Capitolo 12: Scommettiamo?

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Cosa vuoi fare? mi chiede la mia coscienza, allarmata.
Voglio solo fargli capire che non è lui che comanda. Che non può controllarmi e pensare di potermi fare quello che vuole. Voglio dimostrargli di avere anch'io dell'ascendente su di lui.

Oh mio dio, andrà a finire malissimo.
Probabilmente. Molto probabilmente.

Cerco di distrarlo abbassandomi un po' la canotta, già scollata di per se. Lui non stacca gli occhi da me e segue attentamente ogni mio minimo movimento.

Mi metto sulla punta dei piedi e mi aggrappo al colletto della sua t-shirt, scoprendogli un po' il petto muscoloso, leccandomi le labbra lentamente.

Devo cercare il più possibile di sembrargli irraggiungibile. A un passo da lui, ma allo stesso cento miglia distante.

Lui prova ad essere il più rilassato possibile, ma la sua mandibola continua a contrarsi.
Alzo la testa mettendo in mostra il collo e sciogliendomi i capelli.

- Bimba che vuoi fare? -
- Provocarti -

Si okay, capisco che vuoi fare, ma sembri comunque deficiente.
Eh lo so ma sai com'è non ho tutta sta esperienza nel provocare ex carcerati, che ti fanno saltare le ovaie in un nanosecondo solo guardandoti.
Vabbè provaci, che ti devo di. Male che va dici che eri ubriaca.
Giusto.

- Bimba non ti conviene - dice lui indietreggiando verso la scalinata che porta alla stanza dei combattimenti e sedendosi qualche gradino più in basso rispetto al primo.

Impulsivamente faccio una cosa che non pensavo avrei mai fatto, e mi do immediatamente uno schiaffo mentale per essermi cacciata in questa situazione, e mi metto a cavalcioni su di lui, passandomi una mano tra i capelli.

Lo vedo contrarre la mandibola e irrigidirsi. Dylan O'Brien colto di sorpresa, non l'avrei mai detto.

Mi mette una mano dietro la nuca e spinge violentemente il mio volto contro il suo, stabilendo un contatto tra le nostre labbra che cercavo in tutti i modi di evitare.

Non che non avessi voluto baciarlo, diamine se lo volevo, ma non potevo dargliela vinta così o più semplicemente non potevo baciare un ragazzo e cinque minuti dopo baciarne un altro.

Lo avrei baciato una volta, una soltanto, e poi me ne sarei andata lasciandolo solo. Ma non riuscivo a fermarmi, le sue labbra erano talmente perfette...

Sentivo le sue mani grandi sui miei fianchi e spingevo il mio bacino contro il suo, mentre le nostre lingue si intrecciavano freneticamente, senza avere il ben che minimo controllo.

Avevo una mano al lato della sua testa e una tra i suoi capelli corvini. Glieli tiravo e mi ci aggrappavo disperatamente. Non capivo quello che mi stava succedendo. Ero stata veramente incoerente e questa cosa non mi piaceva affatto.

Muovo i fianchi mentre lui da piccole spinte con il bacino, in modo da creare una sincronia perfetta ed eccitante come non mai.

Mi allontano un centimetro da lui, ansimante e non stacco un attimo lo sguardo dalle sue labbra. Mi sento accaldata ed agitata, la situazione si è completamente rivoltata.
Lui però non deve capirlo, altrimenti sono fottuta.

La sua bocca famelica si concentra sul mio collo e tra morsi e baci perdo totalmente il controllo.

Mi sento una puttana.

Tutto questo va contro i miei prìncipi, è sbagliato. Se gli fossi stata lontana fin dall'inizio probabilmente adesso non sarei qui.

Non mi piace come questo ragazzo abbia il potere di cambiarmi a tal punto e di risvegliare in me sensazioni che non provavo da tanto.

Cerco di mettere fine a questa situazione prima che sia troppo tardi, usando le sue stesse parole contro di lui.

- Dylan - ansimo.
Lui emette un verso per incoraggiarmi a parlare, senza però staccarsi dal mio collo.
Sentire la sua lingua a contatto con la mia pelle mi rende difficile mantenere il filo del discorso.

- Tutto questo è sbagliato. Non sarebbe dovuto succedere niente tra di noi. Non dovrebbe succedere mai, e lo sai anche tu. -

A quel punto lui smette di fare quello che lo stava tenendo tanto impegnato e mi guarda negli occhi.

- Cosa stai dicendo? -
- Lo stesso che mi hai detto tu più di due settimane fa -

Lui continua a fissarmi negli occhi e fa una lieve risata amara.
- Bimba, io più di tutti sono convinto che tu debba starmi alla larga. Ma sappiamo entrambi che non è possibile -

- Quindi staresti dicendo che io non potrei stare senza di te? -
- Esattamente -

- Scommettiamo? -

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I'm baaaaaaaaack.
Facciamo almeno 15 commenti per il prossimo capitolo?

LA's Devil - dicono che tu sia il diavoloWhere stories live. Discover now