No, non è un errore di battitura: intendo dire esattamente quello che ho scritto. Tuttavia prima di spiegare bene il doppio significato del titolo di questo capitolo devo dipanare un attimino la situazione che fa scaturire dal mio piccolo e arido cuore l'ennesimo monologo.
E' uscita la fantomatica Rosa degli Wattys, a cui io e Lice quest'anno abbiamo provato coraggiosamente ad iscriverci. Poco male, non siamo state prese in considerazione. Sapevamo che c'era anche questa possibilità e non ce ne facciamo un problema. Anzi, conosciamo un terzo delle opere contenute in quella lista e possiamo assicurarvi che meritano (tanto che sono nel nostro elenco di lettura "I Meritevoli").
La cosa che più mi ha scioccata però è stato essere avvisata dalla mia collega che, sul gruppo Facebook dedicato a Wattpad Italia, fosse scoppiata la caccia alle streghe.
Trovatemi un senso alla rosa! Non la capisco!
Questa è la frase che più vedo ripetuta tra i commenti. Ammettetelo, la sconfitta è dura da digerire. Io lo ammetto, non me ne vergogno: mi è dispiaciuto non essere nemmeno considerata assieme a Lice per le opere che scrive o che scriviamo. Però riconosciamo che le opere dentro sono totalmente okay, quindi ben venga. Avremo delle ottime letture.
Non è che forse, siete invidiosi?
Potrebbe essere, dall'acidità con cui vedo spalare merda su quei poveretti che sono stati selezionati. Vola merda neanche una mucca avesse cagato su un ventilatore. Molti utenti si lamentano di non essere stati presi nonostante le vagonate di stelline. A quanto pare i soggetti autori di tale commento non sanno leggere, perché se avessero gli occhietti puliti vedrebbero che molte delle opere nella Rosa hanno meno di 500 visualizzazioni totali, alcune sono palesemente mezze sconosciute (citiamo ad esempio "Era un bravo vicino. Salutava sempre" del caro amico Riccardo Pisconti). Non si tratta di fama o di celebrità, ma semplicemente di un gruppo di persone (a noi sconosciute e grazie al cielo per loro) che hanno guardato tutte le storie contrassegnate dall'hashtag apposito e hanno deciso quali valessero la pena e quali no. Finita lì.
Ora inizia il mio pensiero: sto cercando dello STREGA, il liquore, non una fattucchiera/maga/incantratrice/CaraDelavigne. Perché penso avrò bisogno di una bella sbronza per capire come funziona il mondo di Wattpad. Seriamente, non vi capisco. Amano tutti il fair play, ma tutti lo odiano. Tutti vogliono che la loro storia venga letta, ma non leggono mai le storie degli altri. Partecipano agli scambi di lettura per dare pareri utili, ma se ricevono pareri contrari a quelli che pensano di meritarsi parte la macchinetta sparadeiezioni. Tutti vogliono avere più stelline, ma chiunque abbia più stelline è un baro e un infingardo e le ha comprate al mercato nero degli organi di criceti. Prima di tutto le stelline contano poco o niente, servono solo a mostrare quante persone potrebbero aver letto e apprezzato il capitolo per farlo rientrare nelle famose classifiche di genere (il cui algoritmo è più misterioso del buco nero dove spariscono le cose in casa mia). Ci riteniamo tutti dei novelli Stephen King su questo sito, non mi esimo dalla definizione, ma se c'è una cosa che ho ben chiara di me stessa e della mia posizione è che non sono niente di più speciale di nessuno qui. Sono solo un utente in mezzo a milioni di altri utenti che vogliono l'attenzione di altri utenti che a loro volta cercano attenzione.
La cosa fondamentale che manca su wattpad è l'altruismo genuino, l'interesse per la lettura fatta per il gusto di sentirsi raccontare una storia. Non dovrebbe girare tutto attorno ad occhietti, stelline e numerini, se no si tratterebbe di una maglia di Tally Wejil con una stampa assolutamente discutibile. Io do una stellina a te, quindi tu ne devi dare una a me. Pensateci un attimo, è così che funziona la legge del taglione. Stiamo diventando un microcosmo di quindicenni instabili con un disperato desiderio di apprezzamento e attenzione da parte degli altri così viscerale che non ci rendiamo nemmeno conto di essere circondati da altri esseri umani. Un po' di creanza, bestiole, non siamo agli hunger games. Non siete rientrati negli wattys? Mi dispiace (DAVVERO) per voi, nemmeno io ci sono entrata, ma mi complimenterò con chi ci è riuscito e vedrò se riesco a leggere molte delle storie incluse nella Rosa. Mi dispiace non essere rientrata io stessa, ma ora arriviamo al secondo punto della mia dissertazione.
Io sono a caccia di uno Strega, premio letterario di importanza nazionale che ogni anno premia i migliori scrittori emergenti e non della scena italiana. Non sono alla ricerca di uno Wattys, mi spiace. So di non essere assolutamente nessuno, di non essere nessuno qui, ne in Italia, ne su Instagram ne da nessun altra parte. So che riempio i miei capitoli di errori di battitura perché scrivo troppo veloce e la mia tastiera si impalla. So che nemmeno un quinto di voi ha letto il resto delle opere su questo profilo. Lo so, e me ne faccio una ragione. Questa è la mia gavetta, il posto dove sto imparando ad essere creativa fuori dalla mia comfort zone, dove mi sono per la prima volta azzardata a pubblicare tutti quei monologhi che mi giravano nel cervello. E' la mia arena d'allenamento. Non voglio scrivere per le stelline, per gli occhietti. Voglio scrivere per lo Strega. Voglio puntare in alto, più che posso. Perché se punto in alto e manco, posso correggere il tiro. Se punto in basso e centro, ho fallito.
Sparare merda sui selezionati non mi renderà una scrittrice migliore. Lamentarmi che hanno comprato le stelline non me ne porterà. Potrebbe essere (anche se dubito) ma la vita non è famosa per essere giusta. Proprio il fatto di essere cosciente che non sarà sempre tutto rose e fiori mi rende ancora più certa che sono l'impegno e il sostegno da parte delle persone potrà portarmi dove voglio arrivare, nient'altro. Il talento è utile, certo, ma copre solo un misero 3% del necessario a scrivere un libro. Il restante 97% purtroppo per noi scrittori è occupato al per più di metà dagli interessi del pubblico, che noi non possiamo controllare e prevedere. Il resto è tutto esercizio, pratica, costanza, lacrime e qualche birretta di disperazione. Capite il mio punto di vista? Lo spero, perché forse potremmo vivere tutti un po' più tranquilli.
Auguro il meglio a tutti i candidati (soprattutto ai cari RPisconti e CactusdiFuoco, vi lovviamo).
La cosa più assurda è il fatto che un concorso che dovrebbe portare popolarità e fama porti odio, invidia e tanta, tantissima merda. Comprerò un appezzamento in Toscana e andrò a coltivare con tutto questo concime che sto trovando. Penso che una coltivazione di Alberi della Coerenza farebbe bene al pianeta. Se questo è ciò che porta la vittoria, tranquilli non la voglio.
Ora posso tornare a spaccarmi di Netflix consumando ossigeno utile al pianeta.
Alla prossima, pace amore e Strega
- fraffen

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