Capitolo V

225 28 6
                                    

Arrivati dall'altra parte del lago Arthur iniziò a cercare una via per tornare in città. Però Francis non lo incoraggiò. Sapeva benissimo che se fossero tornati lo stregone gli avrebbe catturati. Era meglio rimanere lì finché non avrebbero trovato il modo di sconfiggerlo.

Si avvicinarono a un tronco d'albero trovato alla fine della sponda.
Ma il torrente finì per trascinarli sulla terra ferma.

«È tutta colpa tua se siamo qui in questo momento!» Urlò Arthur in preda all'ira.

«Non può essere colpa mia... sono troppo bello per essere colpevole.» Ribatté tranquillo il Principe.

«E tu sei anche poco modesto e...» non riuscì a terminare la frase che i due sentirono un rumore sospetto.
Dai cespugli uscì infatti un enorme coccodrillo che fece quasi prendere un infarto al povero Arthur.
Francis andò a soccorrerlo camminando a due zampe, come meglio sapeva fare.

Il coccodrillo non si mosse più di tanto. Rimase ad osservare i due ranocchi uno accanto all'altro. (Mi sa che sentiva odore di ship)
Alla fine Francis decise di aprire bocca:"Ma tu chi sei?? Che vuoi da noi??"

«Io sono Alfred! Non ho fatto altro che notarvi per tutto il lago. E... vi ho seguiti.»

«Aspetta un momento...» disse Arthur che intanto si era ripreso:«Non ci vuoi mangiare?»

«Nah, le rane non mi piacciono.» Contrappose il rettile. «Ma siete carini. Come vi chiamate?»

Prese il sopravvento Francis:«Io sono il Principe Francis Bonnefoy... mentre quello accanto a me è un insulso plebeo.»

«Ma come ti permetti principe da strapazzo!» Richiamò offeso il ragazzo trasformato da poco in rana.

«Ehi non litigate! Comunque ho notato che avete un accento alquanto strano. Siete sicuri di essere rane?» Domandò incerto il coccodrillo.

«Beh in realtà saremmo esseri umani. Ma uno stregone voodoo o che ne so ha trasformato nostra altezza reale in un ranocchio.» Disse indispettito Arthur.

«Come?? Uno stregone voodoo?» Spalancò gli occhi Alfred.

«Perché? Lo conosci?» Chiese speranzoso Francis.

«Ehm... diciamo che ne ho sentito parlare. Ha occhi rossi come il sangue e i capelli biondi cenere?»

«Esatto! È lui che mi ha trasformato!»

«È come sei cascato nella sua trappola?»

«Beh, mi ha detto che sarei tornato ad essere ricco se avessi passato una carta al mio valletto...» da quell'assurda notizia il coccodrillo si mise a ridacchiare. Non aveva mai conosciuto una persona, benché principe, così ingenua. Invece Arthur era più o meno furioso, visto che aveva baciato quel ranocchio per niente.

«Aspetta un momento! Vuol dire che ho dato un bacio in bocca ad una rana per niente!?»

«Vi siete anche baciati?» Esclamò Alfred incuriosito.

«Certo che...» prima che Francis potesse rispondergli con malizia intervenne Arthur:«Non sono affari tuoi!»

«Comunque ragazzi... vi posso aiutare!»
Esclamò il coccodrillo molto emozionato.

«Davvero?? Come?» Chiese Francis incuriosito.

«E perché dovresti farlo? Vuoi qualcosa in cambio, non è vero?» Fu scettico Arthur a una notizia del genere.

«Ma no... non voglio niente di particolare. Ecco...» iniziò a parlare Alfred ma venne interrotto da Francis:«però cosa?»

«No, cioè, vorrei che mi aiutaste a ritrovare mio fratello Matthew! Era più piccolo di me, lo persi molti anni fa e vorrei tanto ritrovarlo!»
A quelle parole Francis si commosse. Ma Arthur aveva un piano. Non si fidava granché del coccodrillo. Voleva solamente tornare a casa nella sua forma umana.

Così disse:«Certo Alfred! Ti aiuteremo a trovare tuo fratello! Ma... prima aiutaci a ritornare umani.»

I due ranocchi e il coccodrillo si incamminarono verso la laguna. Camminarono per un po'. Arthur era esausto e dopo circa un chilometro si accasciò accanto a un albero dall'esaurimento.

«Allora? Non ti muovi più?» Chiese scherzosamente Francis fermatosi anche lui a riposare. Arthur non rispose, ma si limitò a sorridere non poco preoccupato dal viaggio. «Quel coccodrillo sarà veramente sincero?» Si chiedeva.
«Muoviamoci ragazzi! Feliks è abbastanza lontano da qui!»

«Chi?» Chiese Arthur non capendo chi fosse.
«Hai detto che ci potevi aiutare... non che ci servisse una zampa da altri.» Contrappose Francis.

«Lo so ragazzi. Ma io non ho poteri magici. E neanche questo Feliks per dirla tutta. Ma lui sa dove si trova chi veramente può aiutarvi!»

«E chi sarebbe!?» Domandò Arthur irritato da solo lui sa cosa.

"La chiamano Donna Beta. Io c'ho parlato poche volte con questa signorina... non la conosco benissimo. Ma so che è anche lei una strega Voodoo ed è dalla parte dei buoni!"

«Lo dici veramente?» Disse Francis.

«Mai stato più sincero di così.»

Il Principe e il Ranocchio ~FrUk~Where stories live. Discover now