2- Nuovi Amici

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<<...ed io scelsi quella meno battuta, ed è per questo che sono diverso>>

POV'S BEAPrima di andare fuori, dopo la cerimonia, vedo che si sta avvicinando per uscire quel ragazzo con un uomo, che penso sia suo padre

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POV'S BEA
Prima di andare fuori, dopo la cerimonia, vedo che si sta avvicinando per uscire quel ragazzo con un uomo, che penso sia suo padre. Lui mi guarda ed io faccio lo stesso ma non riesco a sostenere il suo sguardo.

-Vieni Bea, usciamo fuori- mi chiama mia madre.

Parlando dei miei genitori devo ammettere che è sempre stata mia madre la più dolce, e non mio padre. Lui è sempre stato più severo e sono costretta a fare la maggior parte delle cose che lui vuole.
Non gli posso rispondere, non posso uscire senza avvisare e devo avere un orario preciso per tornare.
Mia madre invece è più comprensiva e non... rigida.

Quando usciamo nel cortile sento lo sguardo di molte persone sul mio. Riuscirò mai ad abituarmi in una scuola stracolma di ragazzi? Penso che ce ne vorrà un po'...

Accompagno i miei genitori fuori e quando entro sento vari studenti o persone dire:

-Voi uomini venite con me!

-Mamma no, mamma!

-Salve!

-Io non ci voglio andare...

-Su, non fare così

-Ecco io sono lassù. È la stessa camera dell'anno scorso. Avevo paura che mi cambiassero- dice un ragazzo dai capelli rossi alla madre.

Io e la mia famiglia ci siamo fermati un attimo a parlare con il preside e mio padre mi ha detto che devo impegnarmi a studiare e devo prendere i voti migliori.
È il mio dovere.

Torno nel parco e noto che sono rimasti alcuni studenti con le proprie famiglie, così vado sotto un albero a godermi il paesaggio.
Che bello questo posto! Chissà come sarà la stanza? Sono curiosa!

Vedo un ragazzo carino alto con capelli castani e la stessa acconciatura di tutti gli studenti.

Quando si avvicina mi sorride e dice:- ciao! Tu devi essere la nuova ragazza in questa scuola! Io sono John Gilbert, ho 17 anni. Mi è stato affidato il compito di accompagnarti in stanza.

-Davvero?!- esclamo io.

-Certo! Sei curiosa, eh?- dice per poi voltarsi e iniziare a camminare verso l'imponente edificio. Oltrepassiamo l'Ingresso Principale e arriviamo in un'altra stanza dove c'è una scala quadrata che porta a vari piani.

Saliamo per due piani appoggiandoci di tanto in tanto alla ringhiera.

Appena entriamo nel corridoio del 2^ piano vediamo tantissimi studenti in giro con la porta delle camere aperte.

Stanno parlando con amici, o sistemando le valigie ma quando passiamo noi si fermano come ipnotizzati e mi guardano.

John si fa spazio accompagnandomi proprio al centro del corridoio. Apre la porta alla sua destra e dice- ecco la tua stanza. La mia è quella- indica la terza porta lontana dalla nostra e mi fa l'occhiolino- be', ci vediamo!

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