I. Tea

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<Louis? Sono a casa!>
La voce di Harry risuona nella casa, facendo svegliare il più grande che stava pacificamente sonnecchiando sul divano nel salotto. <Hm si...> risponde lui con la voce ancora impastata dal sonno.
Louis lo vede entrare in salotto e guardarlo dolcemente. Ha i capelli bagnati dalla neve e qualche fiocco chiaro tra di essi, il cappotto che si è appena tolto in mano e un sorriso adorabile stampato sul viso.
<Dormito bene, Boo?> gli chiede avvicinandosi.
Louis mugugna e affonda la faccia nel cuscino. Il riccio gli accarezza dolcemente la testa passandogli una mano tra i capelli. <Piccolo, vuoi un po' di the?> gli chiede poi. Louis annuisce debolmente, sussurrando qualcosa come "ti adoro" con la bocca ancora stampata sul cuscino, mentre l'altro gli stampa un bacio sul capo.

Mentre Harry prepara il the, Louis si alza, ancora un po' intontito, strascicando i piedi sul pavimento di legno freddo. Lo guarda mentre traffica con bollitore e acqua, si sente un po' inutile, così <Hai bisogno di aiuto Haz?>.
Il fidanzato lo guarda dolcemente, e sorride. <Oh, si, mi prendesti le bustine di the dallo scaffale?>
Il ragazzo dagli occhi blu annuisce, cercando di afferrare la scatolina. Cerca di allungarsi il più possibile, ma, diamine, è così basso... e non vuole sembrare uno stupido. Così, non riuscendo nemmeno a raggiungere lo scaffale, resta a guardarlo, odiandosi nella sua bassezza. Si, esattamente. Louis resta a guardare lo scaffale, magari sperando che questo si abbassi un po'. Beh, no, non lo fa. Così, sentendosi un emerito idiota, prende a saltellare per raggiungere quelle maledette bustine di the, maledicendosi per il momento in cui ha deciso di alzarsi dal divano. Harry non può non notarlo, così lo guarda stranito. <Lou, tutto okay?> gli chiede, mentre l'altro continua a saltellare. <Si, assolutamen- ci stavo arrivando!!!> esclama, un po' vittorioso, un po' deluso.
<Boo, se hai bisogno...> cerca di proporgli Harry ma <No, ce la faccio> rifiuta in partenza lui.
Harry continua a guardarlo, pure quando fissa lo scaffale con rabbia. Sbuffa, non distogliendo lo sguardo dalla scatola di bustine di the. <Piccolo, davvero> cerca di nuovo il più alto, ma riceve solo un occhiataccia dall'altro.
<Harry, so di essere basso, ma non chiamarmi piccolo. Diavolo, non riesco nemmeno ad arrivare allo scaffale>
Louis abbassa lo sguardo, Harry capisce, così si avvicina lui, gli si mette dietro e gli pone le mani sui fianchi, lasciando il fidanzato un po' confuso, così <Cosa fai, Haz?>
Il riccio sorride lasciandogli un bacio sulla spalla coperta dal maglione: <Ti faccio prendere le bustine di the, no?>.
Harry lo solleva delicatamente, quel tanto che basta per far prendere al braccio destro disteso di Louis la scatoletta contenente le dannatissime bustine di the.

Quando finalmente lo rimette a terra, Louis si gira verso il fidanzato, poggiandogli sul petto la scatola. Harry sorride guardandolo. <Sei bellissimo, lo sai?> gli dice. <Si, sono anche un nano> risponde.
Il riccio lo abbraccia, appoggiando sul bancone della cucina le bustine. <E non dirmi che sono il tuo nano, odio i cliché>.
<Non lo stavo per fare> risponde tranquillamente il ragazzo dagli occhi verdi. <Invece si, ti conosco> ribatte l'altro. <Si, beh, il the lo vuoi o no?> domanda Harry raggiante. <Si, principe, ti aspetto in salotto>.

Harry toglie sempre le bustine di the dalle tazze, così Louis si stupisce quando nota che nella sua tazza di the c'é ancora la bustina. Fa per toglierla, non facendoci troppo caso, ma quando prende tra le mani il fogliettino all'estremità del filo nota che Harry ha scritto qualcosa su di esso.
"Ti amo nano" sta scritto. Louis sorride, accorgendosi solo in quel momento che il riccio lo sta guardando. Il blu degli occhi del maggiore si puntano in quel verde foresta degli occhi del fidanzato e non possono fare a meno di baciarsi dolcemente, sfregando tra loro le labbra, passando le mani tra i capelli dell'altro, con le lingue che si scontrano. Con il fiato corto si prendono una pausa dal bacio, per respirare. <Non chiamarmi nano, giraffa> dice Lou. E Harry pensa stia scherzando, come farebbe lui, ma no, lo sguardo del più basso è serio, grave, quasi fa intimorire il riccio, che teme il pensiero del suo fidanzato, ma, quando Louis si fionda di nuovo sulle labbra dell'altro tutti i dubbi spariscono. Il the si sta già raffreddando, e, nonostante tutta la "fatica" loro abbiano fatto per farlo, ormai Harry e Louis erano impegnati in qualcos'altro e del the non gli importa proprio niente.

|| Loved you first || One shots Larry StylinsonWhere stories live. Discover now