20- L'incidente

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<<Ci teniamo tutti ad essere accettati, ma dovete credere che i vostri pensieri siamo unici e vostri>>

<<Ci teniamo tutti ad essere accettati, ma dovete credere che i vostri pensieri siamo unici e vostri>>

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-Niente voti oggi. Si passeggia. Ecco così- dice il professore.

Cameron, Pitts e Knox camminano in cerchio per il cortile e noi battiamo le mani portando il tempo.

Queste ultime lezioni di letteratura le stiamo passando fuori, però così è più divertente.

Il professore canta:- la poesia qualcuno ha detto

Noi tutti ripetiamo cantando:- la poesia qualcuno ha detto

-Non è certo un gran diletto

-Non è certo un gran diletto

Subito dopo aver cantato il professore inizia a camminare con i tre ragazzi e scandisce bene le parole come una marcia:- sinistr, sinistr, sinistr destr, sinistr. Sinistr, sinistr, sinistr destr, sinistr. Siniistr. Alt!

Tutti si fermano e il professore li ringrazia:- grazie ragazzi. Avrete notato che ognuno di voi si muove con la sua particolare andatura. Per esempio Pitts se la prende comoda, tanto, prima o poi, arriverà; invece Cameron sta pensando "Andrà bene, forse si, ma si, certo, certo, oppure no, chi lo sa" e il nostro Overstreet è mosso da profonda passione

Cammina come Knox e ridiamo ma il professore continua:- Lo sappiamo tutti, non è vero? Ma non li ho fatti marciare per deriderli, li ho fatto marciare per illustrare la questione del conformismo; la difficoltà di mantenere le proprie condizioni di fronte agli altri. Alcuni di voi hanno l'aria di pensare"Ah, io avrei marciato diversamente!" Allora chiedetevi: perché battevate le mani? Ci teniamo tutti ad essere accettati, ma dovete credere che i vostri pensieri siano unici e vostri, anche se ad altri sembrano strani e impopolari, anche se il gregge può dire "Non è beeeene". Come ha detto Frost "Due strade trovai nel bosco ed io, io scelsi quella meno battuta, ed è per questo che sono diverso". Voglio che troviate la vostra camminata adesso, il vostro modo di correre e di passeggiare in ogni direzione, comunque vogliate, che sia fiero, che sia sciocco, sta a voi. Giovanotti, il cortile è vostro! Non dovete dare spettacolo. Lo fate per voi stessi

Iniziamo a camminare: io lo faccio normalmente ma ci sono alcuni che fanno smorfie e robe varie...

-Be', Dalton, non partecipa?- domanda il professore a Charlie che sta poggiato al muro del cortile.

Charlie risponde:- esercito il diritto di non camminare!

-Grazie mille Dalton. Ha afferrato l'idea al volo. Andate pure contro corrente!

Il pomeriggio decido di andare a fare una passeggiata nel parco dopo aver svolto i compiti.

Molti ragazzi mi hanno chiesto di uscire ma io ho detto a tutti no così nessuno ci rimaneva male.

È meglio stare soli o con i poeti estinti che non con gli altri. Non perché sono cattive persone, no, ma... ma conosco bene solo i poeti estinti e so che di loro mi posso fidare.

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