Capitolo 26

4.1K 174 2
                                    

26.

Giulia pov.

Alle 22:50 uscimmo dalla stanza.
Andai a salutare Travis e lo abbracciai.
Raggiunsi Andreas che era sul ciglio della porta ad aspettarmi.
Lo presi per mano e scendemmo le scale.
Avevo questo sorriso stampato in faccia e neanche un'operazione facciale me lo avrebbe tolto.
I suoi zii ormai erano già a letto quindi ci dirigemmo direttamente fuori.
Dovevo ancora abituarmi alle nostre mani incrociate, ma era sicuramente una bellissima sensazione.
Salimmo sulla moto e partimmo per casa mia.
Eravamo un po' in ritardo quindi scesi velocemente dalla moto e gli diedi un bacio a stampo veloce.
Ma non feci in tempo ad allontanarmi che mi riprese per mano e mi riportò indietro.
"Ti sembra degno di essere chiamato bacio quello che mi hai dato?"
Mi chiese fingendosi arrabbiato.
Io lo guardai sorridendo e mi avvicinai.
Mi fermai ad un centimetro dalle sue labbra per provocarlo.
Volevo vedere quanto tempo ci avrebbe messo.
Peccato che persi io perché lo baciai dopo neanche pochi secondi.
Lui approfondì il bacio, volendo farmi capire chi aveva ragione.
Io gli morsi il labbro e scivolai via dalle sue braccia.
"Questo era un bacio Pasticcino..."
Mi urlò lui.
Mi girai e gli sorrisi, prima di entrare in casa.
Salutai mia mamma che mi guardava con fare sospetto e corsi in camera mia.
Feci una doccia veloce, mi misi il pigiama e prima di spegnere il cellulare per andare a dormire mi arrivò un messaggio.
~ Buonanotte Pasticcino ~
~ Notte ANDREAS ~
Lo provocai.
Spensi il cellulare e mi misi a dormire, pensando a quella giornata pazzesca.

Il giorno seguente mi svegliai verso le 10:30.
Appena ebbi acceso il cellulare trovai una decina di messaggi da parte di Andreas.
Decisi quindi di chiamarlo.
"Era ora! Quanto cavolo dormi è da un'ora che ti cerco. Io e Travis siamo appena usciti per fare colazione fuori. Siamo al bar difronte casa mia. Saresti la benvenuta!"
Mi urlò lui.
"Va bene 20 minuti e sono lì!"
Risposi ancora con la voce assonnata prima di chiudere la telefonata ed alzarmi velocemente dal letto.
Andai in bagno, alzai i capelli e mi feci una doccia di velocità record.
Presi i primi vestiti che trovai, mi feci una coda veloce, misi un po' di mascara e scesi velocemente le scale.
Prima di chiudere la porta mi fermai.
"Vado a fare colazione fuori arrivo per pranzo!"
Urlai.
Chiusi la porta e presi la bici.
Alle 10:53 arrivai al bar.
Cercai con lo sguardo due chiome ricce e in fondo alla pasticceria trovai proprio quello che stavo cercando.
Mi avvicinai e avendo Occhi Verdi di spalle, feci segno a Travis di stare zitto.
Lui intuì le mie intenzioni e continuò a parlare con suo fratello, fingendo di non avermi visto.
Appena fui vicinissima, mi precipitai sulle sue labbra.
Lui all'inizio si spaventò, ma poi mi riconobbe e ricambiò il bacio.
"Come mai tutta questa felicità?"
Mi chiese appena mi fui staccata da lui.
Io mi sedetti vicino a suo fratello e lo abbracciai.
"Dai stai zitto e vammi a ordinare un cornetto al cioccolato con una spremuta d'arancia. Sto morendo di fame!"
Ordinai io.
"Agli ordini!"
Rispose lui guardandomi male.
Sorrisi.
Appena si alzò dal tavolo incontrai lo sguardo insistente di suo fratello.
"Tutto bene?"
Gli chiesi un po' a disagio mentre mi si spegneva il sorriso.
"Si sì! Stavo solo pensando... sono contento di vedere mio fratello felice. Era da un po' che non lo era più..."
Mi disse lui malinconico.
Io gli sorrisi e li rubai un goccio della sua cioccolata.
"Ehi piano! Non è che perché adesso stai con mio fratello, ti puoi permettere proprio tutto!"
Mi urlò lui.
Feci la finta offesa e finalmente arrivò il mio cornetto.
Lo gustai e finii anche tutta la mia spremuta.
"Vieni a pranzo dai noi?"
Mi chiese Andreas.
"Occhi Verdi ho detto ai miei che sarei tornata... Perché non venite voi?"
Chiesi io per trovare un compromesso.
"Il signorino è occupato."
Affermò Andreas riferendosi al fratello guardandolo ridendo.
Mi girai verso Travis e lo vidi arrossire.
"Cosa mi sono persa?"
Chiesi io confusa e curiosa allo stesso tempo.
Andreas guardò Travis che ormai si era coperto la faccia con le mani.
"Il signorino esce a pranzo con una ragazza che ha conosciuto in ospedale."
Mi disse Occhi Verdi guardandolo sorridendo fiero.
Era meraviglioso quando si trattava di suo fratello.
Il mio cuore si riempiva ogni volta.
Immaginai che sarebbe diventato un padre pazzesco.
Okay forse era un po' presto per pensare a queste cose.
"O mio Dio! Voglio sapere tutto!"
Urlai io contenta e abbracciandolo.
"Si basta che la smetti di stritolarmi..."
Mi scostai subito.
Alzai gli occhi al cielo e lo invitai a continuare.
Intanto notai che Occhi Verdi mi stava guardando sorridendo.
Non lo considerai troppo e mi concentrai su suo fratello.
"Allora...dopo che mi sono svegliato, come ben sai, sono dovuto stare altre due settimane in ospedale. Un giorno stavo leggendo un libro, quando entra una ragazza tutta di corsa che cercava la mamma, aveva sbagliato stanza. Si è congedata e se ne è andata.
Era bellissima! Veramente bella.
Due giorni dopo potevo uscire per stare un po' al bar. Ero andato per prendermi una cioccolata.
Al bar l'ho rincontrata e ci siamo seduti vicini.
Abbiamo iniziato a parlare e da lì quando veniva a trovare la mamma passava sempre a trovare anche me.
Eh oggi alle 12:30 usciamo a pranzo insieme..."
Quando disse l'ultima frase, la disse di nuovo arrossendo.
Feci un urletto di gioia.
Era una storia adorabile.
"Ma allora cosa stiamo aspettando? Mancano 45 minuti. Hai intenzione di presentarti così?"
Dissi io alzandomi dalla sedia e guardandolo male.
Andai alla cassa e pagai per tutti.
Presi per mano entrambi e li trascinai a casa dei loro zii.
Appena entrammo mi precipitai in camera di Travis e aprii l'armadio.
"La tua ragazza è strana..."
Sentii dire da Travis.
"Ti ho sentito!"
Urlai io.
Dopo una accurata ricerca nell'armadio trovai una combinazione abbastanza decente.
Non era né troppo elegante ma neanche sportivo, era perfetto.
"Dai forza mettiti questo che poi vediamo di sistemarti quei capelli che sembri tuo fratello."
Dissi io mettendoli in mano i vestiti e trascinando fuori dalla stanza anche Andreas.
"Non ti piacciono i miei capelli? Ma se sono un figo."
Chiese Occhi Verdi preoccupato.
Io gli misi una mano tra i capelli e mi alzai in punta di piedi.
"Tu sei il più Figo."
Gli dissi io avvicinandomi alle sue labbra e poi all'ultimo secondo spostandomi per dargli un semplice bacio sulla guancia.
Successivamente cercai di scappare.
Lui mi prese e mi spinse contro il muro.
"Non mi provocare Pasticcino..."
Mi ordinò lui.
"Se no?"
Chiesi io stuzzicandolo.
Vedevo il suo desiderio di baciarmi, che era assolutamente corrisposto.
"Beh allora come sto?"
Chiese Travis uscendo dalla sua camera con addosso i vestiti scelti da me.
Mi scostai velocemente da Andreas e lo guardai, stava davvero bene.
"Benissimo. Adesso seguimi."
Risposi io dirigendomi in bagno.
Lasciai i suoi capelli più naturali possibili però glieli misi un po' più in ordine.
Lui si mise il profumo e si girò verso di me.
"Travis se vuoi esco io con te!"
Affermai io convinta e sorridendo.
Stava veramente bene, avrebbe fatto sicuramente colpo.
"Se vuoi magari domani."
Scherzò lui.
"Travis se non fossi mio fratello di avrei già spaccato la faccia, non sto scherzando."
Lo minacciò Andreas corrucciato.
Era adorabile quando era geloso.
"Dai tranquillo se vuoi per consolarti ti posso dire che ci assomigliamo."
Lo prese in giro il fratello.
Io scoppiai a ridere.
"Tu cosa ridi stronzetta."
Si arrabbiò Andreas guardandomi male.
Io sgattaiolai ridendo fuori dal bagno.
Andreas mi seguì e dopo non troppo tempo mi acchiappò.

VERTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora