Capitolo 25.

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Succede che a volte la testa ti porta da una parte,il cuore da un'altra.Tu vorresti prendere la strada che ti indica il cuore,ma la testa ti fa immediatamente cambiare idea.A quel punto ero arrivata persino io a capire che non ero innamorata di Cory.E allora perchè ci stavo insieme se amavo Harry? In fondo Harry non mi aveva fatto nulla di male,soltanto aveva rispettato i tempi per darmi il fatidico bacio. Invece Cory non aveva aspettato a dichiarare i suoi sentimenti.Non ci capivo piú niente,avevo il cervello in fumo nella confusione più totale.

Ripartimmo dall'autogrill con i nervi a mille.Avevo gli occhi ancora rossi per il pianto,le labbra screpolate e le mani che tremavano.In piú credevo di essermi ammalata,avendo i vestiti bagnati.Finalmente,dopo un po' di viaggio,entrammo a San Josè.Durante il traggito Cory non aveva smesso di tranquillizzarmi sussurrandomi cose dolci o accarezzandomi la schiena.Era incredibile la dolcezza di quel ragazzo.Stava lì,buono,a guardarmi con quegli occhi stanchi ma contenti,come quando,dopo una lunga passeggiata,ad un bambino si compra il suo gelato preferito.Spense la radio,avendo capito che preferivo il silenzio,e mi lasció sfogare.Avvertii Louis con un messaggio,avendo paura,peró,della sua reazione.Insomma,avevo mollato così,da un momento all'altro,e avevo fatto la cascamorta con Cory,quando avevo giá dichiarato il mio amore per Harry.Le labbra mi tremavano,e avevo la pelle d'oca dappertutto.Arrivati a casa di Cory,mi fece scebdere dall'auto e mi avvolse tra le sue braccia.Salimmo in camera sua,e prese una coperta per entrambi.Lì,su quella collina,rispetto alla cittá,faceva piú freschetto.Mi guardavo intorno tremante,mentre cercavo di scaldarmi,mentre Cory frugava tra i piumoni.Era come se non ci fossi mai stata da lui,eppure,a differenza di un'ora fa,mi sentivo in imbarazzo lì con lui.Con Harry,invece,provavo una sensazione di leggerezza,mi comportavo come ero veramente,sapendo che lui mi avrebbe accettata comunque.Dopo aver preso la coperta,si giró con gli occhi preoccupati,e mi porse anche un felpone con dei pantaloncini da basket.Sotto i suoi occhi mi iniziai a togliere i vestiti bagnati,per poi realizzare di dovermi dare una sciacquata.

«Cory,ehm..potrei farmi una doccia?»chiesi titubante.

«Certo.Il bagno è in fondo a destra.»rispose indicando la porta della camera.Mormorai un grazie quasi non percepibile e,lentamente,mi avviai verso il bagno.Guardavo diritto davanti a me,stavo per incominciare a piangere,me lo sentivo.Aprii di corsa la porta laccata di bianco,e la chiusi appoggiandomici sopra.Le mattonelle in marmo erano fredde,i piedi mi facevano male.Mi accucciai lì per terra,incurante del fatto che forse mi sarei dovuta muovere,ma non pensavo al tempo,in quel momento,aspettando che la vasca si riempisse.Pensavo al mio stupido egoismo,a quanto ero troppo orgogliosa per ammettere i miei sbagli.Stavo mentendo a tre persone:a Harry,a Cory e a me stessa.Chissá cosa stava facendo Louis adesso,cosa avrá pensato di me.E Jess? Oh,la mia Jess,a lei con Niall andava tutto bene.Certo,perchè lei era sicura dei suoi sentimenti.La colpa era solo e soltanto mia,che mi stavo comportando in quel modo.L'acqua aveva riempito la vasca in ceramica,e un delizioso profumo di bagnoscuma alla vaniglia si diffuse nella stanza.Chiusi l'acqua e mi tolsi anche il costume,per poi andare davanti allo specchio.Quell'orribile persona riflessa nello specchio aveva la pelle bianca pallida come la neve,due occhiaie violacee enormi e le labbra spellacchiate.Ribollivo di rabbia dentro,rabbia contro me stessa,contro ció che avevo fatto.Con la forza di un uragano caricai il braccio e sferrai un pugno dritto sullo specchio.Oramai non sentivo più dolore fisico;la mano mi era presa a sanguinare,piccoli cocci di vetro sparsi sul pavimento.Mi ciondolai fino alla vasca,incominciando a piangere.In ogni singola lacrima c'erano tutti i sentimenti che stavo provando in quel momento.C'era Harry,e il suo sorriso,che ancora mi cercava.Poi c'era Cory,inconsapevole di quello che mi stava capitando.C'era la delusione di Louis e di Jess,e c'era tutta la tristezza e la tensione che avevo accumulato fin'ora.Quando mi immersi nell'acqua calda,sentii le gambe cedermi e farmi male.La testa mi girava e la mia mano destra aveva iniziato a sanguinare,perció la tenni fuori dalla vasca.Iniziai a singhiozzare rumorosamente,non riuscivo a sopportare tutto quel dolore.Erano passate poche ore da quel bacio con Cory,eppure ancora i sensi di colpa mi mangiavano.Nella mia mente venne riproiettata la faccia sconvolta e ferita di Harry,che,in fondo,si fidava di me.

Piccole gocce di sangue cadevano sul pavimento,stavo combinando un disastro.Cory non meritava tutto questo.Le palpebre non mi reggevano per la stanchezza,chiusi un attimo gli occhi,per ritrovarmi poi chiusa in un sonno profondo.

«Sam!».Qualcuno mi chiamava.

«Sam,apri gli occhi.»

Lentamente mi svegliai,ancora un po' frastornata.

«Eh? Dove sono?»chiesi con la voce roca.

«Non mi riconosci,Sam?»rispose la persona che mi trovavo davanti.Feci fatica ad assimilare quelle poche parole.La ragazza bionda mi sorrise.Aveva un lungo abito bianco e,a piedi scalzi,camminava nel vuoto.

«Ancora tu? Perchè mi hai riportato qui?! Lasciami stare!»iniziai a gridare.La mia coscienza mi aveva di nuovo fregato,ero di nuovo nel mio subconscio,come prima di morire.Non aveva piú le ali,stava camminando come me.Continuavo a piangere,lei era ferma a guardarmi.

«Perchè non hai piú le ali?»domandai singhiozzando a bassa voce.

«Dipende da te.»

«Come? Non capisco.»risposi passandomi un braccio sulla faccia per asciugare le lacrime.

«Sono scomparse quando hai dichiarato i tuoi sentimenti ad Harry.In quel momento eri felice,eri sicura della tua scelta,e le mie ali sono scomparse.Un giorno,io non ci saró piú qui e tu non vi verrai piú.»

«E quando accadrá questo?»

«Quando sarai felice,quando la tua strada sará decisiva.»rispose lei.Riflettei un attimo sulle sue parole.La mia strada era con Harry? Non le dissi piú nulla.

«Ricordati,Sam,che questa è la tua vita.Decidi tu il tuo destino,non è tutto un caso.Fai ció che credi giusto per te.Perchè se tu lo vuoi,tu puoi.»

La sua figura appariva sbiadita,se ne stava andando.

«No,aspetta.Non te ne andare!»cercavo di dirle.Stava scomparendo,e io con lei.

Sentii qualcuno scuotermi con violenza.

«Sam! Che cosa ti è successo?»urló Cory in preda al panico,alludendo alla mia mano sanguinante.Aprii gli occhi,come se fossi estasiata.La voce del ragazzo accanto a me pareva lontana;tenevo gli occhi fissi in un punto davanti a me,perso nel vuoto piú totale.

Perchè se tu lo vuoi,tu puoi.

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