Capitolo 5 - Il dormitorio abbandonato

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Kimy avanzava nella foresta occidentale, seguita da Ricky. Quella parte della foresta era poco frequentata e la vegetazione era molto fitta. Dagli alberi filtrava a malapena la luce del sole e i vari arbusti erano smossi da animali che si nascondevano al passaggio dei due. D'un tratto, i ragazzi videro che gli alberi si diradavano e che erano giunti nei pressi di una piccola collina. Sulla cima di quest'ultima, spiccava un vecchio edificio fatto di legno e pietra, con le finestre rotte e le porte cadute a terra. Il vecchio dormitorio Slifer Rosso era una piccola costruzione di due piani, al livello inferiore e superiore, raggiungibile da una balconata, si vedevano diverse camere con letti a castello. Ricky si incamminò verso la porta, ma Kimy si fermò.

- Cosa c'è? Hai paura? – chiese il ragazzo.

- No affatto. Mi chiedevo solo come potessero vivere qui gli studenti di quegli anni. E' tutto così... squallido... - rispose lei.

- Sei abituata al lusso ed allo sfarzo. Il posto dove sono vissuto io prima di venire qui non è tanto diverso da questo. – replicò Ricky.

Kimy chinò lo sguardo, probabilmente con quell'affermazione aveva colpito i sentimenti di Ricky.

- Mi spiace, io non volevo dire... -

- Non ha importanza. – tagliò secco Ricky – Pensiamo a cercare Lilly piuttosto. –

Kimy annuì sorridendo. – Fammi strada allora. –

Ricky si avvicinò alla porta principale, completamente marcescente. Vi poggiò una mano sopra e spinse. La porta scricchiolò ma si aprì, l'interno della costruzione era quasi totalmente buio. Kimy afferrò il braccio di Ricky ed insieme entrarono. L'odore della polvere e del legno marcio era quasi insopportabile. Il pavimento scricchiolava ad ogni loro passo ed il sole fuori stava per tramontare, rendendo quel posto ancora più spettrale. Ad un tratto Kimy strattonò il braccio di Ricky ed indicò una stanza al piano superiore, dove vi era una luce accesa.

Ricky fece segno a Kimy di non fare rumore ed insieme salirono le scale. Si avvicinarono alla sorgente della luce e guardarono dentro.

Seduta ad una scrivania, c'era una ragazza che stava trafficando con qualcosa.

Kimy guardò Ricky. – E' Lilly! Cosa diavolo sta facendo? –

- Sta disegnando. – rispose il ragazzo. – Ma non di sua volontà, guarda bene: è legata. –

Kimy notò allora le cinghie che la legavano alla sedia e si portò una mano davanti alla bocca.

- Ma è terribile. Dobbiamo slegarla! –

- Aspetta Kimy! Non fare mosse azzardate! – gli disse Ricky.

Kimy però era molto testarda ed entrò nella stanza, avvicinandosi a Lilly.

- Lilly... mi senti? Stai bene? Siamo qui per liberarti. – le disse.

La ragazza però non rispondeva e Kimy decise di portarsi vicino a lei. I capelli biondi di Lilly cadevano sulla tavoletta grafica e le nascondevano il viso. Kimy allora le mise una mano sulla spalla e la chiamò di nuovo.

- Lilibeth sono Kimberly... mi riconosci? –

Lilly alzò allora lo sguardo e Kimy si tirò indietro spaventata. La ragazza aveva le iridi completamente rosse.

- Che succede? – gli chiese Ricky.

- I suoi occhi... è spaventoso! – rispose Kimy mentre indietreggiava coprendosi la bocca con la mano.

Proprio mentre Kimy cercava di riprendersi dallo spavento, una grossa gabbia si sganciò dal soffitto ed imprigionò la ragazza vicino alla scrivania dove era seduta Lilly. Kimy si fiondò sulle sbarre ed iniziò a scuoterle, senza successo.

Yu-Gi-Oh! - Il Destino di un DuellanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora