VIII. Under the stars, yes, but without you.

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Harry è stanco, dopo un'intera giornata passata a lavorare in quell'odioso bar, con quelle odiose persone, in quella odiosa strada.
Torna a casa, si toglie il cappotto e lo appoggia su una sedia.
<Taylor! Sono a casa!>
La bionda scende subito dalle scale correndo e fiondandoglisi tra le braccia.
<Mi sei mancato tanto, Haz> gli dice posandogli un bacio leggero sulle labbra.
Harry sorride, ma le dice di essere davvero stanco e di volersi solo rilassare un po' senza nessuna compagnia.
La sua fidanzata capisce, così lei si siede in salotto davanti alla tv, a guardare chissà quale programma, e lui si dirige nella, sfortunatamente, loro camera.
Sospira. Per quanto dovrà fingere ancora?
Appoggiando però la testa sul cuscino sente scricchiolare qualcosa. Così si rialza e controlla sotto alle coperte.
Eccola lì, una lettera come comparsa dal nulla, del suo ex fidanzato Louis Tomlinson.
Ha paura a leggere quelle numerose righe scritte con una penna nera con una calligrafia inclinata leggermente verso destra, ordinata e tondeggiante.
Si siede sul bordo del letto, indeciso sul da farsi.
Ma poi gli occhi scorrono veloci sui binari delle parole e non riusce più a smettere di farlo.

"Caro Harry,
Non c'è modo peggiore di iniziare una lettera che dirti che mi manchi, ma è vero Harry, mi manchi da morire.
Mi sento soffocare quando da quattro mesi a questa parte mi sveglio cercandoti sulla parte sinistra del letto e trovando un materasso freddo e morto, vicino a me, dove una volta c'eri tu.
Pensavo di potercela fare, me l'ero promesso. Ce la farai, te ne dimenticherai, di lui e delle sue idiozie, mi dicevo.
Ma ovviamente anche questa volta ho fallito.
Tu ci sei riuscito bene, invece. Non ti reco nessun rimprovero, è quel che avrei dovuto fare anche io, ma tu sei solo stato più bravo.
Taylor non mi é  mai andata a genio, a dirti la verità. Eppure adesso è dove dovrei essere io.
Harry, ci ho provato, te lo giuro. Ho provato a lasciarmi andare, a trovare qualcuno da stringere la notte. Qualcuno che non fossi tu. Ma mi sembrava di tradirti. Ho passato notti intere con il fantasma di te, affianco a me.
Non mi risulta per niente facile lasciarti andare così, dopo dieci anni che ci conosciamo e otto che ci amiamo.
Il dolore non può più andarsene da me, il dolore sono io.
Harry, io te lo posso giurare, ho provato a dimenticarti, ma finiva sempre che restavi solamente di più.
E ho urlato a me stesso di farti uscire dalla mia testa, ma i tuoi occhi verdi erano già lo sfondo di ogni mio pensiero.
E non posso farci niente se non volevo affogare in altro se non in tutte le sfumature delle tue iridi.
Ma tu adesso hai altri occhi blu davanti a te.
E forse li preferisci ai miei, ma Haz io non penso di potercela fare.
Liam mi ripete di non farlo, di provarci. Ma non ce la faccio più.
Avevo bisogno di qualcuno come te dopo la morte di mia madre, perché i mattoni di me cascano uno per uno, un giorno dopo l'altro io divento più debole e non penso di potermi difendere ancora. Non riesco a tirare su il morale alle mie piccole sorelline, che sempre mi chiedono di te, e io piango ogni volta. Perché ti amo ancora. E ti amerò sempre, Harry. Quanto fa male un amore non corrisposto? Mia mamma mi diceva che quando ero triste dovevo pensare ai momenti belli. Mi credi se ti dico che non ci riesco più? Mi credi se ogni ricordo felice che ho è legato a te? Come quando siamo andati al Luna Park, o quando abbiamo fatto quel viaggio a Ibiza, quando camminavamo felici mano nella mano in mezzo alle foglie autunnali, quando guardavano le stelle sulla nostra collina, quando facevamo l'amore insieme, quando mi svegliavo abbracciato a te. "Quando sto con te mi sento vivo davvero. E voglio vivere essendo vivo per sempre, con te" mi dissi. Ricordi quando facemmo i tatuaggi combinati? Si... Niall mi aveva consigliato di farli togliere, non so come, ma la mia pelle senza i tatuaggi sarebbe come la mia vita senza te. Da egoista decisi che una parte di te doveva restare con me, e ogni sera guardo quelle macchie d'inchiostro sulla mia pelle e ricordo di te, che mi amavi. Di noi, che ci amavamo veramente.
Ho provato a salvarmi da solo, ma non ce l'ho fatta. Non sei l'unico a cui ho scritto una lettera. Non sei l'unico a cui ho tante cose da spiegare.
Ovviamente ti domanderai il perché della presente, allora.
Sarebbe da egoisti, da ipocriti e da stronzi implorarti di tornare da me, soprattutto perché so che tu mi hai già dimenticato.
Sono sparito dalla tua mente così, con un soffio di vento.
Ma se vuoi vedere le stelle con me, io sarò lì, stasera.
Louis."

|| Loved you first || One shots Larry StylinsonWhere stories live. Discover now