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Ho sempre avuto paura delle mie stesse emozioni. Loro si manifestavano in me troppo facilmente e non sapevo come contenerle. Questo mi dava rabbia. Tanta rabbia. E quindi felicità, tristezza, imbarazzo e altre emozioni, venivano rimpiazzate e sovrastate da una forte rabbia. Mi sono fatto comandare sempre da quest'ultima, proprio perché mi sembrava la più adatta a coprire le altre strane emozioni che molto spesso mi facevano sentire piccolo e molto vulnerabile.

Ma mi sono sempre sbagliato. È ovvio che mi sono sbagliato. Queste emozioni esistono proprio perché servono. L'ho scoperto solo ora stando con Deku.

Quando siamo assieme, non riesco a contenermi e lascio fuoriuscire ogni genere di emozione. Che sia felicità o stupore. E questo fa star bene sia me che lui. Perché è in questo modo che possiamo decifrare cosa prova l'altro in un derterminato. Decifrare Deku è la cosa più bella del mondo. Riesco a capire che è felice quando non la smette di sorridere e ridere a trentadue denti. Oppure quando arrossisce e si copre il viso. In quei momenti capisco che è in evidente imbarazzo e ne approfitto per baciarlo e abbracciarlo, per farlo imbarazzare ancora di più. Ma la sua emozione più bella è quella che provo anch'io quando sono con lui: la gioia.

Quando stiamo assieme sembra che il mondo smetta di essere il pattume che solitamente è e i colori, i sorrisi, le risate e tutto ciò che ci circonda, diventa perfettamente stupendo. É incredibile come una sola persona possa cambiare il mio modo di vedere le cose così facilmente.

-Che ne dici di prenderci un gelato oggi, dopo la scuola?- propone Deku durante il pranzo.
Mando giù un boccone del mio cibo, annuendo -Certo che sì-.
-So che ora mai state assieme voi due ma...- Uraraka si gratta il capo -fa sempre un certo effetto vedervi andare così d'accordo-.
Deku al mio fianco arrossisce mentre io continuo a mangiare, ignorando il suo commento.

Purtroppo durante il pranzo, se voglio stare con Deku, sono costretto a stare anche con i suoi amici. E quindi devo sopportare Ochaco e Iida. Però spesso anche Kirishima si aggrega al nostro gruppo e questo mi rilassa un poco. Possiamo dire che la sua presenza è una delle poche che non mi disturba.

Finisco di mangiare il mio pranzo e mi alzo per andare a ripulire il vassoio.
In un attimo Deku mi raggiunge ed è al mio fianco.
Gli sorrido -Non c'è bisogno che mi segui anche quando devo svuotare il vassoio-sottolineo.
-Ma ho finito anch'io di mangiare!- ribatte lui.
Gli scompiglio i capelli -Sta calmo... In ogni caso la tua presenza non mi disturba-.
Lui arrossisce e sorride.

-Dove andiamo per il gelato?- chiedo versando gli avanzi del mio pranzo nella spazzatura.
-Mmh... Non lo so. Al primo locale che ci capita- borbotta alzando le spalle.
-Mi sembra giusto- commento annuendo.

E così facciamo. A fine lezioni usciamo insieme da scuola e raggiungiamo un piccolo locale leggermente affollato dove prendiamo un cono gelato l'uno. Più volte do qualche leccata al suo e gli faccio assaggiare il mio e più volte ci becchiamo occhiatacce da parte dei passanti, ma io le ignoro. Al contrario Deku sembra sentirsi a disagio, ma io lo stringo forte a me dicendogli di infischiarsene dei pareri altrui.

In fondo, perché dovrei vergognarmi di essere il suo ragazzo? Io, personalmente, ne vado fiero.

Deku, allora, mi sorride e mi bacia.

Già, decisamente ne vado fiero.

Zalve! Finalmente ho aggiornato! Vi chiedo scusa per l'enorme ritardo, ma non avevo idee per continuare, Ó^Ò
Comunque spero che alla fine il capitolo vi sia piaciuto. Detto questo vi saluto.
Ciao🍁

It's not only hate ᴮᵃᵏᵘᵈᵉᵏᵘWhere stories live. Discover now