lo volevo sin da quando il mio cuore ha incominciato a perdere battiti per te, ma nel mentre non stavo perdendo solo quello, stavo perdendo anche me stessa, senza saperlo...», scuoto la testa e sento tutte quelle cicatrici aprirsi a una a una. «I tuoi giochetti, Joselyn, la droga, le lotte... mi sono lasciata risucchiare, perché o annegavo con te o senza di te, ormai non potevo più tornare indietro», ammetto quasi a me stessa. Posso amarti fino a morire, ma posso anche morire per il tuo amore. Quanto mi sono spinta oltre per te? Ho superato limiti che non avrei mai neanche lontanamente immaginato. Solo per i tuoi occhi verdi che non potevano non inchiodarsi ai miei, perché non potevo non inebriarmi il respiro con il profumo del tuo corpo, mentre mi rifugiavo nell'unico posto in cui mi sentivo al sicuro... fra le tue braccia.

«Al...», prova a dire.

«No! Ora parlo io», mi avvicino a lui, mettendomi in ginocchio tra le sue gambe. «Mi hai tradita, sì, lo hai fatto, tante, troppe volte. Perché sapevi solo ferire per non essere ferito». Il suo sguardo scivola dal mio volto fino a perdersi nel nulla, nessun riflesso compare nel suo sguardo; è qui, ma in realtà è così dannatamente lontano da me. «Guardami», mormoro senza alcun risultato. «Guardami!», grido colpendo con i pugni le sue gambe. «Sono rimasta seduta in silenzio in una sala d'aspetto mentre tutti entravano a trovarti... tutti, Damon, tranne me», sbraito mentre la voce, tradita dalle troppe emozioni, si incrina. «Ho rispettato i tuoi spazi, messo da parte la mia vita per te, ma ora...», mi mordo il labbro per impedire alle lacrime che pungono di uscire, «ora se non mi dici cosa ti sta torturando, ti lascerò andare... per sempre. Siamo andati a fondo troppe volte... adesso basta», dico con un fil di voce che si spezza fendendo l'aria.

Ci guardiamo per secondi interminabili, i suoi occhi vagano sul mio volto come se volessero memorizzarne ogni dettaglio. Mi sta dicendo addio, lo sta facendo di nuovo, lo conosco troppo bene. Senza proferire parola mi alzo in piedi, la sua mano si chiude attorno al mio polso.

«Hai ragione, sono stato un fottuto bastardo egoista», resto con gli occhi puntati sulla parete di fronte a me, non ho il coraggio di guardarlo. «Avrei voluto essere qualcun altro per te...», il suo respiro si fa pesante, la voce arriva bassa e profonda, provocandomi un brivido per tutta la spina dorsale. «Sapevo di non meritarti fin dall'inizio ma, allo stesso tempo, non riuscivo a liberarmi la testa dalla tua voce, dal tuo modo di guardarmi, da tutto ciò che ti riguardasse...», una parte di me si è sempre sentita legata da un filo sottile, quasi impercettibile, a questo ragazzo e sapevo che era così anche per lui. Forse è per questo che ho nuotato contro corrente, che gli ho permesso di schiacciarmi. Il dolore di perderlo era più grande di qualsiasi altra umiliazione.

Un Amore Proibito 2 - Vite LontaneWhere stories live. Discover now